26 ottobre 2009

Mafie - Nicola Gratteri a Che tempo che fa

Nel breve spazio di un'intervista il procuratore antimafia Nicola Gratteri è riuscito a spaziare sulla presenza (e sulla potenza) della ndrangheta; l'organizzazione sociale delle locali e della famiglie; delle riforme in tema di antimafia e di quello che invece ci vorrebbe.

Cominciamo dal ruolo della ndrangheta nel commercio della droga: un ruolo da monopolista, quasi, nell'importazione della coca dal sudamerica, dove si fanno profitti quasi da manovra finanziaria.1 kg di coca viene comprato dai broker in Colombia per 2400 euro; 1 grammo di coca tagliata viene venduta a Milano a 50-6o euro.

Il papello: non poteva parlare per motivi ovvi, Gratteri.
Ma una cosa l'ha detta: Riina è il mafioso più odiato dalla mafia, per la guerra che ha voluto portare avanti contro lo stato.
Perchè le mafie e la ndrangheta non sono ne di destra ne di sinistra: semplicemente appoggiano i cavalli vincenti e poi chiedono conto del blcco di voti che riescono a spostare.

La Santa: una camera di compensazione tra mafia e massoneria deviata, che permette ai boss di incontrare professionisti della società civile (avvocati, medici, magistrati...).

Il mito della Galleria di Milano: i corrieri della droga hanno il mito di passare una bella serata a Milano, nella Milano da bere, e di arricchirsi col traffico di droga.
In realtà molti finiscono arrestati (la ricchezza nelle locali è in mano al 10% delle persone) e lasciano le loro mogli a casa con i figli, come fossero delle vedove bianche. In quelle zone si registra anche un grande uso di psicofarmaci.

La riforma delle intercettazioni.
In sintesi, la riforma è un disastro.Perchè toglie agli investigatori uno strumento di indagine. Nella ndrangheta il numero di pentiti è notevolmente inferiore a quello delle altre mafie (50, contro i quasi 1000 di Cosa nostra).
Siccome costa molto di più fare una indagine con pedinamenti e mezzi tradizionali (avendo il governo tagliato i fondi alla polizia), significa lasciare spazio alle mafie.Il costo di una intercettazione è di 12 euro + iva.
Se il problema è la sicurezza, basta mettere delle password sui file, sui computer: farsi aiutare dalla tecnologia. non possiamo, per la privacy, butttar via il bambino con l'acqua sporca.

L'utilità della commissione antimafia: non c'è bisogno di commissioni o consulenti per sapere cosa è la mafia. E' inutile sprecqare questi soldi, per convegni che non servono a nulla.Cosa si dovrebbe fare allora:
  • Togliere il patteggiamento in appello, diventato un accordo tra pm e avvocato sullo sconto di pena.
  • Togliere il rito abbreviato per reati mafia. Si perde tempo e allungano il processo.
  • Estendere il 416 bis anche al traffico di stupefacenti.

Una cosa ho capito - diceva Gratteri - che chiunque è al potere, non vuole una scuola che funzioni e un sistema giudiziario forte e efficiente.
Con una scuola che funziona, la gente inizierebbe a pensare e non si assueferebbe a certi modi di pensare.
Le mafie hanno i loro uomini nella pubblica amministrazione, nei comuni e nelle regioni.Si dovrebbe modificare il reato di "voto di scambio" (416 ter): dovrebbe combattere anche il voto in scambio di favori.

Lo scudo fiscale servirà a far rientrare capitali mafiosi? Sicuramente (su antimafiaduemila).

La vita sotto scorta: Nicola Gratteri è sotto scorta da 20 anni, in cui ha subito 2 attentati, sventati: "non mi sento solo, migliaia di persone che credono in mee io vado avanti".

"Fratelli di sangue", il libro di Nicola Gratteri e Nicaso Antonio.
Intercettazioni: "ecco perche' la mafia non le vuole" l'articolo di Antonio Ingroia su antimafiaduemila.

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