29 aprile 2007

Il paese degli innocenti

Possiamo tirare un sospiro di sollievo: siamo un paese di innocenti. In poche ore due condanne di assoluzione. Quella all'ex presidente del consiglio in Appello per il processo Sme e l'assoluzione a 16 anni di carcere per Annamaria Franzoni. In realtà lei è stata condannata, ma dal processo di appello ne esce quasi assolta.

Non facciamoci troppe domande, sui dubbi lasciati irrisolti dalle sentenze.
Vorremo chiedere (ai giudici, a Berlusocni, a chi esulta), ad esempio, a nome di chi Previti (che invece è stato condannato per lo stesso reato, per corruzione dei giudici Squillante e Metta) ha versato 500 milioni di lire da un conto riconducibile alla finanziaria di Berlusconi a Squillante?

Travaglio (sempre lui a rompere le scatole) sull'Unità parla di Fatti accertati e misteri insoluti” (lo trovate riportato anche qui se non siete registrati al giornale).
Se era innocente, perché si è fatto le legge Pecorella sull'inappellabilità delle sentenze?
Perché fece trasferire dal ministro Castelli il giudice Brambilla nel 2001 che lo stava giudicando in primo grado?
Fece varare anche il Lodo Maccanico Schifani sull'impunità delle alte cariche dello stato.
Ma fu tutto vano: l'unica cosa che ottenne fu lo stralcio del processo nel 2003. Da una parte Previti dall'altra Berlusconi. Come se i due nemmeno si conoscessero.
Travaglio a sua volta cita Luttazzi “mai visto un innocente darsi tanto da a fare per farla franca”.

“Finalmente, dopo tanto fango” dice l'avvocato Pecorella: mica male però il calvario mediatico/giudiziario del cavaliere. È stato due volte presidente del consiglio, presidente di turno dell'Unione Europea, ospite di Bush, Putin a spasso per il mondo. Mediaset è entrata in borsa, uscita dalla situazione di debiti, è ora un'azienda solida che divide con la Rai praticamente tutto lo share televisivo. È il politico più ricco, ma ogni tanto non paga le tasse, circondato da belle donne: vorrei averlo anch'io un calvario come questo ...

Anche Annamaria Franzoni, colpevole secondo i giudici dell'omicidio del figlio, dichiarata capace di intendere e di volere, ha preso solo 16 anni. Ricorrerà in Cassazione, dove tra qualche anno, altre apparizioni da Vespa, magari un altro libro, potrebbe addirittura uscire innocente.
Ma se è colpevole, perché la pena si è ridotta? Se lei non è colpevole, non si dovrebbe cercare il vero assassino?

E mentre Franzoni e Berlusconi si dividono i titoli dei giornali ci dimentichiamo di altre storie: delle vittime del lavoro che hanno goduto dei titoli di prima pagina solo per qualche giorno. Dove si è impaludata la legge? Verrà votata all'unanimità?
Ci eravamo dimenticati della 'ndrangheta: ma ecco che appena le vengono toccai gli interessi finanziari, batte il colpo (l'attacco alla coop Valle del Marro Libera Terra). Ci vuole molto coraggio, per i ragazzi della cooperativa, andare avanti. Specie se lasciati soli in questa guerra contro un nemico così potente: perché oltre le parole di solidarietà (scontate) c'è stato poco.

L'impegno della stato nella lotta alla 'ndrangheta lo raccontano i posti vacanti nelle procure più importanti. Reggio ad es. non ha il procuratore; Locri, dove tra poco inizierà il processo Fortugno non ha il presidente della Corte d'Appello. Oppure i carabinieri di Lamezia Terme, che non hanno una caserma e devono “operare” nel vecchio ospedale.

La 'ndrangheta corrompe la politica calabrese: ci sono uomini politici, consiglieri comunali, sindaci eletti con i voti dei boss. Ci sono circoli massonici dove siedono insieme pezzi da novanta, politici e anche uomini di legge. Nel solo 2006 ci sono stati 34 attentati al giorno contro la pubblica amministrazione.
Ma questo non indigna più nessuno. Ricordiamocelo: Calabria, amministrazione centrosinistra, governo di centrosinistra.

Ma dobbiamo essere felici: queste sentenze vengono commentate dal giornalista P.Battista sul corriere come un cambio di clima. Oggi, scrive Pierluigi Battista, “all'Italia è stata restituita una parvenza di normalità”. “In un paese che si auspica normale una sentenza giudiziaria non dovrebbe essere temuta o usata come un verdetto destinato a scompaginare gli assetti politici ...”.

In un paese normale non avremmo avuto Berlusconi. Perchè si chiederebbe Battista?
Troppe domande, si accontenti di scrivere queste sciocchezze sul giornale che forma le opinioni della classe media italiana. Oggi è una bella giornata di sole.

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