10 luglio 2017

Avanti c'è posto

La situazione politica in Italia è grave ma non è seria [Ennio Flaiano].
Finalmente in Italia si colma una lacuna che minava la stabilità politica di questo nostro ridente paese.
L'anticipazione del libro di Vespa (su donne e amori, ducetti, Berlusconi vari) copriva solo un semestre del nostro anno: in che modo riempire questo vuoto negli altri mesi?
Cosa scrivere sui giornali?
Poi è arrivato lui: la giovane promessa della politica italiana, dinamico, veloce, il rottamatore che doveva portarci fuori dalla palude dei politici che l'hanno preceduto.
E che ora approderà anche nelle librerie con un suo libro le cui anticipazioni sazieranno la fame di politica del paese.
Presidente non voglio un posto fisso, ma una pagina del libro di Renzi ...
C'è n'è per tutti i gusti, di queste anticipazioni, come è giusto che sia per un leader bifronte (o tri-fronte) che sa adattarsi concavo o convesso a tutte le situazioni.
C'è la versione grillina che contesta il fiscal compact, dopo che questo è stato votato in tutte le salse anche dagli eurodeputati del PD.
C'è la versione leghista (quella delle polemiche del fine settimana) in cui spiegava che gli immigrati vanno aiutati a casa loro. E nessun dovere morale per loro, mi raccomando.
C'è la versione per la destra populista e sovranista, in cui si rispolvera il caso Marò. In cui ricorda che solo lui è riuscito a tener testa alla Merkel, che addirittura (udite udite) ha mandato un sms alla figlia.
C'è la versione europeista (al Corriere) in cui stronca i governi Letta e Monti: "Due governi guidati da eu-ropeisti convinti, convinti a parole più che nei fatti".

E poi, avviamo anche la versione garantista per Il giornale (del socio del nazareno, Berlusconi), contro i pm che minano la credibilità della giustizia. Facendo un profilo di un magistrato in particolare che poi non nomina.
"Poche persone ob-nubilate dal rancore persona-le che collezionano indagini flop e che provano a salvare la proprio immagine attraverso un uso spasmodico della co-municazione e del rapporto privilegiato con alcuni gior-nalisti". Che stia parlando del pm Woodcock?

Abbiamo la versione teocon per l'Avvenire: "aver rifiutato di menzionare le ra-dici cristiane dell’Europa ap-pare un tragico errore".
Infine c'è spazio anche per il sud, per l'anticipazione data al Mattino di Napoli "Candidiamo Napoli per le Olimpiadi del 2028".

(ho preso le anticipazioni dall'articolo di Fabrizio d'Esposito)

Un uomo per tutti i gusti. Diverso da quello che nel 2014 rassicurava la UE
"Il fiscal compact è un impegno che abbiamo preso e che, come tutte le regole, confermiamo - dice Renzi -. Lo rispetteremo con tutti i paletti come il riferimento alla congiuntura che si vive".

Così, tra un anticipazione e l'altra, ieri su Repubblica uno poteva leggere le anticipazioni delle manovre di Padoan: il cuneo fiscale per rendere più pesanti le buste paga italiane (e la competitività?). E la proposta di "rottamare il fiscal compact" (ripetuta ieri poi al Tg2): "Il premier all'assalto del fiscal compact - Alberto D'Argenio "

Sul Fatto Quotidiano i giornalisti Giorgio Meletti e Carlo di Foggia rompevano questo idillio, questa storia d'amore ricordandoci che il costo per il "salvataggio" delle banche sale a 68 miliardi in totale.
E che tra la fine di quest'anno e l'anno prossimo partirà la caccia al recupero crediti, affidati a società private: un affare da 70-80 miliardi di euro su cui molte banche in crisi affidano i loro conti.

Avanti c'è posto.

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