06 marzo 2016

Una settimana di (dis)notizie

Una personale non rassegna stampa.

La storia della Reggia di Caserta, venduta agli italiani come la solita storia dei sindacati che difendono i fannulloni. Che poi sindacati erano poche sigle, subito sconfessati e chiedevano conto di turni e di mancanza di personale. Qui il testo della lettera, se volete informarvi.

Il figlio di Vendola e del suo compagno. Notizia fatta passare come il comunista che coi soldi si compra un bambino. Come un capitalista qualsiasi (per dire, un altro ex presidente del consiglio si sarebbe comprato una olgettina o un senatore). Secondo questa logica anche De Niro e la Kidman sono criminali.

La notizia da verificare sullo spionaggio di Casaleggio: due espulsi dal movimento nel 2014 raccontano una storia di presunto spionaggio, tutta da verificare, che il Foglio rilancia il giorno prima delle primarie PD. Sufficiente per parlare di Watergate?

Le primarie di Roma e Milano. Non basta farle per creare partecipazione, specie se i candidati sanno di segreterie e di accordi. Ma sempre meglio farle che non farle.


Il numeri (gli zero virgola) del PIL.
Altra notizia data e sbattuta in prima pagina quasi da tutti senza verificare: la crescita del PIL allo 0,8% (o 0,6 o 0,7...). Dunque ormai sui dati si può dire tutto e che ormai ci accontentiamo degli zero virgola.

Le primarie presidenziali negli USA.
Trump contro il suo partito, i repubblicani, che oggi scoprono cosa comporti coccolare per anni i tea party.
Uno così, credevo una volta, solo in Italia. E invece ..

La guerra in Libia.
Armiamoci e partiamo. Per far cosa? Per colpire chi? Per allearci con chi?
Obama e l'ambasciatore USA chiedono 5000 uomini. Altri dettagli da imporre?

La crisi delle banche.
Dopo Etruria, dopo Veneto banca, Carige (il titolo è crollato dopo la richiesta di un aumento di capitale), ora tocca agli azionisti della Popolare di Vicenza scoprire la realtà dei fatti.
Azioni andate in fumo per colpa di una cattiva gestione dei manager. Pagheranno per questo?

Il super gruppo editoriale, il futuro dell'informazione e dei giornalisti in Italia.
E qui veniamo al succo.
Una volta era Repubblica ad informarci dei problemi degli Agnelli e della Fiat (Calciopoli, la gestione degli infortuni aziendali di Romiti, la questione dell'eredità, la condanna a Romiti per falso in bilancio poi cancellata ). E invece toccava a La Stampa informarci dei problemi dei De Benedetti (il crac Olivetti, i morti d'amianto ad Ivrea).

Domani, col grande gruppo Stampubblia (o Repampa), sarà ancora così?

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