04 luglio 2017

Il progressismo non l'ha inventato la sinistra

Come tanti, ieri sera mi sono voluto rivedere il primo Fantozzi, come commiato per Paolo Villaggio, l'attore che riusciva ad essere timido e mite nei film e così burbero nella vita.



L'impiegato Fantozzi, ufficio sinistri, alla fine del film, si ribella contro quell'azienda, quel mostro di vetro e cemento, che gli ha rubato vent'anni della vita (erano altri tempi, oggi, col jobs act, col precariato diffuso, nemmeno ci si preoccupa della qualità del lavoro).

Dopo quel gesto di ribellione, appare il megadirettore che lo accoglie all'ultimo piano, nel suo ufficio. Scarno, francescano.
Una sedia, un tavolo, un inginocchiatoio.
“Scusi conte ma…io…mangiare con lei?”
“Ma certo, che differenza c’è tra me e lei?”
“Ma abbia pazienza! Ma come che differenza c’è?! Non mi vorrà mica dire, signor duca, che siamo uguali io e lei, voi siete i padroni, gli sfruttatori, noi siamo gli schiavi, i morti di fame!…”
“Ohh…ma caro Fantozzi, è solo questione di intenderci, di terminologia, lei dice padroni e io datori di lavoro, lei dice sfruttatori e io dico benestanti, lei dice morti di fame e io classe meno abbiente, ma per il resto la penso esattamente come lei.”
“Come, altezza, come?”
“Io, come lei, sono un uomo illuminato e sono convinto che a questo mondo ci sono molte ingiustizie da sanare, la penso esattamente come lei, e come il nostro caro dipendente Folagra.”
“Ma…mi scusi, sire, ma…non mi verrà a dire che lei è, scusi il termine sa,…comunista!”
“Be’…proprio comunista…no, vede, io sono un…medio progressista.”
Ecco, con quarant'anni anni d'anticipo, Luciano Salve e Paolo Villaggio avevano anticipato il corso della nuova (vecchia) sinistra, o meglio della sinistra progressista.Quella che usa i diritti civili (la legge Cirinnà e chissà forse anche lo iusculturae) come specchietto per le allodole per una regressione nei diritti.Nel mondo del lavoro, nella cultura, nella salvaguardia del territorio.
“Ecco, bisognerebbe che per ogni problema nuovo, tutti gli uomini di buona volontà, come me e come lei, caro Fantozzi cominciassero a incontrarsi senza violenze in una serie di civili e democratiche riunioni fino a che non saremo tutti d’accordo.” [il testo l'ho trovato qui]
 
 

Ma non vi vengono in mente altre parole, riascoltando le parole del megadirettore galattico?
Ma sì, sono più o meno le parole di Farinetti, quando a Carta Bianca spiegava come per salvare il paese servisse maggiore armonia nel mondo del lavoro.
In quel mondo di voucher, salari bassi, ingegneri meno pagati d'Europa, contratti a tempo e numeri gonfiati dagli sgravi.
Come è umano lei ...

Non abbiamo inventato nulla, in questi anni.
Fantozzi ci aveva raccontato tutto.

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