Domenica i giornali, a proposito del nuovo presidente della Repubblica, spiegavano che ora servirà un cattolico, per aprire ai moderati.
Mi domandavo, allora: ma Napolitano è ateo o di altra religione?
Oppure, ha avuto nel suo settennato un atteggiamento ostile nei confronti del Vaticano?
Quando tagliavano la scuola pubblica o la sanità pubblica, di fatto favorendo la sanità privata?
Quando veniva tolta l'IMU (o l'ICI) alla chiesa, c'è stato un qualche monito?
E dunque? Avercene di laici così ..
Il dopo Napolitano è un nodo complicato perchè deve rispondere alle esigenze di B. (come al solito): i governi passano (e questo, coi suoi presidenti di Camera e Senato, potrebbe durare poco) mentre i presidenti durano 7 anni.
Serve un uomo non ostile al dialogo con B., cattolico, liberale, magari vicino al centro destra (Dini, Letta, D'Alema, o anche Marini .. Dell'Utri no, purtroppo per altri, precedenti impegni).
Si dice che il conflitto di interessi non da da mangiare agli italiani.
Nemmeno questo totonomine.
Che segna, ancora una volta, la distanza tra palazzo e paese.
Ambito, anche nell'ottica di una riforma presidenziale del paese. Ma queste sono tutte ipotesi fantasiose. O no?
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