LA FIDEJUSSIONE – Il dubbio è che le imprese in cui lavora Rivolta [l'impresa che ha realizzato le ville ad Antigua] siano più vicine a Berlusconi di quanto attestino gli atti ufficiali. Una di queste in particolare, la Siti srl, spicca su tutte per il suo rapporto con la Flat Point, la scatola offshore che gestisce la costruzione del Resort di Antigua, alla quale Berlusconi ha versato 22 milioni di euro per diventare titolare di un paio di terreni. Senza questo legame con la Flat Point è infatti difficile capire come Berlusconi abbia potuto mettere la sua firma per garantire il geometra Rivolta, un professionista il cui passato imprenditoriale non è certo dei più rosei: una serie di fallimenti e una sentenza in cui lui e il suo socio Felice Nosotti vengono descritti come falsificatori di bilanci, insieme a una serie di banche che si salvano però grazie alla prescrizioni dalle accuse di falso in bilancio e false comunicazioni sociali.
IL CAVALIERE - Nelle dichiarazioni raccolte dalla trasmissione Report che andrà in onda questa sera su Raitre, Mario Caizzone, un commercialista vicino a Rivolta e all’architetto Felice Nosotti perché coinvolto con loro nel fallimento di una società immobiliare (Imprenori spa), sostiene che Berlusconi è «partner dell’operazione». Una confidenza che Caizzone avrebbe ricevuto da Nosotti e Rivolta e dall’irlandese Michael Barry, uno degli amministratori delle offshore che controllano la Flat Point. «Sì. Lui (Barry ndr) ha sempre saputo che c’è Berlusconi nell’operazione. Dietro a questi…insieme a questi signori Nosotti e Rivolta c’è anche Berlusconi», ha dichiarato Caizzone ai microfoni di Report.
IL TRAMITE – Scrive Walter Galbiati su Repubblica che il tramite per coinvolgere Berlusconi nell’operazione sarebbe stato Gianni Gamondi, l’architetto personale del premier, amico di Nosotti, anche lui architetto, che insieme con Rivolta ha avviato lo sviluppo ad Antigua. «Loro (Nosotti e Rivolta ndr) me lo avevano accennato, così parlando del più e del meno dicono, se risolviamo i problemi della Sace con il Governo di Antigua, dovremmo avere le porte aperte per portare avanti questa operazione immobiliare», spiega Caizzone a Report. E in effetti a dicembre 2004, è il governo Berlusconi a risolvere i problemi tra Antigua e la Sace, la società controllata dal Tesoro, che paga in anticipo le imprese italiane quando i governi esteri non saldano le fatture per poi rivalersi successivamente sugli stessi governi. A Natale del 2004 avviene lo scambio di regali: la Sace accetta di ricevere da Antigua 11,3 milioni di euro al posto degli 84,5 milioni pagati anticipatamente alle imprese italiane. L’anno dopo, nel 2005, inizia a decollare l’attività immobiliare della Flat Point.
[tratto da Giornalettismo]
[tratto da Giornalettismo]
Nessun commento:
Posta un commento
Mi raccomando, siate umani