16 ottobre 2017

La passione per il delitto – gli incontri con gli scrittori




Il primo incontro con gli autori
Paolo Moretti, Una crepa nel muro, goWare
Vittorio Nessi, Due lune sono troppe, Piazza
Daniele Bresciani, Nessuna notizia dello scrittore scomparso, Garzanti
Modera Giorgio Bardaglio

Paolo Moretti, Una crepa nel muro, goWare

Un romanzo giallo che gioca su piani temporali e geografici differenti: inizia negli anni della costruzione del muro di Berlino e porterà poi, con una reazione a catena, ad un omicidio.
Tre i piani storici, il 1961, il presente e un piano intermedio, “pochi mesi fa”: uno stile che rischia di far perdere il filo della storia al lettore.
La scintilla per scrivere il libro è nata con la visita al museo del Muro di Berlino, leggendo le storie delle persone che scappavano: poteva essere uno spunto interessante per una storia da scrivere.

Vittorio Nessi, Due lune sono troppe, Piazza

Il protagonista è un pm con una vita senza bagliori: gli piace correre e, mentre corre, inizia a riflettere sulla vita e sulla morte.
Sta lavorando su un caso di omicidio di un pakistano e si chiede se riuscirà a proteggere i familiari della vittima dalle vendette.
L'idea è uscita dal mare: il giudice è in contatto con fatti di cronaca per la sua attività, che fanno da input allo scrittore, per le emozioni che suscitano. Come un pescatore che vede affondare il suo peschereccio, il mare gli riporta pezzi della barca: pezzi che il mare ha trasformato.

Difficile distinguere protagonista e scrittore: quanta parte c'è di Nessi in Ferretti?
Nel romanzo c'è il tutto dello scrittore: l'anima dello scrittore, rielaborata dai ricordi e dalle emozioni.

Daniele Bresciani, Nessuna notizia dello scrittore scomparso, Garzanti

IL mio libro ha come protagonista una giornalista di un settimanale femminile: volevo raccontare un mondo che sta cambiando, un mondo che nessuno sa come si trasformerà.
I giornali che spariscono dalle edicole: anche il giornale nel racconto è in crisi e sta tagliando dei posti.
Mentre vive questa crisi, la giornalista Emma apprende della scomparsa di uno scrittore: in passato aveva avuto una relazione con lo scrittore e si sente coinvolta dalla ricerca.
Piano piano si comprenderà il perché di questa ricerca..

Dentro il libro c'è tutto me stesso: è inevitabile che dentro ci sia qualcosa di me e delle persone che hanno lavorato con me al giornale.

Il linguaggio del libro
Nessi: scrivi come parli, mi disse un collega. Scrivo in modo tacitiano, verbo soggetto complemento.
Scrivo molto in treno, faccio un viaggio di tre ore da Torino verso casa e in treno mi isolo, trovo il mio spazio. Ho iniziato a far leggere i miei scritti alle segretarie

Moretti: faccio delle alzatacce per colpa di mia figlia che non vuole alzarsi, così ho un'ora per dedicarmi alla scrittura.
I luoghi di Berlino che racconto li ho visitati, per documentarmi sulla Berlino dell'epoca ho usato Google.
Come Daniele, anche per Moretti è difficile descrivere luoghi che non conosco.

Daniele Bresciani ha raccontato dell'importanza del lavoro di editing, di chi ti rilegge i lavori e ti consiglia su come tagliare, dove approfondire: quando lo chiamava la sua editor di Garzanti, ogni volta andava dritto al punto dolente, da sistemare.

Il mondo che cambia: nel processo devi porti il problema dei valori degli immigrati, non per arrivare ad una giustificazione del fatto, ma serve conoscere le diverse culture di cui si compone la nostra società.

Progetti per prossimi libri
Il prossimo libro di Moretti riguarderà una giornalista, niente salti temporali.
Il libro di Nessi riguarderà degli errori giudiziari, partendo da un caso di stupro.

Daniele non ha in piano niente, solo qualche idea: vorrebbe scrivere una storia lontana dai suoi ambienti.

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