Undici racconti, alcuni lunghi solo poche pagine, altri quasi un romanzo: undici storie che raccontano di cosa succede nei “luoghi oscuri” del nostro paese, nelle pieghe del potere, quello vero, delle mafie e dei politici a libro paga. I luoghi oscuri dove la criminalità incontra uomini dello stato e si fa fatica a distinguere chi siano i buoni e chi siano i cattivi. Anche i luoghi oscuri dell’animo umano, dove covano rancore, rabbia, odio, desiderio di vendetta.
Pensate che sia facile scrivere un racconto, solo perché sono poche pagine? Non è così: Lucarelli è bravo nel raccontare queste storie “oscure” che ci raccontano l’altro volto dell’italietta che hanno al centro personaggi che catturano fin da subito la nostra attenzione.
Chi ha letto i libri di Simenon lo sa bene, per descrivere una persona non servono tante pagine di descrizioni, basta un tic nervoso, una particolarità unica, come il mordersi l’interno delle guance o la ritrosia nel doversi spogliare di fronte ad un uomo. Oppure qualcosa nell’aspetto, come il killer che non sembra un assassino perché ha la faccia da brava persona o la magistrata “bambina” che invece si rivelerà una tipa tosta.
«I racconti vanno via veloci, e non soltanto perché sono piú rapidi dei romanzi, ma perché si disperdono piú facilmente, antologie, riviste, collaborazioni, prendono direzioni diverse e a volte si perdono. Per questo ogni tanto è bello raccoglierli, inseguirli e ritrovarli, quelli nati da una intuizione improvvisa o da un'occasione, che è come un dito che indica una direzione in cui non avevi ancora pensato di andare. È una mandria di cavalli diversi che una volta riuniti raccontano dove sono stati e tutte le volte è di nuovo una scoperta. E una sorpresa».
Questa raccolta è un viaggio nei luoghi oscuri dell’animo umano, nei luoghi oscuri del potere italiano, un viaggio anche lungo la nostra storia: dal periodo coloniale dove il nostro paese ambiva al posto al sole in Africa ma già era vittima dei mali eterni, la corruzione e il malaffare. L’Italia alleata con la Germania nazista, nel romanzo ambientato sulla crociera verso Buenos Aires. Passando a quella maledetta estate del 1980, con l’abbattimento dell’areo civile dell’Itavia sui cieli del Tirreno e la strage fascista a Bologna. Per arrivare fino ai giorni nostri.
Questi gli undici racconti, alcuni già pubblicati in precedenti raccolte
La bambina
Questo racconto è stato già pubblicato nella raccolta Giudici: estate 1980, l’estate dell’omicidio del giudice Amato, lasciato solo dai colleghi e dal CSM nella sua indagine impossibile contro la destra estrema romana e i suoi legami con le legge nascoste. L’estate di Ustica. In procura a Bologna la chiamano la “bambina”, quel magistrato così giovane che sta indagando su un caso di bancarotta: ma attenzione, dietro l’aspetto da bambina si rivelerà un’anima tosta, capace di resistere alle pressioni del potere deviato. Quello che ha dovuto gestire la democrazia a modo loro, coi dossier, coi ricatti, con le bombe ...
Niente di personale
Altro racconto già uscito nella serie Crimini italiani (e di cui è stata tratto anche un episodio della serie televisiva in Rai): in "Niente di personale" Carlo Lucarelli mette a confronto un onesto assassino su commissione, con un disonesto funzionario dello stato. Chi è peggio?
A girl like you
A Girl like you è stato pubblicato nella raccolta Giochi
criminali: è un racconto dove incontriamo nuovamente Grazia
Negro, che si ritrova coinvolta in questa indagine strana, con tante
coincidenze che non la convincono, ma c’è anche la prossima
gravidanza, che fare, andare avanti nel lavoro o lasciar
perdere?
“Una donna, un tatuaggio, affari illeciti, due morti più o meno suicidi. Coincidenze.
Coincidenze?
Stella, Stellina, pensò Grazia mentre scendeva le scale.
Stella, Stellina.”
Il tassista, il poliziotto e il mostro
Un delitto, un solerte testimone, il coraggioso poliziotto che ha arrestato l’assassino di una coppietta sui colli sopra Bologna. Ma chi è il mostro?
