La manifestazione antifascista di ieri
a Como, come la manifestazione antimafia ad Ostia di qualche
settimana fa.
Entrambe manifestazioni importanti, che
ci ricordano i pericolo della nostra democrazia, le criminalità che
occupano il territorio ad Ostia e i gruppi neofascisti che si fingono
portatori di istanze dei più poveri.
La mafia che gestisce i problemi delle
famiglie ad Ostia, che porta la spesa a casa agli anziani.
E i fascisti che di giorno
distribuiscono pacchi di pasta agli italiani indigenti (prima gli
italiani!) e di notte fanno le ronde, contro gli immigrati, contro i
venditori ambulanti sulle spiagge.
Scene già viste in Grecia con Alba
dorata che, con quel simbolo chiaramente ispirato alla svastica, è
pure riuscita ad entrare in Parlamento.
Ci si ricorda della cirminalità e
dell'estrema destra solo quando è troppo tardi, quando qualcosa di
grave succede ed è sotto i riflettori delle telecamere.
E non basta buttare la palla in calcio
d'angolo con “e i centro sociali”, visto che ogni manifestazione
in cui sono coinvolti centro sociali finisce sempre in TV con tanto
di indagini e arresti.
Ma le manifestazioni contro mafie
neofascismi devono essere solo il primo passo: guai se fossero usate
solo come strumenti di campagna politica per quel partito o l'altro.
Il M5s che non va a Como perché la
manifestazione è organizzata dal PD e viceversa il PD che non va ad
Ostia perché ci sono i 5 stelle.
La nostra democrazia ha tra i principi
la libertà, è uno stimolo a togliere di mezzo tutto ciò che blocca
le libertà delle persone: nell'espressione, nel lavoro, nella vita.
LE mafie e i neofascismi non sono delle
ideologie, sono entrambe all'antitesi dei nostri valori democratici,
per quanto detto prima.
Ma non dobbiamo dimenticarci che sono
presenti proprio laddove lo Stato democratico non è presente: per le
mafie vale quanto diceva l'altra sera il procuratore di Como Nicola Piacente. Proprio dove mancano presidi dello Stato, dove la gestione
della giustizia è lenta, dove lo Stato è lontano, è presente la
ndrangheta.
E le mafie oggi giocano su questa
ambiguità: che solo loro difendono il popolo italiano, i poveri, le
classi disagiate, dimenticate di governi che salvano le banche e che
danno soldi agli immigrati.
Sarebbe un errore regalare all'estrema
destra, ai neofascisti questa patente poiché storicamente, piazza
Fontana lo ha insegnato, sono braccio armato dei peggiori
conservatorismi europei.
La Costituzione e i suoi principi, l'antifascismo (che quello sì, è comune a destra e sinistra), non sono come un ombrello che si tira fuori solo ogni tanto.
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