Nell'aula bunker di Firenze le rivelazioni di Francesco Campanella, il sindaco UDC di Villabate che procurò la carta d'identità a Provenzano: parla degli intrecci tra mafia (nello specifico la famiglia Mandalà di Villabate) e i politici dell'UDC in Sicilia
ha spiegato come fu eletto Antonio Borzacchelli nell'UDC (un ex maresciallo dell'Arma poi arrestato nel 2004).
Cuffaro disse che Borzacchelli lo avrebbe coperto dalle indagini giudiziarie e dai problemi che sarebbero potuti nascere da un punto di vista giudiziario (adnkronos)
"alle elezioni regionali del 2001 in Sicilia c'è stato l'impegno totale della famiglia mafiosa Mandalà di Villabate di appoggiare la candidatura di Giuseppe Acanto", che si presentò alle urne proprio nelle fila dell'Udc (centomovimenti).
Parla anche di Saverio Romano, sottosegretario al lavoro:
cominciai a frequentare la segreteria di Mannino e venni eletto responsabile del Movimento giovanile della Dc della sezione di Villabate. Cominciai a frequentare l'entourage politico di Cuffaro, Mannino e Romano. Poi, Cuffaro, che era consigliere comunale di Palermo, fu eletto deputato regionale. (lanazione)
Poi Campanella ha parlato dei rapporti più recenti con Cuffaro. «Ci trovavamo nel parcheggio di Palazzo d'Orleans, sotto un grande ficus - ha riferito - quando Cuffaro mi disse 'Francesco, sei nei guai. Sei pedinato, microfilmato, intercettato. Ci sono inchieste a tuo carico per il tuo rapporto con i Mandalà. Non ci possiamo più vederè. Cuffaro era già Presidente della Regione Sicilia, è stato prima che ricevesse l'avviso di garanzia per mafia. (lanazione)
Anche su guidasicilia, le dichiarazioni sulla borghesia mafiosa.
Technorati: mafia, Toto Cuffaro, Campanella, Saverio Romano
E' vergognosa la mistificazione della realtà che viene fatta (con tanta cattiveria) da alcune persone. Campanella non è mai stato sindaco di Villabate e tantomeno dell'UDC. Sapete solo attaccare glki avversari politici, perchè in effetti per voi non sono avversari politici ma uomini da distruggere e da togliere di mezzo.Voi, insieme a Campanella, siete i mafiosi.
RispondiEliminaPer vostra informazione era un esponente dell'UDEUR fino a qualche anno fà avendo, tra l'altro, ricoprito anche la carica di Segretario Nazionale del movimento giovanile UDEUR.
Vergogna!
Campanella era presidente del consiglio comunale e non sindaco, è vero (http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=909227). Ma cambia poco.
RispondiEliminaIn quanto al partito era UDEUR poi passò all'UDC. Si sposò con due testimoni d’eccezione: Cuffaro e Mastella, un governatore uscente e un ministro entrante.
Bella foto di gruppo.
Io non ho nulla di cui vergognarmi
Messaggio n°196 del 08/08/2007
RispondiEliminaL’ULTIMO CASELLI
Andare e guardate questa esternazione del giudice Giancarlo Caselli, e tornate:
http://www.youtube.com/watch?v=U-9Saud39vg
E’ un Caselli stanco quello di questo video (recuperato dal blog dello psicobuffone).
Si meraviglia che Andreotti e altri siano stati “assolti” MORALMENTE dallo stato italiano.
Povero ingenuo!
Lo stato NON poteva condannare i rapporti di SE STESSO con la mafia! Cosa Nostra comanda in Sicilia e lo stato avrebbe dovuto ammettere, condannando Andreotti, che DEVE SCENDERE A PATTI CON ESSA ossia che lo stato non ha il controllo della Trinacria!
La politica non può ripudiare la mafia perché mafia e politica SONO A GARANZIA L’UNA DELL’ALTRA! Sperare che la politica combatta la mafia è come credere che Berlusconi premier potesse fare leggi contro Mediaset o che, ora, Visco faccia pagare le tasse alle Coop (la mafia che non uccide delle regioni rosse)!
Perché sennò sarebbe a repentaglio la stabilità del bene supremo della “nazione”. Cioè la sua unità savoiarda. Dato che i polentoni inizierebbero a chiedersi se valga la pena pagare le più alte tasse d’Europa per poi essere sottomessi alla “cupola”.
Ci consenta, di sorridere del suo appello al “ripristinare la linea di demarcazione tra lecito e illecito”; quando ci sono ormai migliaia di stranieri che hanno commesso “reatucoli” come violenza carnale, omicidio volontario, riduzione in schiavitù di minori a fini di prostituzione, per chiarirci, che sono liberi per mille cavilli vari o ai quali è stato consentito di fuggire, o peggio , consentito di commettere reati più gravi, grazie all’indulto. Poichè devono riprodursi a generare i “nuovi italiani”.
Per quale motivo solo i siciliani che resistono all’unità statuale meritano la galera mentre i criminali magrebini e albanesi no?
Per quanto riguarda i 650 ergastoli ai mafiosi presto non ci saranno più visto che il governo che lui appoggia vuole abolire la galera a vita!
Questo magistrato ci sembra appartenere a quella non rara specie (purtroppo) di padani, comunisti e idealisti, che possiedono una sorta di mentalità “colonialista”, che cerca di imporre regole e leggi uniformi in una penisola in cui albergano popolazioni troppo diverse.
Giancarlo Caselli ha gli occhi bassi e sconsolati nel filmato. Forse per trarre spunto da un canovaccio stantio, forse comincia a capire di avere sbagliato tutto nella vita.
Se non c’è un popolo non può esistere neanche uno stato, qualunque epigono del“prefetto Mori” venga spedito, lancia in resta, a ripristinare l’ordine in qualsivoglia provincia della landa italica.
Che si arrenda, da valente magistrato qual è.
NON alla mafia bensì ALLA FINE DELL’ITALIA che è la VERA ED UNICA panacea per tutti i mali che affliggono la nostra società agonizzante . Per la quale, i magistrati migliori, politici coscienziosi, generali integerrimi E GLI UOMINI DELLE LORO SCORTE sono morti davvero invano.
Che non si vada oltre in questa carneficina per uno straccio tricolore di cui è mai realmente fregato niente a nessuno.
E' l'italia la vera “bufala”.
di Domenico Gatti del Canna-Power Team
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