Incipit
Giorno 1, ore 10:00 Roma Controllò per l’ultima volta i contatti. L’esplosivo sul cruscotto, quello nel giubbotto, l’innesco. Tutto era a posto, tutto era collegato. Strinse le mani sul volante e diede gas lentamente, attento a dosare la pressione. Le ruote si mossero e l'autobus si mise in moto, dapprima in modo impercettibile, poi sempre più fluido. Dieci all'ora, venti, trenta. Non accelerò oltre, ..
Così, bene. Continua così.
Un thriller dal ritmo veramente incalzante, dove si parla di religione, della ricerca di Dio, della fede e del lato più prosaico delle religioni, ovvero il fondamentalismo, la pedofilia, l'affarismo nascosto dietro le opere di bene di quanti hanno usato lo Ior come banca d'affari (e non come istituto per le opere religiose come farebbe pensare il nome).
Un thriller molto attuale che parte da un evento tragico: un attentatore che decide di fare strage proprio davanti piazza San Pietro. Nel cuore della cristianità. Sapendo dell'enorme eco che susciterà il suo gesto.
Nei giorni successivi a questo attentato il nucleo anti terrorismo della polizia di Stato apre una sua indagine, sapendo di avere addosso tutte le pressioni sia da parte del Vaticano, dello Stato italiano ma anche dell'opinione pubblica.
Ma un altro dramma scuote il Vaticano: il papa sta morendo, secondo i medici ha davanti pochi mesi o forse poche vite e questo scatena una gara, all'interno della chiesa, tra le due sue anime (o forse sarebbe più corretto dire, tra le due fazioni): quella conservatrice (come i cavalieri dell'Ordine di Malta) che si raccoglie attorno alla figura del cardinale Angelo Vignale, una persona che è considerata già un santo in terra per quello che ha fatto in Africa, per quelle popolazioni bisognose.
Ma un santo molto netto nella sua visione della fede: qua siamo noi, dall'altra parte il peccato. La chiesa accogliente, quella che ha cercato di togliere le barriere verso gli omosessuali, verso i divorziati, ha solo portato allo sfacelo sotto gli occhi.
Dire che esiste un Verbo, e solo uno, significa dire che da una parte c’è il bianco e dall’altra il nero; da una parte il vero e dall’altra il falso; da una parte il giusto e dall’altra il peccato.
Siamo ad un passo dallo scisma, dice di fronte ai suoi fratelli: se vogliamo riunire le greggi (e riunire le varie chiese che già oggi si sono separate da Roma) serve una voce che sappia parlare in modo chiaro.
Dall'altra parte i cosiddetti progressisti, che si sono riconosciuti negli ultimi due papi, che hanno promosso le opere di riforma dello Ior, per renderla una struttura finanziaria trasparente (e dimenticarsi una volta per tutte di quella che era stata la banca di Marcinkus, Sindona e Calvi).
Papi che hanno aperto anziché chiudere, che hanno cercato il dialogo con le persone nel mondo. Ma, c'è un ma.
Questo è un libro che parla di religione dove non c'è fede e della fede che resiste a tutto, anche alla malattia della religione.
Dietro queste due anime si muovono sentimenti che hanno poco a che vedere con la fede.
Il partito dei progressisti vuole mantenere certi privilegi, per esempio la “tassa della chiesa” in Germania
In Germania vigeva un’imposta – la cosiddetta Kirchensteuer, la «tassa della Chiesa» – il cui versamento era obbligatorio per chiunque fosse registrato come appartenente alla Chiesa cattolica
Come candidato di questa fazione, viene scelto un arcivescovo del Sud Africa, Warren Hamilton, ex giocatore di Rugby, che aveva risollevato la chiesa di Pretoria salvandola da una bomba atomica. Ovvero salvandola dalle denunce e dal risarcimento danni per i casi di pedofilia che si erano verificati: sfruttando il fatto che le vittime erano figli di povera gente, persone che non avevano soldi per pagarsi un avvocato.
Hamilton si presentava a casa della vittima con in mano una proposta di transazione tombale e un assegno, che non eccedeva mai l’equivalente di 50.000 dollari. E negoziava.
No, decisamente qui la religione, la fede, la carità, la misericordia, non hanno casa. Si tratta solo di un cinico calcolo economico.
Così, la fazione dei conservatori, quella di Vignale, inizia a fare una sua indagine sul passato di Hamilton per trovare qualche scheletro nell'armadio e screditarlo.
