Quante volte si è raccontato dei
fannulloni nella pubblica amministrazione in questi anni?
Le inchieste sui furbetti del
cartellino, sui dipendenti pubblici che anziché svolgere il loro
lavoro facevano shopping, attività sportive (se non peggio) hanno
occupato le pagine dei giornali.
E' un danno doppio per lo Stato: perché
è un costo (gli stipendi di queste persone) che non ha un ritorno in
termini di servizi, perché è un danno per l'immagine stessa dello
Stato.
Dipendente pubblico = fannullone.
Non è così: non possiamo fare a meno
della macchina dello Stato e della burocrazia, uno stato è
efficiente tanto più la sua burocrazia lo è, veloce nei processi,
efficiente nel dare risposte giuste agli utenti.
Ma non tutte queste lentezze,
inadempienze, inefficienze sono da imputare ai furbetti: l'inchiestadi Presadiretta di questa sera si occuperà di Pubblica
amministrazione, andando a raccontare quello che non funziona, le
cause, come sono organizzati gli uffici, come sono gestiti i premi e
andando anche ad intervistare due politici che sono stati e sono a
capo della ppaa, Brunetta e Bongiorno.
Cosa non funziona in questa macchina,
cosa si potrebbe fare e cosa l'attuale ministro vorrebbe cambiare.
Come lavorano i dirigenti della Pubblica Amministrazione? E soprattutto come vengono valutati?
Per misurare il lavoro dei dirigenti
della pubblica amministrazione ci sono gli OIV, gli Organismi
indipendenti di valutazione, istituiti con una legge del 2009 dal
ministro Brunetta.
Sono scelti e nominati dall'organo
politico dell'amministrazione pubblica, ovvero i ministeri stessi.
L'anno scorso l'OIV del ministero dello
Sviluppo economico ha dato il massimo dei voti a 106 dirigenti di
secondo livello su 128. Tutti bravi e meritevoli?
Quasi tutti hanno preso un premio di
risultato di 14mila euro a testa.
Su 18 dirigenti apicali, ben 11 hanno
preso il massimo punteggio con un premio di 50mila euro.
Fabio Monteduro, uno dei membri
dell'OIV del MISE, spiega che gli obiettivi dati sono poco sfidanti e
dunque facilmente raggiungibili a consuntivo dal dirigente.
Riassumendo, obiettivi facili da
raggiungere e organismo di vigilanza nominati dai ministeri.
IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIULIA BONGIORNO INTERVISTATA DA RICCARDO IACONA"Il tema dei temi è quello del reclutamento. Vorrei riuscire a fare il concorso unico, invece qui ho una serie di resistenze perché ognuno si vuole fare il concorso da solo. Vorrei un personale, nell’ambito della pubblica amministrazione, che sia il meglio e che entri con criteri oggettivi."
Riccardo Iacona ha intervistato
l'attuale ministro della ppaa, Giulia Bongiorno: al ministro
il giornalista ha riportato tutte le anomalie degli OIV, emerse
prima, "sono tutti bravi e prendono il massimo".
Questo meccanismo è da cambiare perché
serve avere il coraggio di affiancare al dirigente, quando scrive i
suoi obiettivi, una figura che sia terza.
"Io mi sono fatta portare gli
obiettivi sulla scrivania, sa che obiettivi scrivono? Numero di
riunioni .."
In questo modo, basta fare tante
riunioni (e quando si lavora?) per prendere il massimo del premio.
Questi obiettivi devono essere sfidanti
e non possono essere "fai da te" - ha concluso il ministro.
C'è poi quello che la Bongiorno chiama
il tema dei temi, quello del reclutamento: "io vorrei
riuscire a fare il concorso unico ma qui ho delle resistenze, perché
ognuno si vuole fare il concorso da solo".
L'obiettivo da raggiungere è avere del
personale nei ministeri che sia assunto con criteri oggettivi e che
sia ad altissimo livello, cosa che ora non è.
Non si devono fare concorsi con
commissari che sono amici degli amici e che poi durano anni, per i
ricorsi.
Qui potete leggere una anticipazione dell'intervista dal sito Huffington Post.
Qui potete leggere una anticipazione dell'intervista dal sito Huffington Post.
I tagli lineari, il blocco del turnover che ha svuotato gli uffici e alzato l’età media dei dipendenti pubblici, l’arretratezza nella digitalizzazione, il proliferare delle leggi spesso scritte male e contraddittorie.La macchina della Pubblica Amministrazione arranca, imprese e cittadini ne fanno le spese e il sistema paese è poco competitivo.
Napoli 6.30, ufficio Tributi: il
comune ha inviato ai cittadini gli avvisi di pagamento della tassa
dei rifiuti.
