16 giugno 2017

La giornata nera

Mettiamoci d'accordo su questo trasporto pubblico.
Se è un servizio essenziale, per i cittadini, per cui bisogna limitare al minimo gli scioperi, allora vorrei che ci si occupasse di treni e pullman non solo quando si vuole attaccare una giunta o i sindacati.
Se un servizio è essenziale allora i disservizi devono essere limitati sempre, a capo delle società di trasporto devono essere messe persone competenti (e non solo per vicinanza politica, come successo a volte a Roma e a Milano, quando sono stati scelti i vertici di Atm o di Trenord).

Altrimenti, e parlo da pendolare, sentire oggi le solite critiche sugli scioperi del venerdì, sul fatto che sia da irresponsabile fare scioperi in estate, mi da fastidio. Sulla pagina FB, il segretario PD Renzi scrive

“L’ennesimo sciopero dei trasporti è uno scandalo. Fatto ancora una volta di venerdì. E proclamato da piccole sigle che utilizzano ancora una volta l’alibi della privatizzazione. A Firenze cinque anni fa abbiamo messo a gara il servizio e lo ha vinto un’azienda pubblica, le Ferrovie dello Stato. Si può fare di più, ma adesso lo gestiscono meglio che in passato. Anziché rincorrere tre funivie forse i romani preferirebbero avere un autobus regolare ogni cinque minuti: mettere a gara il servizio farebbe perdere i voti dei sindacati autonomi ma migliorerebbe la vita dei cittadini”.
Ci si dovrebbe occupare di treni e pullman sempre, non solo quando fa comodo .
Perché per molti pendolare la giornata nera dei trasporti non è solo negli scioperi, ma anche quando i treni si bloccano, quando sono pieni, quando si scontrano sulle linee con sistemi di sicurezza insufficienti..
Tutto questo non significa che le ragioni dello sciopero, indetto dai piccoli sindacati, siano condivisibili.

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