02 aprile 2017

Né di destra né di sinistra

La frase che sentiamo ripetere (pure dal ministro che questa sicurezza dovrebbe garantirla) è “la sicurezza non è né di destra né di sinistra”.

«Da tempo ho un’idea: sfatare il tabù che le politiche di sicurezza siano “par excellence” di destra. È vero che spesso un impulso securitario nella società e nell’opinione pubblica produce uno spostamento a destra dell’elettorato, ma sono da sempre convinto che la sicurezza sia pane per i denti della sinistra».

La frase in sé è anche giusta, corretta: è quando si va a dettagliare i contenuti di questa sicurezza che le differenze tra destra e sinistra emergono in modo importante.
Di destra è la sicurezza nella piccola delinquenza, la piccola criminalità, quella percepita ed enfatizzata nei talk televisivi, quella dei DASPO dei sindaci, contenuto nell'ultimo decreto sicurezza.
Il decreto Minniti, allora, è di destra o di sinistra oppure è un decreto sicurezza e basta?
Partiamo da questo: il ministro ha cercato di dare una soluzione ad un problema concreto che è quello della gestione degli immigrati.

Le aule dei tribunali intasate dalle domande dei richiedenti asilo, le domande sono in aumento in questi anni e una buona parte di queste (circa il 60%) sono respinte.
La soluzione trovata è stata quella di togliere il diritto all'appello in caso di richiesta respinta, senza alcun obbligo per il giudice di incontrare la persona che ha fatto domanda.
Basta solo il colloquio registrato di fronte alla commissione territoriale, senza contraddittorio, senza alcuna possibilità di fare contestazione.
Altro punto del decreto, la possibilità di impiegare i richiedenti asilo in lavori di utilità sociale, gratis, per non creare concorrenza sleale con chi un lavoro non ce l'ha.
Così si dovrebbe favorire l'integrazione, dice il ministro, ma probabilmente è una risposta a quanti, di fronte agli immigrati, dicono sono lì e non fanno niente tutto il giorno ..

I CIE diventeranno Centri di permanenza, sperando che non ne erediteranno le problematiche e le violazioni dei diritti delle persone. Che rimangono persone.

Infine la sicurezza urbana: il sindaco può dare una sanzione per i senza tetto nelle stazioni e nei luoghi di passaggio pubblico, i DASPO per chi spaccia o commette piccoli reati.
Come a dire: chi è ai margini della società, non deve farsi vedere.

Torniamo alla domanda iniziale: destra o sinistra?
Nel decreto (e nelle azioni di governo) ci sono provvedimenti per la sicurezza nel mondo del lavoro, per la sicurezza ambientale, per la sicurezza nei confronti della criminalità organizzata, per chi cerca casa e deve rivolgersi al racket delle occupazioni, per chi galleggia ai margini della povertà tra contratti precari e nero ..?
Si affrontano le cause della disoccupazione, dell'esclusione sociale, della povertà, dell'esclusione dal mondo del lavoro?
Non sono state date risposte certe ai terremotati che ieri hanno bloccato la Salaria.

L'impressione e che fino ad oggi si sia guardato solo alla sicurezza declinata a destra.
Da una sinistra che teme di sentirsi sorpassata dalla destra, come nel 2007, l'anno che a preceduto il ritorno del centro destra al governo.


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