L'incidenza dei rapporti stabili attivati e delle trasformazioni in rapporti stabili sul totale dei contratti attivati o trasformati (Repubblica) |
#INPS rivede al rialzo dati su assunzioni stabili nel 2015 e, includendo gen 2016, attesta che crescita supera i contratti a termine (pg 38)
— filippo taddei (@taddei76) March 16, 2016
Tutto questo nonostante dovrebbe essere chiaro a tutti (quelli che vogliono vedere i numeri e non fare cherry picking) che sono funzionati gli sgravi.
Terminati i quali le occupazioni sono calate.
E, con la possibilità di licenziare senza nessun controllo, vedremo come andrà a finire con la linea dell'occupazione.
Carlo di Foggia sul FQ:
La parola fine la mette l’Inps: “L’esonero contributivo del2015 risulta avere avuto un ef-fetto determinante sull’incremento dei rapporti di lavoro atempo indeterminato. Su 2,5milioni di attivazioni (e tra-sformazioni), oltre 1,5, il 62%, ne risultano beneficiarie”. Secondo un sondaggio dell’Istat,a gennaio-novembre 2015, il50% delle imprese manifatturiere e il 60% di quelle dei servizi ha ammesso “molta ” o “ab bastanza” importanza al ruolo degli sgravi al momento di decidere se effettuare delleassunzioni. Ieri Matteo Renzis’è consolato: nel 2015 il saldo “è comunque positivo per 913mila contratti”. Il problema viene adesso: con una crescita anemica del Pil c’è il rischio di una nuova battuta d’arresto
Il governo (dunque il suo presidente) è invece convinto del contrario? Mi piacerebbe che queste cose Renzi (e Taddei, e Poletti) le venisse a raccontare in tv in un confronto con un giornalista giornalista.
Non ho nulla contro le comparsate dalla D'Urso, dalla De Filippi, da Fazio.
Ma non è questo quello che mi aspetto da un presidente del consiglio che intende rottamare, riformare, che dice di avere il coraggio di cambiare le cose.
Altrimenti significa che non solo le politiche del governo hanno preso la strada sbagliata.
Ma per raccontarle, questi signori, hanno preso la strada comoda.
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