Il servizio dell'anteprima – Il palazzo della mezzanotte
Molte aziende si fanno pubblicità sui
cantieri dei restauri nelle grandi città: per mille euro al mese per
un telone che toglie luce ad un palazzo.
Gli inquilini subiscono silenti, i
proprietari incassano e i pubblicisti sfruttano questi spazi: ma c'è
qualcuno che ci lucra sopra?
A Milano c'è un palazzo dove è sempre
buio, perché le finestre sono coperte da un cartellone
pubblicitario, quelle che si affacciano sulla strada dove passano le
auto.
Ma dei lavori di restauro neanche
l'ombra.
Urban Vision è la società leader nei
restauri sponsorizzati, tra i soci il figlio del senatore Dell'Utri
che ha fiutato l'affare delle pubblicità sui palazzi: la società
fattura 30 ml di euro l'anno.
Da queste pubblicità guadagna anche il
comune, perché incassa tre tasse diverse: guadagnano tutti finché
nessuno se ne approfitta, ovvero se il comune controlla che i lavori
ci siano e che al termine del tempo i cartelloni si tolgano.
Del palazzo a Milano, in piazza
Buonarroti, alla fine ci ha guadagnato solo il proprietario.
Al buio è rimasto anche il giornalista
Massimo Fini, nella sua casa vicino a stazione Centrale.
Alla fine del servizio di Lucina
Paternesi, sono arrivati gli operai che in pochi giorni hanno
smantellato il cantiere .. potere di Report.
La casa del sottosegretario –
Claudia Di Pasquale
Report torna sul caso del
sottosegretario Siri della Lega: il presidente Conte ha tolto le
deleghe al sottosegretario, per tutelare la fiducia delle
istituzioni.
Siri avrebbe intascato una tangente da
30mila euro per una legge ad hoc per Arata, imprenditore nel campo
dell'energia, che consentiva incentivi anche retroattivi per aziende
del settore.
Arata stava per essere nominato a capo
dell'Authority, coi suoi conflitti di interesse, coi suoi legami con
Vito Nicastri, dietro cui ci sarebbe il boss mafioso Messina Denaro.
La giornalista di Report è andata a
Corleone a seguire l'inaugurazione del ministro Salvini di un
commissariato: selfie, promesse di lotta alla mafia, per un tour
elettorale in vista delle elezioni amministrative.
Nel partito di Salvini stanno salendo
tanti ex riciclati: con queste persone Salvini vorrebbe combattere la
mafia? Nemmeno si era accorto dei rapporti tra Arata e Nicastri,
bastava una serie di controlli sulle sue società e sui suoi beni.
A denunciare il ruolo di Nicastri è
stato il pentito Cimarosa: è stato il primo della famiglia di
Messina Denaro ad aver rotto l'omertà – racconta il figlio,
raccontando ai magistrati di come avrebbe fatto passare denari da
Nicastri al nipote di Messina Denaro.
Arata era amico di famiglia di Nicastri
– dice la moglie di Nicastri a Claudia di Pasquale: avevano una
società assieme sempre nel settore energetico.
LE società di Arata che sarebbero
partecipate in modo occulto da Nicastri hanno realizzato impianti di
mini eolico nel trapanese: sarebbero stati realizzati pagando
mazzette a funzionari regionali.
Mazzette partite da una società
milanese, la Quantans, con bonifici che secondo i pm partivano
direttamente da Nicastri.
Paola Arata ha scritto il programma
della Lega sull'energia: in un convegno del 2017 Arata sponsorizza il
biometano, poi inserito nel programma di governo col M5S.
Arata aveva un impianto di biometano,
che sarebbe però solo uno specchietto per le allodole, perché in
realtà si tratta di un mini inceneritore, ma alla fine il progetto
per questo impianto si è fermato.
Arata avrebbe avuto un forte conflitto
di interessi se fosse diventato capo dell'Autorità per l'energia,
nomina poi sfumata. Il figlio invece lavora con Giorgetti a Palazzo
Chigi: d'altronde, come dice Giorgetti, ha tre lauree, ha avuto altri
incarichi ..
Ma Arata jr è il manager che ha fatto
incontrare Bannon a Salvini: è lui che accompagna Bannon al Viminale
da Salvini, come se fosse un dirigente della Lega.
Siamo maliziosi se pensiamo che la
campagna elettorale in Sicilia a Mazara, dove ci sono gli affari di
Nicastri (e di Arata), non sia casuale?
