11 marzo 2021

Prima il PIL - il modello lombardo

Mi ricordo l'intervista di Bonomi da Lucia Annunziata, qualche settimana fa ai tempi del Conte 2: rinfacciava al vecchio governo di non aver ancora fatto un piano vaccinale, "io non so ancora quando mi vaccinerò".

Con buon pace di Bonomi, non lo sappiamo nemmeno adesso, col governo dei competenti.

Non solo, qui nella Lombardia modello sanitario, sono successe diverse cose: le vaccinazioni a rilento, il baco scoperto da Radio popolare che consentiva a tutti di vaccinarsi (anche ai non aventi diritto).
A volte si ha l'impressione che questi ritardi nel vaccinare gli anziani non diano così fastidio a tutti...

Qual è la priorità per i vaccini? Prima i più deboli o, come aveva già detto (e pensavamo fosse un errore) la Moratti, prima i ceti produttivi?

Forse per nascondere tutte queste magagne, regione e Confindustria Lombardia hanno stretto un accordo per vaccinare prima (o in parallelo?) i dipendenti delle aziende, quelli che non possono fermarsi.

Prima il PIL, poi la salute.

E' la stessa Confindustria che ha avuto un ruolo fondamentale lo scorso marzo nel fare pressioni in regione e nei sindaci, per evitare la zona rossa a Bergamo.

Un anno di pandemia non ha insegnato nulla. 

PS: seguo  sempre con interesse Radio popolare, seguitela anche voi.

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