Cosa che anche la fazione di Hamilton sta facendo: Hamilton, facendosi aiutare da un giovane gesuita che lavorava nello Ior che si chiama Alessio Macchia, cerca di trovare quel marcio nell'istituto che gli consentano di poter dire che le riforme fatte a partire dal 2011, con Ratzinger, sono servite a qualcosa, non sono solo state un'operazione di marketing.
Diranno che per la smania di riformare ha smontato mezza Chiesa senza però concludere nulla – il che, detto tra noi, ha qualcosa di vero. Diranno che è stato solo marketing,
Come in un thriller che si rispetti, il lettore verrà catapultato in questo mondo, per molti sconosciuto, del Vaticano. E assisterà, in un continuo saltare dall'una all'altra, all'avanzare delle tre indagini.
Quella della Direzione centrale della polizia di prevenzione (Dcpp), sull'attentato in piazza San Pietro: a partire dall'identità dell'attentatore, analizzando i suoi spostamenti incrociando tabulati e i dati delle telecamere (assieme al riconoscimento facciale), la squadra cerca di capire chi possano essere stati i complici, per bloccare altri eventuali attentati.
C'è n'è una seconda, di indagine: quella dell'uomo di Vignale in Sudafrica, sul passato di Hamilton. Su quegli scheletri nell'armadio legati alla sua gioventù, da usare come arma di ricatto.
Ma anche il partito di Hamilton fa la sua contro indagine: queste viene affidata ad Alessio Macchia, un gesuita che è stato aiutante dell'avvocato Tuzzi, un laico che lavorava come consulente per lo Ior e che è morto proprio nell'attentato. Alessio, assieme al fratello Giovanni che è avvocato, partendo dalle carte dell'istituto, compiranno un'indagine che da Roma li porterà fino a Malta, paradiso fiscale a pochi passi dall'Europa, dove tutto si intreccia. Riciclaggio, terrorismo, evasione, anonimato per guadagni facili...
Ecco, in tutto questo, dove sta Dio, dove sta quell'opzione di Dio che da il nome al libro? Ce lo dice Alessio Macchia, che oltre a lavorare allo IOR, assiste i bambini nell'ospedale Bambin Gesù a Roma, bambini che soffrono per malattie precoci e destinati a morire tra atroci sofferenze.
E' stata la morte della sorella a portarlo a quella scelta, a fargli sentire la chiamata di Dio e cercarlo anche nel dolore, anche laddove tutti si fermerebbero, chiedendosi perché Dio infligge questa sofferenza a dei bambini innocenti:
« ..No, la morte di un bambino – e più ancora, la sofferenza di un bambino – è una cosa che non potremo mai accettare.»
Giovanni lo fissò negli occhi. Era gonfio in volto e si mise quasi a urlare.
«Appunto. E allora te lo domando ancora: come fai a credere? Come fai a credere in un Dio che avrebbe messo in piedi qualcosa di così inaccettabili? Una cosa così senza senso? Una cosa così cattiva?»
In fondo al corridoio, una suora si sporse a guardare. Alessio posò la mano sulla spalla del fratello e gli sorrise.
«Esattamente per questo, Alessio. Perché l’alternativa a credere in Dio sarebbe o che tutto questo non ha alcun senso, o che è stato creato da qualcuno di cattivo. E di fronte a queste alternative, optare per Dio è la migliore opzione possibile.»
Giovanni lo guardò stupito.
«Un'opzione.»
«Si l'opzione di Dio. Io la vedo così.»
Alessio ha un confronto profondo con un Imam, che diversamente da professa la sua fede in un garage in modo semi clandestino, non in una chiesa ammantata di oro. Ma in quel garage i fedeli pregano infervorati da una fede che i cristiani sembrano non possedere più.
Tutte queste vostre chiese, piene di oro, piene di statue – non vi hanno fatto avvicinare a Dio neanche di un palmo.
Si parla di fede in questo thriller e della crisi all'interno della cristianità, perché da una parte ci sono persone che usano la religione come strumento di potere e di vanagloria, per costruirsi un tesoro qui in terra e non nel regno dei cieli (come dice il Vangelo).
E dall'altra parte chi invece è alla ricerca della fede autentica, alla ricerca del Dio, anche laddove sembra non esserci.
Tanti enigmi e tanti dubbi che non vengono sciolti del tutto ma che trovano una soluzione nel finale, quando le tre indagini si uniscono in un sorprendente colpo di scena che collega soldi, terrorismo e i compromessi all'interno del Vaticano.
La scheda del libro sul sito di Baldini & Castoldi
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