Alla fine vien fuori che è tutta colpa dei comunisti.
Se c'è il clima d'odio, se c'è la crisi, se fa freddo e i treni arrivano in Italia.
I travaglio-annozero-ilfatto-santoro-dipietro-bindi ...
Leggo il giornale, che ieri indicava in Bindi e Di Pietro i mandanti dell'aggressione al premier:
C’è invece un’enorme differenza tra il Cav e i suoi avversari. Berlusconi non ha mai indicato una persona come bersaglio. Se l’è presa con istituzioni e specifici comportamenti. Alla Consulta ha rimproverato di avere tenuto un atteggiamento ambiguo. Bocciando nel 2004 il Lodo Schifani non aveva detto che ci voleva una legge costituzionale. Ne ha invece eccepito la mancanza respingendo l’analoga norma contenuta nel Lodo Alfano del 2009. Un cambio di giurisprudenza che ha sorpreso il Parlamento e lo stesso Quirinale. Berlusconi ha stigmatizzato l’inganno con parole forti ma secondo normale dialettica tra istituzioni. Idem le critiche al Csm che da organo di controllo della magistratura si è trasformato in paravento dei suoi errori, parzialità e omissioni. Non se ne deve parlare? Il Cav invece lo fa ed è nel suo pieno diritto. Lo stesso vale per gli attacchi ai magistrati. Strepita che ce l’hanno con lui e porta le prove: decine di processi alle sue aziende, migliaia di accessi, centinaia di udienze.
Conclusione. Mentre le grida del Cav non mettono in pericolo nessuno, quelle dei suoi avversari sono una reale minaccia per lui. Non si è mai sentito che la Digos sia preoccupata per Di Pietro, la Bindi o un qualsivoglia tizio dell’opposizione. Lo è invece, eccome, per il premier. Segno che le invettive delle pretese vittime della prepotenza del Cav sono più perfide, insidiose e allarmanti delle intemerate del preteso prepotente. Se c’è qualcuno che, in questo strano Paese, aizza, non è il tiranno ma i sinceri democratici. Infatti, chi si prende il duomo in faccia è Berlusconi, non Bersani.
Capito? Dare al magistrato dell'eversore, del vulnus, è nei suoi diritti.
Dire che Napolitano e la Consulta sono di parte e comunisti, è in sui diritto.
Non importa se poi le inchieste hanno anche accerta delle infrazioni (poi finite nel nulla per testimoni corrotti, per prescrizione o perchè il reato non esiste più).
Ieri a Ballarò, la ministra Gelmini cercava di dettare l'agenda politica al Partito Democratico: se volete dialogare dovete sciogliervi dall'accordo con Di Pietro.
Non solo fanno la maggioranza, anche l'opposizione.
Si diceva una volta, di non voler morire Democristiani. Ma magari ...
E mentre qui si parla sempre delle solite cose, alla Camera passa la finanziaria con l'ennesima fiducia.
Cercate su Google le immagini "B. aggredito". Nella democrazia dell'immagine, la cura di questa è fondamentale.
Ultim'ora: non è vero, è Google che indicizza le immagini con un processo più lungo.
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Mi raccomando, siate umani