20 febbraio 2014

La grande illusione

Se Blair è stata la più grande vittoria della Tatcher, un giorno potremmo dire la stessa cosa di Renzi: aver fatto accettare un personaggio così all'elettorato del centrosinistra, è una grande vittoria di Berlusconi.
Un personaggio da grandi illusioni.

Non so se essere più preoccupato per lo streaming andato male (a seconda dei punti di vista) con Grillo e il M5S o dell'incontro andato bene (a seconda dei punti di vista) con Berlusconi, con quei sette minuti a quattr'occhi.
Sappiamo cosa si sono detti Grillo e Renzi: Grillo ha fatto di tutto per bloccare qualsiasi apertura al PD (alla faccia di quelli che gli hanno chiesto i suoi stessi elettori). Ma cosa si saranno detti a quattr'occhi il maestro e l'allievo?
Forse di televisioni e giustizia?
Dell'appoggio di FI alle sue riforme (presidenzialismo, riforma della Corte Costituzionale, prossimo presidente del Consiglio..): Matteo stai sereno, gli avrà sussurrato.

Non so se noi possiamo starcene sereni: pensare di cambiare l'Italia (come ha promesso il presidente del consiglio agli elettori del M5S in un tweet) sedendosi allo stesso tavolo con Alfano, Berlusconi, mantenendo gli stessi accordi di prima con l'Europa (di cui Napolitano è garante), è solo un'illusione.

Perché questo rimane il paese degli appalti truccati a Palazzo Chigi dove è coinvolto l'uomo che sussurrava ai potenti, Bisignani. Il paese dove due presidenti di regione sono condannati per mafia: il primo (Cuffaro) con sentenza definitiva per favoreggiamento, il secondo (Lombardo) per concorso esterno.
Dei tribunali intasati dalla ex Cirielli e dallo svuota carceri.

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