Eppure ci sarebbero praterie a sinistra, se solo si volesse iniziare a guardare quell'elettorato, se solo si volesse tornare a quei temi che una volta erano cardine (almeno a parole) del centro sinistra.
Sanità, scuola, tutele per chi lavora, sostegno ai più deboli, lotta alle disuguaglianze.
Eppure, leggendo le cronache di quello che è diventato oggi il centro (e una spruzzata di sinistra) si sente parlare solo di liste (con chi andrà Calenda), dell'anonimato in rete (la battaglia del deputato Marattin), del copyright in rete (una questione seria risolta con una legge sbagliata), di un ritorno al finanziamento pubblico (senza chiarire in che modo controllare poi la destinazione dei rimborsi).
La sempre presente TAV, panacea di tutti i mali. Il culto del PIL.
E la lotta contro il cambiamento climatico? Che fine ha fatto Greta? E la lotta alle emissioni, contro il consumo del suolo, per la messa in sicurezza del territorio?
E sui diritti civili si punta questa volta decisamente sullo ius soli, senza nascondersi dietro sondaggi e paure?
Difendiamo senza se e senza ma la 194 anzi, facciamo si che venga veramente applicata in tutto il paese?
C'è spazio a sinistra. Coraggio.
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