Il terzo sparo
Una poliziotta a Bologna che si ritrova in mezzo ad un bivio: denunciare un collega, un poliziotto famoso con tanti arresti alle spalle, perché non le torna la ricostruzione di uno scontro a fuoco, oppure farsi i fatti suoi? Lara, così si chiama la protagonista di questo racconto uscito nella serie Killers & Co. a cura di Gian Franco Orsi, dovrà risolvere tutti i suoi dubbi, lasciandosi andare fino in fondo.
Anch’io sono leggenda
Un magistrato e un mafioso pentito che gli lascia un messaggio: morirai prima di Natale. Ma il magistrato si sente come il protagonista del romanzo di Richard Matheson, “Io sono leggenda”. Perché anche lui, sostituto procuratore della Repubblica che si ostina a fare la guerra alla mafia e ai mafiosi, si sente come quel personaggio, unico a dover combattere contro i vampiri.
Ferengi
Questa è una storia che si può raccontare con tre foto e un disegno
– ci dice l’autore nelle prime righe. Sono le foto che ritraggono
il barone Caraffa, nell’Africa Orientale, quando l’Italia
impoverita dall’emigrazione, dalle disuguaglianze tra nord e sud si
illudeva di diventare potenza coloniale cercando il suo posto al
sole.
Un racconto che ci parla di una ragazza eritrea, Asmet,
spaventata dagli incubi del suo “ferengi”, quell’anziano bianco
che la guarda con quegli occhi che fanno paura.
Cosa sta chiedendo quell’uomo alla ragazza? E che storia ci raccontano quelle tre foto?
Ero un ragazzo prodigio
Un delitto avvenuto su una nave da crociera è un po’ come il delitto in una stanza chiusa. Ma qui chi può essere il maggiordomo da incolpare per la morte della bella Maria Gilberta?
Se ne deve occupare il commissario di bordo, uno che era un ragazzo
prodigio prima di perdersi dietro la bottiglia e finire su una
transatlantico che viaggia da Taranto a Buenos Aires.
Ma la
passione per l’alcool non ha offuscato i suoi sensi da
investigatore e così riuscirà a trovare il colpevole. Ma non a dare
giustizia alla vittima. Perché siamo nel 1939, alla vigilia della
guerra.
Un brutto
momento
In questo romanzo facciamo un altro salto indietro nel tempo: ci troviamo in pieno 1800 nell’India Orientale, come si chiamava una volta la penisola malese e le sue isolette. Qui incontriamo il giornalista italiano Giovanni Salgari che deve intervistare il Rajah bianco, sir James Brooke.
È venuto in un brutto momento – gli spiega Brooke, perché ci sono stati dei disordini. Così la mentalità bianca chiamava i tentativi di rivolta dei malesi contro la prepotenza bianca, quella dei colonizzatori che imponevano la loro cultura agli incivili locali. Perché quello che è il sogno della democrazia da esportare a Sarawak, rimane sempre e solo il sogno di un tiranno. Coi villaggi bruciati e con le forche pronte ad impiccare i ribelli.
Sotto la
luna
Ancora una
volta ci troviamo in Eritrea, nel periodo successivo alla battaglia
di Adua quando l’esercito di Menelik II sconfisse le forze italiane
del generale Baratieri.
Nella città di Ghibla arriva un giovane
tenente dall’Italia, un ufficiale figlio di altri ufficiali
(nell’Italia divisa in caste funzionava così) che è alla ricerca
dello scontro in battaglia e della gloria della guerra.
Ma si ritroverà di fronte al vero volto della guerra, scoprendo il “cuore di tenebra” dell’uomo e che nella guerra non c’è nessuna gloria.
Rapidamente
Questo racconto è stato pubblicato una prima volta nella raccolta Medical Thriller: protagonista è una ricercatrice bolognese che sta lavorando ad analgesico per il mal di testa innovativo. Si troverà coinvolta in una guerra tra aziende della farmaceutica, trovandosi di fronte un killer professionista attento ai dettagli, una bambina che ha addestrato come un suo animale personale. E un vicino di casa che ha bisogno di una cura per il suo mal di testa, “rapidamente”.
La scheda del
libro sul sito di Einaudi
I
link per ordinare il libro su Ibs
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Mi raccomando, siate umani