Sono andato alla presentazione del libro "Per sempre giovane" di Biondillo, a Como. Nella splendida cornice del lago di Como l'autore ha parlato del suo modo di scrivere i romanzi:
"mi piace la piccola storia, non la storia con S maiuscola. Perchè quella quella trovi sempre qualcuno che la racconta".
"La storia raccontata in Per sempre giovane è una di quelle con la s minuscola, ma piena di vero sentimento. La storia di un viaggio che avrà grande importanza per le 4 ragazze. Non è un romanzo nostalgico, ma sulla consapevolezza del tempo passato. Che gli anni sono passati, noi siamo cresciuti, cresciuto sui trampoli degli anni (come disse Proust): gli anni passati ci hanno costruiti".
Ancora sullo stile del libro:"E' un libro caratterizzato dai dialoghi, veloce e molto cinematografico. Mentre lo leggevo, mi sono accorto che riuscivo a immaginarmelo".
Un libro con al centro un viaggio, dunque un romanzo on the road con molta musica. E dove il narratore scompare: appare quando arriva la musica. Per sentire la voce di Gianni Biondillo bisogna aspettare i commenti alla musica.
In questo libro, rispetto ai suoi precedenti, ci sono due assenti: i luoghi di Milano, che lui in quanto architetto conosce molto bene, e i maschietti. In particolare i padri, quando sono presenti, sono citati in modo negativo.
Ma al centro abbiamo la musica: nel corso di una discussione tra le protagoniste, si parla di quali siano i due migliori album: uno è "Creuza de mar", di Fabrizio De Andrè; l'altro è "l'Apparenza" di Lucio Battisti. Il Battisti senza Mogol, che nessuno capiva. Forse neanche adesso.
Cosa è per Biondillo scrivere? "Scrivere è bello, indubbiamente. Ma arriva anche il momento nel quale scrivere è anche sofferenza, prima, dopo o durante la stesura del libro."
A riguardo B. ha citato una barzelletta di un altro scrittore, Raul Monatanari
"uno scrittore muore, e in cielo non sanno se mandarlo nell'inferno dello scrittore o nel paradiso.
Allora gli dicono 'noi ti facciamo vedere sia l'inferno che il paradiso poi decisi tu.'
Lo portano nell'inferno e vede uno stanzone buio, dove tutti gli scrittori morti scrivono su macchine che al posto dei tasti hanno dei chiodi, delle lame e sanguinano dalle mani ...
Lo portano in Paradiso e scopre che è uguale all'inferno.
E chiede 'E dov'è la differenza tra Paradiso e nferno?''Si ma questi almeno pubblicano!' "
Le ultime domande erano relative al futuro del Biondillo scrittore: entro ottobre spera di dirimere il prossimo volume, un romanzo a racconti (come Per cosa si uccide), che parla della storia dell'ispettore Ferraro prima del primo libro. Una sorta di prequel. Inoltre sta lavorando ad un romanzo breve, non un giallo, che parla di una storia di divorzio.
Ho capito una cosa, mai fare fretta ad uno scrittore "non fatemi fretta, aspettate un anno", ha risposto B. ha chi, come me, chiedeva quanto dovrà aspettare ...
"Ci sono tanti autori contemporanei in gamba, adesso in Italia. Non abbiate paura di leggere" è stato il suo consiglio.
Technorati: Gianni Biondillo
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