Benvenuti alla caccia del cinghiale: lo sapete in quale momento della giornata si effettua la battuta di caccia? No?
Ve lo dico io: alla mattina presto, quando sta per albeggiare e i cinghiali, le cinghialesse e i maialini stanno tornando dalla grufolata quotidiana, anzi notturna.
Una volta ho partecipato anch'io ad un battuta di caccia contro il cinghiale. Ve la racconto.
Il tutto iniziò al bar del paese dove ero in ferie: avevo sentito parlare dei cacciatori, o almeno io li ritenevo tali dai loro discorsi, parlare di una battuta di caccia.
Parlavano sottovoce, tra di loro,come fossero dei congiurati che si approntano ad una rivoluzione.
Ingenuamente e inconscientemente cercai di intrufolarmi nel gruppo di cacciatori, spacciandomi per un cacciatore incallito, uno di quelli che non esitano a sparare su un nido di Peppole, solo per portare a casa un trofeo.
Col senno di poi mi sarei dovuto accorgere della trappola, l'eccessiva gentilezza con la quale mi accettavano nel gruppo e con la quale (con quanti sorrisi e pacche sulle spalle), mi inivitavano a partecipare alla prossima escursione.
Per andare a cacciare il cinghiale.
Ipocritamente mi chiesero "Ma tu te la senti di venire a caccia, la notte, del bosco, al buio ..."
Non potevo deluderli e risposi di si. Mica potevo fare la figura del fifone.
"Bravo" mi dissero "sarà un'esperienza che non ti dimenticherai".
Ci trovammo la notte, ai limiti del bosco: mi ero vestito con una mimetica, ricordo dei messi passati sotto la naja. Mi ero accorto, troppo tardi, che i vecchi e gloriosi anfibi che (con molta fatica) mi ero portato a casa, si erano rotti in punta.
Optai per un paio di scarte da tennis di tela. Il sopra della mimetica era irreperibile. Mi misi il sopra di una tuta, ovviamente non in tinta coi colori della mimetica.
A completare la tenuta da ammazzasette, un capello con la scritta "club Juventus di Amalfi", un giubbetto da pesca (mai usato): più un profugo che un Rambo.
Avrei dovuto farmi venire dei dubbi: possibile che mi invitassero così, senza preparazione, senza conoscermi.
Ero l'unica persona del gruppo senza un'arma? Perchè cosa ci facevo, lì, al buio e al freddo? Ma che cacchio mi era vebuto in mente?
Possibile che l'istinto dell'uomo cacciatore (innato in tutti noi maschietti), sopito durante tutto l'inverno, si dovesse scegliare proprio durante le ferie?
"Ma io cosa devo fare, durante la caccia?"
"L'esca umana"
"E cos'è l'esca umana?" chiesi ingenuamente ...
Il ruolo dell'esca è quello di attirare il capobranco, per permettere alle altre squadre di stanarlo più facilmente.Oramai non potevo più tirami indietro.
Mi lasciarono, solo, in una radura, in attesa ....
Normalmente le squadre di soccorso della battuta riescono ad intervenire in tempo, prima che avvenga l'irreparabile. Prima che l'esca si faccia male, per esempio.Quasi sempre ci riescono .... quasi sempre.
Qualche mese dopo
Come ogni mattina mi sveglia dolorante, nella tana del mio nuovo compagno.
Non è male vita a fianco di un cinghiale.
Un pò rumoroso la notte, specie quando rientra tardi ("ma almeno non fare tutto quel rumore!" gli dico sempre), la dieta è un pò monotona.
Mi sento solo un pò solo: con chi parlo?
Glielo dico sempre, quando fai quei grugniti ... sembri proprio un animale.
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Mi raccomando, siate umani