Salvini vuole fare la lotta alla mafia
con confische, poliziotti … servirebbe anche una certa pulizia nel
mondo delle imprese, nella politiche, in modo che non ci siano dubbi
sui rapporti di questi con mafiosi.
Secondo l'AGI, Bannon e Salvini si
sarebbero incontrati anche a Milano, negli spazi dell'associazione di
Pini, dove si tengono i corsi di formazione della Lega.
Ti iscrivi ad un corso, pensando di
dare soldi ad un partito e invece i soldi finiscono ad una
associazione privata, Spazio Pin, fondata da una massaggiatrice, uno
scrittore di esoterismo ..
Questa associazione organizza anche
corsi per l'ipnosi: mi vengono in mente le cassette distribuite da
Cuore, tanti anni fa, leghista con l'ipnosi.
Se interessa, se paghi in contanti non
paghi l'Iva.
Siri è l'ideologo della Flat Tax, è
il politico che ha in gestione la formazione del partito, è un
imprenditore che ha dietro alcuni fallimenti.
Ma è anche proprietario di una casa a
Bresso, comprata grazie ad un mutuo ottenuto da una banca di San
Marino e poi intestata alla figlia.
Casa comprata per 585mila euro, con una
intermediazione di una immobiliare milanese, di un ex candidato a
sindaco di Bresso proprio del partito di Siri.
Il figlio dell'immobiliarista ha
comprato un piccolo appartamento nella stessa palazzina e ha anche un
posto nella segreteria di Siri.
Il notaio De Martinis ha siglato l'atto
di vendita: ha segnalato come operazione sospetta a compravendita
della palazzina, per la provenienza dei capitali, da un conto della
Banca Agricola Commerciale di San Marino, senza garanzie reali.
La giornalista è andata a San Marino:
una fonte ha raccontato come sono andate le cose, la pratica di Siri
è sparita dal comitato crediti, per evitare che qualcuno desse
parere negativo.
I mutuo è stato autorizzato dai
vertici della banca: il direttore generale si chiama Perotti, ma Di
Pasquale non ha fatto nemmeno in tempo ad avvicinarsi alla banca, che
è stata bloccata dalla polizia.
“Tutto fatto in regolarità”
sostiene successivamente al telefono.
Ma la pratica è finita all'attenzione
dell'AIF, segnalata dall'agenzia di informazione finanziaria
sanmarinese il 5 dicembre 2018: era un finanziamento rischioso, che
riguardava una persona esposta politicamente esposta.
Negli ultimi tempi si sono dimessi i
vertici con la BAC: la banca era in ottimi rapporti col leghista
Pini, ex deputato leghista, riferimento del partito in Emilia
Romagna.
Ha messo una buona parola per Siri?
Pini lo ha escluso, che però racconta di una società di security
aperta assieme al sottosegretario Giorgetti, Saints Group.
Questa società si potrebbe occuparsi
di sicurezza e telecontrollo, è opportuno che sia in mano ad un
politico importante come Giorgetti.
Pini è oggi amministratore unico,
amico dell'azionista della banca, Rossini, ha un conto nella BAC, ha
escluso di aver aiutato Siri per il mutuo: ma allora come ha fatto
Siri ad avere un mutuo da quasi 600mila euro, senza passare nemmeno
per il comitato crediti?
Se mi lasci non vale – le bollette
dell'energia e il mercato libero
Nel servizio di Lucina Paternesi sulle
bollette energetiche emerge una presunta elusione delle tasse fatta
dalle aziende di energia che hanno sede in Trentino, sedi fantasma, in una regione che sconta l'Irap alle aziende.
Società veicolo create per pagare meno tasse.
Con la liberalizzazione del mercato non
siamo riusciti ad abbassare i costi in bolletta: nel 2020 finirà poi
il mercato tutelato, 20 milioni di italiani entreranno nel mercato
libero che poi libero non è.
Conviene o no? Difficile a dirsi, visto
che in pochi italiani sanno effettivamente quanto consumano.
Acea ed Enel sono state multate
dall'Antitrust per come si sono comportate nel passaggio verso il
mercato libero: hanno fatto transitare loro clienti da mercato
tutelato a quello libero e così clienti si sono ritrovati con
contratti mai firmati, con costi che erano cresciuti.
Una truffa.
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Mi raccomando, siate umani