Protagonista del libro è il commissario Adamsberg, a capo della polizia criminale di Parigi. E' in procinto di partire per il Quebec, per uno stage sui test del DNA, quando l'immagine di un omicidio su un giornale lo folgora: una donna uccisa con tre coltellate perfettamente allineate.
Il colpevole è già stato catturato, un vagabondo che non si ricorda nulla dell'omicidio. Ma questo delitto riporta a galla vecchi ricordi, di un omicidio di anni prima, nel quale era rimasto coinvolto il fratello, dove allora come adesso l'arma era un tridente.
L'assassino del tridente ha un nome: si chiama Fulgence, un importante e influente giudice, che viveva isolato nel castello del villaggio dove Adamsberg viveva da ragazzo.
Un assassino che è sempre riuscito a sfuggirgli, colpevole di altre morti, colpiti con tre colpi allineati, da un tridente (come quello del Dio Nettuno), ma per le quali è già stata trovato il colpevole.
Ma il giudice Fulgence è morto 16 anni prima e la sua colpevolezza sembra diventare solo un'ossessione personale.
Mentre per tutti i colleghi il caso è chiaro, per il commisario è un incubo, un morto uscito dalla sua tomba per continuare la sua serie di morti.
Inizia una sua personale indagine su questo ultimo omicidio, per poi partire in Quebec: ma sembra che anche nel freddo del Canada l'assassino l'abbia seguito. Viene ritrovato il corpo morto di una ragazza con cui aveva avuto una breve relazione.
Questa volta il principale indiziato è il commissario stesso: dovrà agire in incognito, anche se con l'aiuto della sua squadra (la bionda Retancourt, il razionale Danglard suo vice).
Un giallo molto particolare: dove si conosce in anticipo l'identità dell'assassino. L'abilità dell'autrice è nel tracciare il ritratto dei personaggi in primis del protagonista, uno "spalatore di nuvole", una persona ossessionata dall'assassino di cui conosce nome e cognome, ma di cui non riesce a provarne la colpevolezza. Colpevolizzato dal rimorso di aver saputo far nulla per aiutare il fratello ...
Buono l'inizio, con uno spunto interessante (il morto che esce dalla tomba per uccidere ancora) e con un buon ritmo: ma l'intermezzo in Canada rallenta molto la storia e lascia l'impressione che sia stato aggiunto solo per introdurre lo slang franco canadese (tra l'altro ben tradotto da Yasmina Melaouah, traduttrice dei libri di Pennac).
Fred Vergas è stata definita l'anti Patricia Cornwell: in effetti in questo libro l'indagine scientifica, pur presente, sembra un accessorio inutile (se si esclude l'aiuto che riceve da una hacker): la soluzione arriva da deduzioni personali, da impressioni, da ricordi del passato (da cui la soluzione dell'enigma).
Link: bol, ibs, ansa, thrillermagazine, cafeletterario
Technorati: Fred Vargas, letture Aldo
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