31 agosto 2012

L'estate delle manovre su carta

Lo ammetto, l'anno scorso mi sono divertito di più: le proposte più svariate (e non attuate) per ridurre il debito, per mettere a posto quei conti che ancora oggi non lo sono .. il taglio delle province, delle festività, delle feste patronali.

Quest'anno, di estate, si è parlato di roghi, ovviamente. E anche dell'Ilva a Taranto, che sta continuando a inquinare e a far ammalare le persone, ma purtroppo, non possiamo farci nulla perchè sul piatto della bilancia, dall'altra parte, c'è il profitto, l'industria, la produttività.

Ma anche degli annunci roboanti dei ministri tecnici per uscire dalla crisi (“la fine del tunnel è vicina”), per rientrare dal debito, per aiutare i giovani.
Proposta puntualmente smentite. Scusate, ci siamo sbagliati, non possiamo abbassare le tasse.


Piacerebbe chiedere a questi tecnici (cui oggi in tanti chiedono pure il bis per la prossima legislatura) quale delle loro riforme (pensioni, lavoro, decreto sviluppo) contiene all'interno dei contenuti per i giovani, per il lavoro, per le donne.
E piacerebbe chiedere anche ai politici che si candidano a guidare il paese, o che si auspicano le grandi alleanze, cosa intendono fare su disoccupazione giovanile, l'Alcoa in Sardegna, sullo sviluppo da dare al paese. Che idea avete per il nostro futuro?
Grandi opere, TAV, inceneritori, cemento?

Il caso dell'Ilva, e le polemiche sulle intercettazioni tra Mancino e Napolitano sono la cartina al tornasole di quanto sta succedendo. Da una parte quelli che vorrebbero applicare le leggi, i principi della Costituzione, cambiare le cose, o farla finita coi misteri d'Italia (come la trattativa, che si dice sempre presunta). Dall'altra i conservatori. Ecco perchè le proposte, i gridi di guerra (contro l'evasione, per la crescita) sono solo proposte di carta, elettorali.  
L'immagine di questa estate? I libri della biblioteca di Gerardo Marotta (la biblioteca per gli studi filosofici) tra  rifiuti e degrado.

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