La squadra speciale “Minestrina in
brodo” torna in azione e questa volta si occuperà di un caso
di furti d'auto: non il ladruncolo che entra in auto e scappa via, ma
di una vera e propria organizzazione criminale che organizza,
pianifica e gestisce furti di auto di lusso su commissione.
Volete sapere come si riesce a rubare
un'auto pur dotata di sistemi di difesa molto sofisticati?
Volete sapere come fanno a farla
franca, queste persone? Su quali leve, nei confronti dei truffati o
derubati fanno leva, come sfruttano bene gli articoli del codice
penale?
Come mai certe truffe avvengono il
venerdì, proprio quel giorno e si concludono in pochi giorni ..
Ecco, questo secondo romanzo di Roberto
Centazzo, questo, attraverso l'inchiesta parallela degli ex
poliziotti della Questura di Genova andati in pensione, che ancora
però non si sono rassegnati a fare una vita da pensionato.
Il sostituto commissario Ferruccio
Pammattone, nome in codice Semolino, il sovrintendente Eugenio
Mignogna detto Kukident, infine Maalox, Luc Santoro,
assistente capo all'ufficio immigrazione e sindacalista del SAP.
Ognuno di loro, smessi i panni da
poliziotto, i turni in ufficio, le colazioni al bar davanti alla
Questura, le notti passate sulle carte a compilare moduli o sulle
strade, avrebbero anche altro a cui dedicare il loro tempo libero.
Pammattone, per esempio,
potrebbe dedicarsi ad una nuova vita accanto a Yasmina, la compagna
che pure ha conosciuto in un caso.
Mignogna vorrebbe trovarsi una
nuova occupazione, magari comprandosi un furgone per vendere panini,
con la porchetta, in giro per le fiere.
Santoro, infine, ha tre figlie
da tre donne diverse da seguire. L'ultima, poi, si sta per sposare
con un uomo che non conosce e che si chiama Ibra Rakid, marocchino.
Siamo tutti aperti a parole, ma quando
si tratta di tua figlia, forse le aperture mentali sono più
ristrette ..
Ma.
Pammattone, per esempio: non riesce
ancora a smettere i panni del poliziotto, nemmeno quando è in
vacanza. Gli occhi sono sempre attenti a quello che succede attorno,
se c'è qualcuno che sta portando avanti una truffa, un pacco..
Conosceva quel trucco da anni: il truffatore fingeva di doversi disfare per necessità di un oggetto d’oro cui era particolarmente affezionato ..Era il cosiddetto «pacco napoletano», tecnica in cui i partenopei erano abilissimi, ma diffusasi in fretta ovunque.
Mignogna immaginava una vita diversa,
con la moglie e, magari, con una figlia da crescere. Poi un giorno il
male incurabile che ti porta via la persona che ti sta accanto e così
ora le giornate sono solo un peso. Per questo l'idea del furgone per
preparare panini.
Santoro ha un altro problema: come
sabotare il matrimonio della figlia con quel Rakid che non lo
convince proprio. Diffidenza, velato razzismo?
Hai ragione tu, Lugaro, sarà
un’indagine lunga. Ci vorrà tempo, tanto tempo. E io di tempo ne
ho da vendere.» E non solo io.
Quando Ferruccio propone ai suoi
amici di aiutarlo in questa inchiesta, non ufficiale e molto
familiare per incastrare questa organizzazione che si occupa di auto
di lusso, ciascuno ha una sua personale ragione per lanciarsi in
questa impresa.
Una questione personale per il
sostituto commissario Pammattone, la cui carriera da
poliziotto più volte si è incrociata con questi personaggi senza
mai riuscire ad incastrarli. Un venditore di auto, Aquila, un
carrozziere amico, Branco, e un ladro d'auto esperto.
Un modo per non stare soli, per
Mignogna.
Un do ut des per Santoro, con la
promessa da parte degli ex colleghi di aiutarlo a far naufragare il
matrimonio della figlia.
“Mentre teneva d’occhio il puntino luminoso sul monitor, ripensò compiaciuto a tutta la vicenda che li aveva condotti sino a lì”.
Tutto questa spiega perché, ad inizio
libro troviamo i tre ex poliziotti appostati vicino ai loro bersagli, pronti ad entrare in azione: in un lungo flash back si ripercorre l'inizio dell'inchiesta, partita da due furti
d'auto, due Ferrari rubate, una in Francia e una a Genova:
«Eh? No... È arrivata una delega d’indagine a firma del procuratore capo Toccalossi.»
«Grand’uomo. Era un piacere lavorare per lui. Di che si tratta?»
