Deve godere di una sorta di
lasciapassare, di licenza di mentire, il candidato non candidato
Silvio Berlusconi.
Non so se avete visto la puntata di In
mezz'ora, condotta da Lucia Annunziata: per par condicio erano
presenti un candidato di destra e uno di centro destra, Salvini e
Berlusconi.
Che si sono lanciati in un gioco di
sorrisi, complimenti reciproci, rassicurazioni.
Lo sanno tutti che, fosse per
Berlusconi, Gentiloni bis con qualche innesto di amici suoi (come
Galliani allo sport a gestire gli affari calcistici per conto di
Mediaset).
Mentre Salvini ha veramente ambizioni
da presidente.
Per prendere il paese per mano e
consegnarlo come era ai tempi dei nonni. Forse si riferisce
all'Italia del dopoguerra: pensare oggi di portare l'Italia fuori
dagli accordi europei, è quasi illusorio.
Togliere di mezzo il controllo europeo
sulle nostre manovre, togliere di mezzo il pareggio di bilancio,
togliere di mezzo i vari six pack.
Oltre alla Fornero, all'abolizione
della legge Mancino, alla chiusura dei centri islamici, alla
legittima difesa e ad una legge in difesa delle donne (una sorta di
cortocircuito).
Perché è un sovranista, lui. Anche se
dietro sembra ci sia l'ombra russa, come racconta
nell'ultimo numero l'Espresso:
Ma il clou è il racconto dell'Italia
che vorrei è quello di Berlusconi.
Ecco, qualcuno, come Cacciari,
ha sostenuto in una puntata di Otto
e mezzo, che Berlusconi è stato bravissimo, a condurre questa
campagna elettorale.
Vero, da buon intenditore che è, sa
come vendere il suo prodotto ai suoi elettori che ha formato in anni
di televisione commerciale.
Ma è altrettanto vero che ad oggi
nessun giornalista si è permesso di rinfacciargli il Berlusconi che
è stato: corruttore di magistrati, condannato per frode fiscale,
l'arcipelago di società offshore per non pagare le tasse, i soldi
dati a Cosa nostra.
L'informazione distorta italiana ha
raccontato la querela a Di
Battista (che ha ricordato queste cose l'altro giorno ad Arcore)
come fosse lui l'anomalia. Non l'ex cavaliere.
L'uomo delle leggi ad personam, dello
scontro con la magistratura, dei condoni, del controllo
dell'informazione, dai TG Rai ai giornali.
Tutto è perdonato, citando una
copertina del giornale satirico Charlie.
Come superare la bomba sociale dei
600mila clandestini (da dove arrivano le cifre? Non viene chiesto e
non viene detto)? Facendo accordi con le milizie dei paesi del nord
Africa, per fermare i flussi dei migranti dall'Africa. Come aveva
fatto lui col dittatore Gheddafi, come ha fatto la Germania con
Erdogan per i siriani.
E poi portare lì le nostre aziende per
creare occupazione: aiutiamoli a casa loro.
Magari non come fa l'Eni (o la Shell)
che dovrà rispondere
delle accuse di corruzione, che per noi fa la vera politica
estera (Renzi
dixit, in un'intervista a Che tempo che fa).
Perchè lui una volta ha visto in un
villaggio
del Congo gli africani attratti dal nostro paese, per le immagini
della nostre televisioni su un megaschermo alimentato da un
generatore alimentato a pedali.
Non ridete, è tutto vero.
Questi sono quelli competenti,
moderati, capaci.
Peccato che Renzi lo abbia tradito,
perché in fondo lui ha realizzato tutte le sue riforme.
Anche i militari per strada, una scelta
ribadita dal ministro Pinotti recentemente, viene dal calmiere del
centro destra berlusconiano.
C'è un'altra cosa che accomuna l'ex
cavaliere e l'ex rottamatore: il richiamo al voto utile.
C'è un solo
voto utile, per un governo stabile magari quello per le riforme
chieste dal governatore Visco, lo sbadato vigile delle banche
italiane): quello per Berlusconi o Renzi.
Se poi si metteranno d'accordo, dopo il
4 marzo, voti uno o l'altro, è la stessa cosa.
In fondo, hanno entrambi combattuto quei cattivoni dei comunisti ..
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