La mafia da Palermo a Milano: un viaggio da Corleone a Buccinasco (periferia di Platì).
L'ultimo numero de l'Europeo parla del viaggio della mafia, da Palermo a Milano: un viaggio già raccontato da Lucarelli in Blu Notte.
Scriveva Deaglio, nella copertina del libro "Il raccolto rosso" che occorre conoscere la mafia prima che la mafia arrivi a conoscere te:
Dicono i saggi: è opportuno occuparsi di mafia, prima che lei si occupi di te. Ma quasi mai questo consiglio viene ascoltato. Alcuni se ne accorgono quando aprono il bagagliaio dell'automobile e vi scoprono un cadavere, ma a quel punto è troppo tardi. Altri pensano che si può convivere, ma quelli prima si prendono una stanza, poi le chiavi di casa, poi ti spostano i mobili e qualche volta ti lasciano una testa di capretto nel frigo. Sono invadenti, ma poi cercano un accordo. Passano a raccogliere, e se sono buoni ti lasciano anche una parte del raccolto.
Lo stanno scoprendo anche al nord cosa significhi convivere col potere mafioso.
Come nel comune di Bordighera, sulla via dello scioglimento per mafia.
Come a Buccinasco, nell'hinterland milanese, crocevia dei traffici della ndrangheta: appalti e cocaina.
Nell'intervista a Radio popolare il procuratore Cisterna affrontava il tema della legalità da parte dei comuni, che si impegnato in crociate contro la prostituzione, i writer, gli immigrati. Sottraendo risorse alla lotta alla criminalità.
Una politica del genere, non può che fare piacere alla mafia: perchè invece, i comuni non si preoccupano di controllare le persone cui concedono le licenze per le attività commerciali, per gli appalti?
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