16 febbraio 2016

Non esiste un piano B

L'unico modo per vedere dal di dentro la tragedia siriana, le facce dei profughi, sentire le loro storie, vedere da vicino le macerie della guerra è guardarsi la trasmissione Rai Gazebo.
Domenica sera, oltre alla coppia Naji e Ola, in studio era ospite Carlotta Sami che ha dato il suo “spiegone” sulla guerra in Siria.


Non esiste un piano B: la guerra in Siria non trova soluzione, sono circa 4 milioni i siriani in fuga e negli ultimi tempi sono per lo più donne e bambini.
L'Europa non trova soluzione, tra Russia e America sembra di essere tornati alla guerra fredda.
La Turchia attacca i curdi e intende invadere la Siria (a che titolo?), la Russia bombarda gli ospedali. Noi europei pagheremo Erdogan (che bombarda i curdi che combattono Daesh) per tenersi i profughi alle frontiere.

L'unica risposta è stata l'innalzamento delle barriere: tra Macedonia e Grecia, in Slovenia e in Austria nei confronti dell'Italia, terra di passaggio.
Molte nazioni presunte democrazia hanno legiferato per rendere la vita ancora più difficile ai profughi: in Danimarca gli tolgono i beni per ripagarsi delle spese per il welfare, si rendono sempre più difficili i ricongiungimenti.
In tutta Europa si grida al lupo al lupo, ovvero al rifugiato al rifugiato. Ma la notte della violenza di Colonia non ha visto come cattivi protagonisti dei richiedenti asilo: molte delle persone responsabili delle violenze erano già residenti in Germania.

Ma sappiamo che non esiste piano B rispetto a quanto l'Europa stessa ha già stabilito, con le quote di accoglienza: i paesi del nord non possono limitarsi a voler tenere fuori chi scappa dalla guerra relegandoli nei grandi hub dei paesi del sud, come Grecia e Italia.
Se l'Europa vuole veramente salvare la faccia e i suoi valori deve fare quello che sarà giusto fare.

È un problema di soldi?
Ne spendiamo tanti per mantenere la doppia sede, per riverire le lobby dei grandi gruppi industriali (come l'industria dell'auto). I paesi europei accettano che i soldi sporchi della droga attraversino le frontiere senza che nessuno li fermi.
E' un problema di controlli? Gli attentatori in Francia non erano profughi.
E' un problema di perdere voti?

Meglio perdere voti che perdere la coscienza.

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