Ma chi sono le persone che il giorno della Befana hanno assaltato il Congresso americano?
Chi sono i supporters o fan di Trump?
Che destra rappresenta, quella trumpiana?
Oggi è tutto un fuggi fuggi, tutti scappano dall'ombrello di questa estrema destra ipocrita, razzista e pure bigotta.
Anzi, si usa Trump per attaccare Conte e il m5s.
Si usano le scene di Capitol Hill per portare avanti l'equazione populismo = fascismo.
Le persone mascherate o meno che hanno fatto irruzione nel Congresso erano bianchi, non erano dei poveracci, erano cultori di quell'America che ancora vive col mito della frontiera, dove ciascuno ha il diritto di farsi giustizia da soli. Con le armi in casa belle in evidenza.
Trump è stato bravo a costruirsi un'immagine dell'uomo solo contro tutti, il popolo ora può governare, contro wall street, contro quei ricconi dei democratici, contro il deep state.
Ecco, abbiamo scoperto (ma scoperto è una parola grossa) che il deep state era il suo. Complottisti, negazionisti, libertari (ma solo la loro).
Oggi su Il Giornale in prima pagina compare il titolo "questa non è la nostra destra, liberale".
Eppure i liberali hanno appoggiato Trump fino a ieri.
Eppure la destra americana si è sdraiata su Trump in questi anni.
Eppure la destra americana non è che fosse un fiore di giglio con Reagan e Bush (le vecchie storie sullo scandalo Iran Contras o la bufala delle armi di distruzione di massa ve le ricordate?).
Eppure anche in Italia la nostra destra ha portato avanti le politiche a favore delle armi.
Oggi Wall Street festeggia l'arrivo di Biden alla Casa Bianca, ingrati dopo tutto quello che l'amministrazione uscente ha fatto per le elite e i miliardari. Ma i democratici non oseranno fare politiche drasticamente diverse: le disuguaglianze create in America da anni di politiche a favore delle classi più abbienti hanno portato a rendere sempre meno distinguibile democratici e repubblicani.
Purtroppo per una parte degli americani e anche dei commentatori italiani, è difficile ammettere che gli Stati Uniti sono un paese poco unito e anche poco democratico.
Siamo tutti americani, scriveva ieri Polito, il giornalista del Corriere.
Mah, non so, facciamo già fatica ad essere tutti italiani, oggi.
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Mi raccomando, siate umani