Passeremmo la giornata a commentare lo
schiaffo
del papa che non c'è stato, lo sketch del capitano sovranista (cosa
non si fa pur di far si che la gente parli di te), la dura
battaglia del centrodestra (anche quello renziano) contro il reddito
di cittadinanza..
E invece c''è Blob che ci mostra
l'Italia sott'acqua, da Venezia a Torino, fin giù al sud, in Irpinia
col comune allagato
dopo che il fiume si è ripreso il suo spazio.
C'è Blob che ci mostra le immagini dei
disperati che attraversano quel braccio di mare tra i lager (e la
fame, è la povertà) e la speranza di un futuro diverso.
Le parole di Mattarella nel suo discorso di fine anno le abbiamo
ascoltate tutti, immagino: coesione, futuro, i giovani a cui dare
fiducia.
Che tradotto in termini concreti
significa battersi per la tutela dell'ambiente, invertire la rotta
nei confronti dell'emigrazione dei neolaureati, ridurre le
disuguaglianze.
Qualcosa di più concreto rispetto a
cenoni, scenette, rosari e piani choc di cantieri da aprire. Perfino
del seppur
tragico incidente di Roma, in corso Francia.
Più che agli schiaffi di Francesco, dovremmo preoccuparci degli schiaffi (e non solo) presi dall'ex deputato Scotto la notte di Capodanno a Venezia da tre neofascisti che gridavano duce duce oltre ad insulti antisemiti.
PS: questa mattina ho cercato qualche dato sulla prescrizione (com'era e come sarà da oggi) sui due quotidiano che ho comprato, Il Fatto e Repubblica.
Ho questa abitudine a volermi informare e a non ripetere slogan di altri.
Su Repubblica si parlava solo delle tensioni nella maggioranza ("i renziani minacciano barricate" scrive la giornalista Casadio).
Sul Fatto ho invece trovato due brevi articoli a riguardo di Nicola Ferri e Giancarlo Caselli (ex magistrati):
- ad oggi la durata media dei processi d'appello è di 759 giorni, per il processo di primo grado si scende a 375 e a 132 per la Cassazione (sono dati del Sole 24 ore del 23/12)
- la proposta del PD prevede di far ripartire la prescrizione dopo la condanna in primo grado per due anni: sarebbero 730 giorni, nemmeno la durata media dei processi d'appello
- fino a ieri, sono finiti in prescrizione (che si applica ai casi di condanna) circa 120mila processi: parliamo di vittime che non hanno ricevuto una risposta dallo Stato (di cui i neogarantisti sembra non si interessino)
- coloro che attaccano la riforma fatta dal ministro Bonafede, spiegano che così i processi potranno durare all'infinito: ma oggi una delle cause della loro lunghezza sta proprio nel cercare di arrivare a prescrizione.
- volete processi in tempi ragionevoli (il termine veloce associato alla parola giustizia mi fa paura)? Occorre riformare il processo penale, togliere formalismi inutili (le notifiche fatte dalla polizia giudiziaria), stringere sui ricorsi in appello e in Cassazione e investire nei Tribunali per colmare i vuoti di magistrati, giudici e personale amministrativo.
Giusto per far chiarezza, perché sono stanco di polemiche sterili, come su prescrizione e sul reddito di cittadinanza.
Più che agli schiaffi di Francesco, dovremmo preoccuparci degli schiaffi (e non solo) presi dall'ex deputato Scotto la notte di Capodanno a Venezia da tre neofascisti che gridavano duce duce oltre ad insulti antisemiti.
PS: questa mattina ho cercato qualche dato sulla prescrizione (com'era e come sarà da oggi) sui due quotidiano che ho comprato, Il Fatto e Repubblica.
Ho questa abitudine a volermi informare e a non ripetere slogan di altri.
Su Repubblica si parlava solo delle tensioni nella maggioranza ("i renziani minacciano barricate" scrive la giornalista Casadio).
Sul Fatto ho invece trovato due brevi articoli a riguardo di Nicola Ferri e Giancarlo Caselli (ex magistrati):
- ad oggi la durata media dei processi d'appello è di 759 giorni, per il processo di primo grado si scende a 375 e a 132 per la Cassazione (sono dati del Sole 24 ore del 23/12)
- la proposta del PD prevede di far ripartire la prescrizione dopo la condanna in primo grado per due anni: sarebbero 730 giorni, nemmeno la durata media dei processi d'appello
- fino a ieri, sono finiti in prescrizione (che si applica ai casi di condanna) circa 120mila processi: parliamo di vittime che non hanno ricevuto una risposta dallo Stato (di cui i neogarantisti sembra non si interessino)
- coloro che attaccano la riforma fatta dal ministro Bonafede, spiegano che così i processi potranno durare all'infinito: ma oggi una delle cause della loro lunghezza sta proprio nel cercare di arrivare a prescrizione.
- volete processi in tempi ragionevoli (il termine veloce associato alla parola giustizia mi fa paura)? Occorre riformare il processo penale, togliere formalismi inutili (le notifiche fatte dalla polizia giudiziaria), stringere sui ricorsi in appello e in Cassazione e investire nei Tribunali per colmare i vuoti di magistrati, giudici e personale amministrativo.
Giusto per far chiarezza, perché sono stanco di polemiche sterili, come su prescrizione e sul reddito di cittadinanza.
Nessun commento:
Posta un commento
Mi raccomando, siate umani