03 aprile 2018

L'incubo moderno della città antica – da Se la notte ti cerca

In fondo, un libro e in particolar modo un giallo, è come un viaggio. Un viaggio alla ricerca del perché, non non del chi, ha compiuto un delitto o altro fatto criminale.
Un viaggio alla ricerca della luce che illumini il mistero.
I migliori gialli sono quelli che sono anche un viaggio per le strade delle città, per raccontare quella realtà che sfugge alle cronache, che non tutti vedono e che solo l'occhio attento di un osservatore è capace di cogliere.
Romano De Marco nel suo ultimo noir (Se la notte ti cerca, ediz Piemme) ci racconta di una serie di delitti, forse legati tra loro, di donne di mezza età, sole, fragili. Delitti che non interessano molto i verti della polizia romana, attenti a non sporcare le loro statistiche con cui poi si costruiscono carriere verso l'alto.
Perché in questa città, Roma, fare il poliziotto o la poliziotta, è più difficile che in altre parti d'Italia e questo il commissario Laura Damiani lo sa bene.

Romano De Marco ci racconta la sua indagine, per scoprire se e come queste morti sono legate da una sola mano assassina.

Un viaggio, appunto, nei quartieri della capitale o, come l'Eur, l'incubo moderno della città antica   


Benvenuti nel sogno di onnipotenza della capitale d'Italia.Benvenuti all'EUR.Osservate il "colosseo quadrato", simbolo della perfezione razionalista di una architettura di regime, ideata per propagandare la folle idea di rinascita dell'impero romano. Osservate il quartiere nato come sede della Esposizione universale del 1941, mai realizzata. Al suo posto arrivò la guerra, ad affogare nel sangue di milioni di morti e nella vergogna della perdita di identità di un popolo le aspirazioni malate di una dittatura oscurantista e le sue velleitarie manie di grandezza.Benvenuti nel cuore moderno della capitale d'Italia.Osservate il quartiere della finanza, dell'avveniristico centro congressi, degli uomini d'affari. Qui tutto si muove con un ritmo diverso, con una concezione più attuale, finalmente libera dal fardello di una storia troppo pesante da sopportare.Osservate la città nella città, la zona più europea di Roma, dove le facciate continue di vetro e acciaio, i negozi lussuosi, i parchi attrezzati, le discoteche prendono il posto dei pachidermici palazzi del potere e della insostenibile eredità di epoche passate. Quella eredità impressa a fuoco nell'urbanistica capitolina che paga il dazio agli ingombranti resti dell'impero che fu, e delle tetre roccaforti della cristianità. Emblemi monumentali, scolpiti nella pietra millenaria, che scandiscono con lentezza i tempi fuori dal tempo di una città diversa da tutte le altre, nel bene e nel male. Soprattutto nel male.

Benvenuti nel cuore contraddittorio della capitale d’Italia. Osservate il quartiere delle opere incompiute: le torri della finanza, il nuovo velodromo, l’acquario di Roma.Centinaia di milioni di euro gettati al vento, migliaia di posti di lavoro promessi e mai assegnati. Deserti di asfalto, discariche abusive a cielo aperto, testimonianza di ciò che avrebbe dovuto essere e non sarà mai.

Benvenuti nel cuore del vizio della capitale d'Italia.Osservate il quartiere della prostituzione, dove è impossibile uscire a piedi, con i bambini, per una passeggiata. Dove si vive in appartamenti lussuosi circondati da un tappeto di preservativi usati, fazzoletti sporchi, siringhe abbandonate e bottiglie rotte. Dove prostitute extracomunitarie e viados, schiavizzati dalle multinazionali del crimine, consumano rapporti sessuali dietro gli alberi o distesi sui cofani delle auto, a tutte le ore del giorno e della notte, in una apparente, rassegnata indifferenza.E, infine, osservate i bar di piazza Sturzo, dove i giovani si aggrappano ad una ideologia sbagliata, riflessa dalle geometriche, rassicuranti architetture dell'illusorio sogno fascista. Ma non li demonizzare quei giovani .. sarebbe un errore. Perché il vuoto pneumatico delle loro coscienze è una responsabilità di chi li ha privati dei sogni, di chi li ha negato il diritto di desiderare un lavoro appagane, una famiglia, un futuro stabile.
Benvenuti all’Eur. Incubo moderno nella città antica.

[Se la notte ti cerca, Romano De Marco] 

 

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