«Tre mesi fa hanno rubato la Ferrari a un primario, il dottor Valsecchi, in Costa Azzurra.»
Quelle strane coincidenze: i furti che
avvengono proprio durante i cambi di turno delle volanti. O quando,
in un'altra zona della città è avvenuto un incidente (in cui ad
essere coinvolte sono auto che riportano a quel carrozziere..) che
richiama le volanti sul posto:
“un diversivo per poter agire indisturbati qualche chilometro più in là, senza il timore di essere beccati: con un carro attrezzi avevano portato via una Mercedes..”.
Voi vi chiederete: come si fa a portar
via un'auto con antifurto satellitare, senza far troppo rumore, senza
destar troppa attenzione?
Anni di esperienza sul mestiere, come i
nostri ex poliziotti della squadra speciale, hanno insegnato come le
tecniche del furto seguano di pari passo i progressi tecnologici.
“.. c’è una banda che opera su Genova. Ma dove poteva trovarlo il tempo per seguire un’indagine complessa come quella sul furto di vetture di lusso? Quello era un caso per la Squadra speciale Minestrina in brodo”.
Affinché
un'indagine approdi a qualche risultato servono esperienza, intuito,
una buona organizzazione. Ma servono anche due ingredienti che
spesso mancano, alle forze dell'ordine:
“Due cose ci vogliono per risolvere un’inchiesta: tempo e soldi. E talvolta non ci sono né l’uno né gli altri. Molto spesso per una volontà ben precisa.”
Serve tempo per gli
appostamenti, per seguire i sospettati, per capire come agiscono, in
che tempi.
E servono tanti
soldi. Per entrare nel giro dei furti delle auto di lusso, su
commissione, bisogna frequentarlo questo ambiente: bisogna
presentarsi bene, con una bella auto, con un orologio d'oro al polso
e magari un bella donna a fianco.
«Allora, me la date una mano?» chiese Pammattone.
«A fare che?» domandarono gli altri due. «A tentare d’incastrare Aquila.»
Santoro rise: «Non ce l’abbiamo fatta quando eravamo in servizio. Come potremmo riuscirci adesso?»
Ecco perché serve
la “squadra speciale”, hanno tutto quanto a disposizione:
il tempo, l'esperienza e qualche soldo da parte. E laddove i soldi
mancano, i contatti giusti per procurarsi una barca da un amico, un
rolex dalla cassa coi corpi del reato, un amico con la strumentazione
capace di tracciare un cellulare senza farsi accorgere ..
E ora, tra gite a
Portofino e Saint Tropez, intercettazioni telefoniche, auto di lusso
e belle donne, l'operazione Portofino è pronta per partire!
Il secondo capitolo
della “squadra speciale minestrina in brodo” è un giallo
in cui si combinano tanti ingredienti pescati dal bagaglio di
esperienze dell'autore, poliziotto come i suoi personaggi, dunque ben
dentro i meccanismi dell'indagine, gli intoppi burocratici, la
frustrazione nel non riuscire a chiudere l'inchiesta, spesso perché
i ladri sfruttano tutte le pieghe delle leggi:
“Ci sono filibustieri che approfittano delle maglie larghe della Giustizia per farsi gli affaracci propri e arricchirsi a danno di poveri sprovveduti”.
C'è spazio per una
critica nei confronti di uno Stato che risparmia sui loro stipendi,
sui tempi in cui pagare le liquidazioni. Per le amministrazioni
locali che hanno Genova hanno contribuito allo scempio del territorio
(la cementificazione lungo il corso del Bisagno).
I signori che si
possono permettere la bella vita, tra Portofino, la Costa Azzura,
persone a cui non interessa da dove arrivi la tua ricchezza, ma solo
che abbia soldi da spende.
Peggio ancora,
quelli che “ronzavano come mosche impazzite attorno a loro, a
piluccare le briciole, nel vano tentativo di emularli”.
Si racconta anche
di quei cittadini “onesti” con la doppia vita: padri di
famiglia di giorno e frequentatori di quelle prostitute che girano
sui marciapiedi di notte.
Si vede la vita da
un punto di vista tutto particolare, quando si sta in divisa: le
piccole e grandi tragedie della vita, le meschinità, gli imbroglioni
e i delinquenti, quelli che tirano a campare e di quelli, tanti
purtroppo e per fortuna, disposti a tanti sacrifici pur di vivere la
loro vita onestamente e con dignità.
Il romanzo precedente della serie "Squadra speciale minestrina in brodo"
La scheda del libro sul sito di Tea
Nessun commento:
Posta un commento
Mi raccomando, siate umani