Le persone che vogliono parlare con un
impiegato devono fare la fila, scrivendo il proprio nome su un foglio
di carta appiccicato al muro.
A quest'ora sono già in 40 e nella
mattinata saranno ricevuti solo in 115, altri 30 nel pomeriggio. Gli
altri dovranno ritornare il giorno successivo.
Sono persone che attendono il proprio
turno per contestare le "cartelle pazze", richieste con
errori, che si ripetono a volte di anno in anno.
"Da questa abitazione ci manco da
25 anni e mi mandano la spazzatura sempre a questo indirizzo"
racconta un signore, ci sono anche pagamenti per negozi che non
esistono.
Intorno alle 8.00 si transenna
l'ingresso per evitare la calca, quando arrivano i primi impiegati:
sono 24 in tutto coloro i quali devono redigere gli avvisi di
pagamento della tassa della spazzatura, un numero insufficiente per
gestire tutto il carico.
Così gli errori si ripresentano ogni
anno.
Stessi tagli e stessi problemi
nell'ufficio che dovrebbe occuparsi della riscossione dell'IMU sugli
immobili.
Non si risparmia economizzando coi
tagli - spiega la dirigente del comune - adesso si sta andando verso
una forma di suicidio.
Non mancano però, all'interno della
macchina dello Stato, anche esempi positivi, che verranno mostrati
stasera: sono i casi di Bergamo e Cesena, dove l'amministrazione ha
deciso di puntare sulla motivazione dei propri dipendenti e
sull'innovazione.
Se non vogliamo assistere al suicidio
della burocrazia (che, va ricordato, quando non funziona è un costo
inutile per i cittadini), dobbiamo prendere queste storie e prenderle
a modello, investendo nel personale, nella formazione, nella dotazione tecnologica e favorendo il merito e non più le promozioni a pioggia o per amicizia o tessera.
La scheda della puntata: Burocrazia al potere
“PresaDiretta” nella puntata in onda su Rai3 lunedì 8 ottobre alle 21.15 propone un viaggio nel mondo della burocrazia. I tagli lineari, il blocco del turnover che ha svuotato gli uffici e alzato l’età media dei dipendenti pubblici, l’arretratezza nella digitalizzazione, il proliferare delle leggi spesso scritte male e contraddittorie. La macchina della Pubblica Amministrazione arranca, imprese e cittadini ne fanno le spese e il sistema paese è poco competitivo.
Riccardo Iacona intervista il ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno. Un incontro sui contenuti del disegno di legge “Concretezza” per la riforma della macchina pubblica. Semplificazione, nuove assunzioni per il ricambio generazionale, misure contro i furbetti del cartellino, rivoluzione digitale negli uffici pubblici.“PresaDiretta” ha seguito la via crucis dei cittadini che hanno bisogno di un certificato, un documento anagrafico o un cambio di residenza. E’ andata a visitare le aziende, soffocate da una moltitudine di adempimenti, scadenze, timbri e carte.
Ha raccontato storie di dipendenti pubblici infedeli, che danneggiano non solo i cittadini che pagano le tasse ma anche i colleghi dello stesso ufficio. E poi c’è la burocrazia difensiva. Impiegati e dirigenti che di fronte a una moltitudine di leggi e di norme, a volte addirittura in contraddizione tra loro, decidono di non decidere. Significa il collasso dell’intero sistema della pubblica amministrazione.Eppure non mancano esempi di professionalità e dedizione, che non riescono a fare “sistema” ma sono tanti. A Bergamo, ai dipendenti comunali è stata chiesta un’idea per risparmiare soldi pubblici e il 50% del denaro risparmiato è tornato nelle loro tasche sotto forma di premio di risultato. Risultato? Dipendenti più motivati e più produttivi.Cesena, il primo comune italiano entrato nel grande progetto dell’Anagrafe della popolazione residente: un gigantesco archivio on line con tutti i dati di ogni cittadino. Una vera e propria avanguardia nella pubblica amministrazione.E ancora. I nostri dirigenti pubblici sono i più pagati al mondo. Ma chi ne valuta la qualità professionale se gli obiettivi se li scelgono da soli?“PresaDiretta” è andata in Francia a visitare la Scuola di formazione per la Pubblica Amministrazione, l’Ena. Nata dopo la guerra, è ancora oggi la più prestigiosa d’Europa. Da qui escono i futuri funzionari delle più importanti istituzioni pubbliche francesi. Quale è il segreto di questo successo? “Burocrazia al potere” è un racconto di Riccardo Iacona con Giuseppe Laganà, Massimiliano Torchia.
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