Il primo incontro con gli autori
Paolo Moretti, Una crepa nel muro, goWare
Vittorio Nessi, Due lune sono troppe, Piazza
Daniele Bresciani, Nessuna notizia dello scrittore scomparso,
Garzanti
Modera Giorgio Bardaglio
Paolo Moretti,
Una crepa nel muro, goWare
Un romanzo giallo che gioca su piani
temporali e geografici differenti: inizia negli anni della
costruzione del muro di Berlino e porterà poi, con una reazione a
catena, ad un omicidio.
Tre i piani storici, il 1961, il
presente e un piano intermedio, “pochi mesi fa”: uno stile che
rischia di far perdere il filo della storia al lettore.
La scintilla per scrivere il libro è
nata con la visita al museo del Muro di Berlino, leggendo le storie
delle persone che scappavano: poteva essere uno spunto interessante
per una storia da scrivere.
Vittorio Nessi, Due lune sono
troppe, Piazza
Il protagonista è un pm con una vita
senza bagliori: gli piace correre e, mentre corre, inizia a
riflettere sulla vita e sulla morte.
Sta lavorando su un caso di omicidio di
un pakistano e si chiede se riuscirà a proteggere i familiari della
vittima dalle vendette.
L'idea è uscita dal mare: il giudice è
in contatto con fatti di cronaca per la sua attività, che fanno da
input allo scrittore, per le emozioni che suscitano. Come un
pescatore che vede affondare il suo peschereccio, il mare gli riporta
pezzi della barca: pezzi che il mare ha trasformato.
Difficile distinguere protagonista e
scrittore: quanta parte c'è di Nessi in Ferretti?
Nel romanzo c'è il tutto dello
scrittore: l'anima dello scrittore, rielaborata dai ricordi e dalle
emozioni.
Daniele Bresciani, Nessuna notizia
dello scrittore scomparso, Garzanti
IL mio libro ha come protagonista una
giornalista di un settimanale femminile: volevo raccontare un mondo
che sta cambiando, un mondo che nessuno sa come si trasformerà.
I giornali che spariscono dalle
edicole: anche il giornale nel racconto è in crisi e sta tagliando
dei posti.
Mentre vive questa crisi, la
giornalista Emma apprende della scomparsa di uno scrittore: in
passato aveva avuto una relazione con lo scrittore e si sente
coinvolta dalla ricerca.
Piano piano si comprenderà il perché
di questa ricerca..
Dentro il libro c'è tutto me stesso: è
inevitabile che dentro ci sia qualcosa di me e delle persone che
hanno lavorato con me al giornale.
Il linguaggio del libro
Nessi: scrivi come parli, mi
disse un collega. Scrivo in modo tacitiano, verbo soggetto
complemento.
Scrivo molto in treno, faccio un
viaggio di tre ore da Torino verso casa e in treno mi isolo, trovo il
mio spazio. Ho iniziato a far leggere i miei scritti alle segretarie
Moretti: faccio delle alzatacce
per colpa di mia figlia che non vuole alzarsi, così ho un'ora per
dedicarmi alla scrittura.
I luoghi di Berlino che racconto li ho
visitati, per documentarmi sulla Berlino dell'epoca ho usato Google.
Come Daniele, anche per Moretti è
difficile descrivere luoghi che non conosco.
Daniele Bresciani ha raccontato
dell'importanza del lavoro di editing, di chi ti rilegge i lavori e
ti consiglia su come tagliare, dove approfondire: quando lo chiamava
la sua editor di Garzanti, ogni volta andava dritto al punto dolente,
da sistemare.
Il mondo che cambia: nel
processo devi porti il problema dei valori degli immigrati, non per
arrivare ad una giustificazione del fatto, ma serve conoscere le
diverse culture di cui si compone la nostra società.
Progetti per prossimi libri
Il prossimo libro di Moretti riguarderà
una giornalista, niente salti temporali.
Il libro di Nessi riguarderà degli
errori giudiziari, partendo da un caso di stupro.
Daniele non ha in piano niente, solo
qualche idea: vorrebbe scrivere una storia lontana dai suoi ambienti.
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