Che cos’è l’Europa, per noi italiani e per i cittadini europei? Per anni è stata usata come grimaldello per portare avanti politiche di parte come l’austerity, con la scusa “ce lo chiede l’Europa”.
La recente pandemia, la guerra hanno evidenziato che, andando
oltre le posizioni unitarie di facciata, non esiste un’unica
politica sanitaria, un’unica politica europea, un’unica visione
sui diritti civili, sul lavoro. Mandiamo armi in Ucraina per
difendere i diritti di autodeterminazione di una nazione ai confini
dell’Europa (di cui accogliamo i profughi) e poi finanziamo lager,
muri, strumenti di difesa nei confronti di altri profughi in fuga da
altre guerre. Guerre e profughi che non vogliamo vedere.
Ma
questa sera Presadiretta si occuperà di Europa partendo dallo
scandalo Qatar gate: racconta l’anticipazione del servizio di come
la corruzione sia entrata dentro il parlamento europeo, Qatar
(organizzatore dei mondiali di questo inverno) e Marocco avrebbero
pagato alcuni parlamentari ed ex parlamentari per influenzare le
scelte dell’Europa.
“Il parlamento europeo è sotto attacco” dice la presidente Metsola: l’Europa si scopre all’improvviso debole e vulnerabile proprio nel momento in cui a causa della guerra dovrebbe affrontare la sfida economica più alta: l’aumento dei prezzi dell’energia sta mettendo in crisi le singole famiglie e il nostro sistema industriale, se non prendiamo delle decisioni ora potrebbe essere troppo tardi.
Nel distretto di Faenza e Sassuolo in Emilia si produce il 90% delle ceramiche in Italia, oltre 400ml di metri quadrati di produzione essenziale per l’edilizia: con la volatilità del prezzo del gas che si è innescata nell’ultimo anno tutta questa produzione corre sul filo del rasoio. Ne parla a Presadiretta il presidente del settore ceramiche di Confindustria, che spiega come non tutte le imprese siano pronte a gestire questi rincari “il problema è di quel 20-25% di aziende che si indeboliscono perché perdere 20% o 25% di aziende è un disastro per un paese ”. Se il prezzo dell’energia tornasse a salire il comparto della ceramica non sarebbe pronto a pagare, perché le imprese hanno delle situazioni di cassa molto precarie.
Non è un
problema solo italiano: “Abbiamo dovuto cambiare
completamente la nostra politica energetica” spiega a
Presadiretta Heike Mennerich responsabile settore energia di Evonik
(un’importante azienda nel settore Chimico in Germania): “l’anno
scorso avremmo dovuto spegnere i nostri impianti a carbone per
inaugurare due impianti a gas, ma il gas è venuto a mancare e
abbiamo deciso di prolungare la vita degli impianti a carbone e
questo alla fine ha consentito da salvare le riserve energetiche
nostre e di tutta la regione, perché con il carbone abbiamo energia
sicura aiutando tutta la Germania a ridurre il consumo di gas. Non è
stata una scelta facile, abbiamo dovuto investire in manutenzione, ma
era necessario.”
La scheda del servizio:
Il Parlamento e la democrazia europei sotto attacco. A “PresaDiretta” in onda lunedì 27 febbraio alle 21.20 su Rai 3, un’inchiesta dal titolo "Europa in vendita" - di Riccardo Iacona, con Giulia Bosetti, Raffaele Marco Della Monica, Eleonora Tundo, Andrea Vignali, Eugenio Catalani per raccontare la corruzione e l’ingerenza di Stati stranieri che hanno colpito il cuore delle istituzioni comunitarie, il Qatar Gate e il Marocco Gate. Con interviste e documenti esclusivi, le analisi degli esperti e le voci dall’interno dei palazzi europei.
Quali erano le strategie messe in atto a Bruxelles dal piccolo e ricchissimo emirato del Qatar per affermare i propri interessi sul fronte del gas, delle armi e dei diritti umani violati? Quanti favori ha ottenuto il Qatar in questi anni? E in cambio di cosa? L’altro importante filone d’inchiesta della magistratura belga è il Marocco e la sua forte attività di lobbying.
Per vedere da vicino "PresaDiretta" è andata nel Sahara occidentale occupato dal Marocco, dove ci sono i campi dei Saharawi e dove da anni le organizzazioni internazionali denunciano violazioni dei diritti umani, sparizioni forzate, torture. Come mai allora l’Europa ha continuato a firmare accordi commerciali col Marocco, nonostante le sentenze della Corte Europea che li dichiaravano illegali? E poi c’è la sfida della crisi economica che l’Europa è chiamata ad affrontare: lo shock energetico causato dalla guerra in Ucraina e l’aumento del prezzo del gas, l’aumento delle materie prime e il rischio di perdere competitività sui mercati globali. Basteranno gli aiuti pubblici dei governi a risolvere questi problemi? Un viaggio di "PresaDiretta" in Italia, attraverso la filiera della ceramica e della chimica e poi in Germania, tra i suoi più importanti comparti industriali per capire se l’Europa ce la farà a ripartire. Ed è proprio dalla Germania che arriva l’allarme: la deindustrializzazione è già arrivata, è necessario trovare una politica industriale comune perché nessuno ce la farà da solo. In studio con Riccardo Iacona: Emiliano Brancaccio economista e saggista per rispondere a queste cruciali domande.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
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