29 agosto 2017

Una storia di successo (la verità sul blocco sw di Trenord del dicembre 2012, da businessinsider)

Il 25 agosto è arrivata la notizia della vittoria di AltroConsumo nella class action contro Trenord: la società di trasporto metà FS e metà regione Lombardia dovrà risarcire con 300 mila euro i pendolari che hanno aderito all'iniziativa.
Immagine presa dal Corriere

Tutto parte dal blocco del sistema informatico del dicembre 2012: una settimana da incubo, tra soppressioni e ritardi, a seguito del passaggio verso un nuovo SW per la gestione degli orari ferroviari, dei turni sui convogli, la composizione dei treni..

Su Businessinsider ho trovato un bell'articolo che parla dei retroscena (come è stato selezionato questo sw) e di come sono andate a finire le cose in casa Trenord e FS.

Un caso di studio di come si fa impresa in Italia (vedi anche l'inchiesta sulle spese pazze, di cui aveva parlato anche Report).
Alla fine, tra bonus ai viaggiatori e mancati incassi, il “Black Monday”  [9 dicembre 2012] è costato all’azienda pubblica Trenord (cioè a noi contribuenti) 5 milioni di euro al giorno nel periodo tra il 9 e 17 dicembre (i conti li ha fatti Dario Balotta, di Legambiente). A questa cifra, ora si dovranno aggiungere anche i 300 mila euro che i giudici hanno riconosciuto ai pendolari che hanno fatto ricorso. Ma il conto potrebbe lievitare ulteriormente, qualora la Cassazione riconoscesse anche agli oltre 3.000 pendolari che erano stati esclusi dall’azione legale per prescrizione, il diritto di partecipare alla class action. Un altro salasso.Ci si chiederà: ma a fronte di un danno tanto ingente, cagionato da una tale (e certificata) serie di scelte sbagliate, la società che conseguenze ha tratto? E le Ferrovie di Stato?Cosa ha fatto Fs, cioè il ministero del Tesoro, davanti a un potenziale danno erariale? Hanno fatto valere il loro 50% delle azioni e hanno preteso un cambio di rotta e la testa dei manager? La risposta è: nulla. Nessuno ha pagato (tranne noi contribuenti) e i responsabili sono stati tutti promossi.Enrico Bellavita, ciellino di ferro, già braccio destro di Biesuz e protetto dal potente presidente del consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, ritenuto da Trenitalia uno dei maggiori artefici del disastro, è stato nominato dal presidente di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, “Responsabile pianificazione e controllo” dell’intero gruppo Fnm. Garbarini, resterà fino al 2014 direttore operativo di Trenord, per diventare poi Responsabile Asset e Immobiliari della società; infine Patechi tornerà in Trenord col ruolo di Direttore Programmazione e Orari.Insomma, il “dream team” se la passa benissimo ed è pronto a tornare in azione…



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