Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
25 agosto 2006
Aria nuova per le fiction
Ieri sera si è visto qualcosa di nuovo nel mondo delle fiction su polizia: la nuova serie dell'ispettore Coliandro.
Divertente, grazie al personaggio interpretato da Morelli, calato nei panni di un poliziotto che vorrebbe essere un duro, ma riesce quasi solo a far ridere.
Come nella fuga dall'ospedale, con la flebo al braccio; oppure quando riesce a sfuggire (arrampicandosi su una finestra) da due rottwailer e gli fa un dito, ma poi sbatte la testa sulla tapparella.
Come siamo lontani dai poliziotti visti fino a ieri: brutta imitazione dei colleghi americani.
Complimenti a Lucarelli (che compare in un cameo, come infermiere in un ospedale) e agli altri sceneggiatori, Rigosi, Matrone e i Manetti.
E complimenti anche per la scelta delle musiche, da telefilm anni 70.
Tra gli autori delle canzoni c'è anche Neffa, anche lui in una particina nell'episodio di ieri.
Era ora che in televisione si vedesse qualcosa di nuovo e originale.
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