Giustizialismo e garantismo sono due
parole che oramai hanno perso tutto il loro significato originale, se
mai lo hanno avuto.
Cosa vuol dire essere giustizialista?
Chiedere che un politico sospettato di aver commesso un reato si
faccia da parte? Ma questo può essere ragionevole e giusto in taluni
casi, sbagliato in altro.
E lo stesso vale per l'essere
garantisti: non si può sempre aspettare la sentenza di ultimo grado
della giustizia, che spesso arriva a babbo morto oppure non arriva
mai per santa prescrizione.
La politica deve sapersi muovere in
modo indipendente dalla giustizia.
Ha fatto bene il PD a chiedere un passo
indietro all'ex presidente dell'Umbria Marini? Ancora non c'è sentenza, ma
ci sono le intercettazioni (vi ricordate quando volevano bloccarne la
pubblicazione?) che raccontano di un contesto. Se in Italia
l'ascensore sociale è bloccato e la meritocrazia è solo una chimera
è anche per storie come quelle di cui parla l'inchiesta sulla sanità
umbra.
E allora Pittella, e allora Oliverio? E
il vice ministro Siri? Sono questioni che vanno viste caso: se i
partiti avessero dei regolamenti chiari, se avessero preso veramente
a cuore la questione morale (oggi ritirata fuori) non saremmo
arrivati a questo, una politica dove le inchieste giudiziarie sono
usate come arma politica contro gli avversari.
Marino e quelle cene personali pagate
coi soldi pubblici, ma dove non si capisce se erano cene
istituzionali o meno. Marino che aveva a fianco nel Pd locale persone
poi finite nell'inchiesta di mafia capitale (e non dimentichiamoci i
non so della deputa Micaela Campana che le sono valsi un rinvio a
giudizio).
Il contesto romano del PD era marcio,
non solo Marino, questo ci dicono le carte, senza aspettare sentenza.
Sala e le inchieste per Expo, da cui
finora è sempre uscito senza condanne: ma che da punto di vista
politico raccontano di un sistema poco trasparente, dove gli appalti
dovevano accontentare gli amici di tutti, anche quelli di Formigoni.
E Sala era chiamato a fare in fretta e
forse, chissà, ad adeguarsi a questo andazzo: molti dei suoi manager
sono finiti nell'inchiesta e, anche qui senza aspettare sentenza, le
carte dicono che mai più grandi opere da fare in fretta e furia
derogando alle regole, magari col supporto della procura di Milano
(leggetevi il libro di Iacona dove racconta la vicenda personale delgiudice Robledo, ex procuratore aggiunto a Milano).
Una politica forte non si nasconde
dietro alla magistratura, non chiede un occhio di riguardo, non pensa
agli amici e agli amici degli amici.
Non sforna leggi ad hoc per
quell'imprenditore nel settore energetico, come sembra sia accaduto
per il sottosegretario Siri che si sarebbe speso per far approvare
una legge favorevole all'imprenditore Arata.
Ma per arrivare a questo servirebbe
gente competente, non selezionata da Rousseau o perché ricattabile
(dunque farà quello che deve fare e in silenzio).
A furia di alternare garantismo e giustizialismo, secondo la convenienza, si fanno solo gli interessi della criminalità, non solo al sud (per gli interessi del boss Messina Denaro, come per l'inchiesta che coinvolge Siri), ma anche qui al nord, a Cantù (Como): per il comune (leghista) era solo una storia di bullismo, ma invece era mafia.
A furia di alternare garantismo e giustizialismo, secondo la convenienza, si fanno solo gli interessi della criminalità, non solo al sud (per gli interessi del boss Messina Denaro, come per l'inchiesta che coinvolge Siri), ma anche qui al nord, a Cantù (Como): per il comune (leghista) era solo una storia di bullismo, ma invece era mafia.
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