24 luglio 2009

Preminente interesse pubblico

Castelli autoassolto dalla Giunta per le Autorizzazioni: non potrà essere processato per diffamazione a seguito della denuncia del leader del Pdci Dliberto.

Dunque, un Ministro della Repubblica Italiana può urlare in Piazza, assieme ai "Giovani Padani": "Chi non salta italiano è" come fece Castelli, da Ministro della Giustizia, ripetiamo, Giustizia e, può anche rispondere a chi lo critica civilmente, evidenziando il vergognoso comportamento, come fece Diliberto durante la trasmissione "Telecamere":

"Piuttosto che mandare in giro a sprangare come fai tu, preferisco saltare...da ministro non sono mai andato a ricevere con tutti gli onori terroriste fatte scarcerare negli Usa" riferendosi al caso di Silvia Baraldini liberata per via di una grave malattia, ed essere "esonerato" da ogni responsabilità perché, secondo la Giunta, investita del caso dal presidente della Camera Alta, Renato Schifani, quello di Castelli
è un reato ministeriale in quanto ha agito nel perseguimento "di un preminente interesse pubblico".

Quello stesso interesse pubblico che lo portò ad urlare in una pubblica Piazza: "Chi non salta italiano è" mentre era Ministro della Giustizia, sì, Giustizia.
Altre segnalazioni:
Strano il destino. Un ministro, il cui destino deve essere deciso da un giudice della Corte costituzionale, nomina (il suo ministero in realtà) il figlio (del giudice) capo dell'Enac (A. Q.).
Il ministro è Matteoli (accusato di favoreggiamento dalla procura di Livorno).

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