31 ottobre 2018

La passione per il delitto (2018) Ore 15.00: tre gialli per tre giornalisti

Franco Vanni,Paolo Moretti,Paolo Colonnello e Manuela Lozza


Tre giornalisti che raccontano di omicidi, intrighi e misteri da risolvere: ha moderato l'incontro una scrittrice prestata al giornalismo, Manuela Lozza, in una specie di scambio dei ruoli.

Paolo Colonnello e Antonio Aloni, Operazione Mercurio, Sem

Il commissario Maki Markaris ha due grandi passioni: il mare e la caccia al polpo, che conserva nel congelatore dei reperti organici del commissariato di Chania, sull'isola di Creta. Markaris però ama anche il raki, l'acquavite ottomana al profumo di anice, e le dee. Proprio come Afroditi, la giovane archeologa rimasta orfana di un padre che custodiva il segreto più straordinario di quell'isola.

Paolo Moretti, La bambina che disegnava i draghi, GoWare

Non furono le onde o il movimento del peschereccio a rischiare di far cadere un marinaio esperto come lui. Bensì ciò che vide tra quelli che sembravano stracci gettati nell’oceano: gli occhi sbarrati di una bambina. Un corpo trovato nelle acque della Manica. Un tubetto di vernice e un pennello come unici indizi per identificare la vittima. Un cronista curioso e fuori dagli schemi che, con l’amica fotografa, si appassiona al caso.

Franco Vanni, Il caso Kellan, Baldini+Castoldi

Milano, oggi. Steno Molteni, giornalista di ventisei anni, scrive per il settimanale di cronaca nera «La Notte». Vive nella stanza 301 dell'Albergo Villa Garibaldi, dove la sera lavora come barman. Guida una Maserati Ghibli del '70. L'amico Scimmia, poliziotto alla Squadra Mobile, gli fa sapere che Kellan Armstrong, figlio diciannovenne del console americano, è stato ucciso in circostanze misteriose.

Paolo Colonnello e Antonio Aloni, Operazione Mercurio, Sem

Si è partiti da Paolo Colonnello e dal suo romanzo ambientato a Creta in due epoche storiche, con un richiamo al periodo della Grecia antica. “Ma la trama è semplicissima però” – ha assicurato l'autore: “è una caccia al tesoro e si ispira al personaggio di Indiana Jones”.
Il romanzo è stato scritto assieme al dottor Aloni, che aveva casa a Creta e che è venuto purtroppo a mancare: Creta è una delle culle della nostra civiltà, terra di conquista da arabi, egiziani e da ultimi dai nazisti.
I cretesi sono come i corsi e i sardi: li puoi conquistare per un certo tempo, puoi conquistare la terra ma non la loro anima.
Sanno essere persone aperte ma sanno mantenere la loro identità, che si rafforza col mescolarsi dei popoli.
E' un romanzo con tanti personaggi, ispirati dalle mie letture, con la volontà di farli aderire alla mitologia greca: la bella archeologa che si chiama Afrodite ed esce dal mare per irretire il commissario e il suo vice.
C'è anche una dea meno buona, e poi il commissario, ispirato ad Aloni.

Paolo Moretti, La bambina che disegnava i draghi, GoWare

Il romanzo parte con la scoperta del corpo di una bambina, trovato da un pescatore: la scelta del luogo in cui ambientare la storia è legata al fatto che ho visitato quei posti, la costa francese e quella inglese della Cornovaglia, durante una vacanza.
Più che scoprire chi ha ucciso la bambina, il cui corpo non viene reclamato da nessuno, mi interessava raccontare chi fosse stata, la bambina.
C'è una giornalista fa una sua inchiesta, parallela a quella della polizia, per rispondere a queste domande e che si trova a lavorare in un luogo che non conosce, dovrà fare lo sforzo per conquistare la fiducia delle persone che incontra.

Paolo ha raccontato dei suoi esordi come giornalista, quando ha cominciato a lavorare nella radio, per Radio Popolare: il passaggio alla scrittura deriva dalla necessità di voler raccontare la realtà, come quella di oggi con la sequela di episodi di razzismo.

Franco Vanni, Il caso Kellan, Baldini+Castoldi

Come nel precedente romanzo di Paolo Moretti, anche qui un giornalista che lavora per un settimanale che si occupa di crimini violenti: un cane sciolto, perché lavoro per un settimanale e non per un quotidiano. Muore il figlio dell'ambasciatore americano a Milano, una Milano giovane e immatura e coperta dalla neve.
Il protagonista, Steno Molteni, si deve muovere nel mondo dei "fighetta" milanesi, ragazzini viziati che sono descritti in modo molto urticante: è nato a Bellaggio e poi si è spostato a Milano, in un hotel dove ha una camera sua per le amicizie del padre portiere, e guida una Maserati Ghibli.
Il racconto parte dalla morte del figlio dell'ambasciatore in un posto che è luogo di incontro per omosessuali, il bosco vicino a Cadorna.
L'idea per il libro è nata da una telefonata vera ricevuta dall'autore di un ragazzo che raccontava di un'aggressione ricevuta da una banda che dava la caccia agli omosessuali.
"Queste cose non succedono nella mia città" ho pensato: mi aveva stupito che queste storie non venissero nemmeno denunciate, per la vergogna delle vittime.
Gli amici del morto sono i fighetta del centro: li ho raccontati in modo caricaturale, enfatizzandone gli aspetti negativi. In cui ho messo anche del mio, quando ero studente.

Anche Franco ha raccontato del suo lavoro come giornalista: scrivere per un giornale è diverso dallo scrivere un libro – ha spiegato - gli omicidi nella realtà non sono affascinanti, i grandi gialli nel mondo reale nascono da investigazioni nate male.
Nel romanzo si parla della preparazione del delitto, del progetto.

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