Bacon a base vegetale realizzato con la soia, pollo fatto con le
arachidi che è un sottoprodotto di scarto dell’industria
alimentare, pesce coltivato assieme a proteine vegetali, carne
coltivata in laboratorio (il cibo tabù per la Coldiretti e per il
ministro Lollobrigida) realizzata da una startup sud coreana,
microalghe che fanno sanguinare gli hamburger vegetali: sono questi
alcuni dei cibi che la giornalista di Presadiretta Teresa Paoli è
andata ad assaggiare fino a Singapore. Chissà, un giorno sulle
nostre tavole saranno questi i piatti e non la carne da allevamenti
intensivi, o gli insaccati che arrivano da maiali riempiti con
antibiotici.
L’unica cosa certa è che se la popolazione
mondiale continua a crescere, questo modello di consumo del cibo non
è più sostenibile: quanta altra foresta dobbiamo disboscare per
dare da mangiare agli animali costretti a crescere in fretta per
diventare cibo per la nostra industria alimentare? Ma mentre in
diverse parti del mondo si inizia a discutere e produrre il “cibo
del futuro”, come la carne sintetica – di cui si era occupata
anche Report
in un servizio dello scorso luglio – in Italia tutto ciò è
vietato.
“Il governo è
contrario ad ogni produzione, finanziamento, di cibo artificiale” è
stata la dichiarazione del ministro della sovranità alimentare
Lollobrigida.
Singapore è il primo paese al mondo ad aver
approvato la commercializzazione della carne coltivata in
laboratorio, la città stato sorta davanti le isole della Malesia, da
ex villaggio di pescatori è diventato il quinto centro finanziario
al mondo. Qui 5 ml di abitanti convivono su un’isola priva di
risorse proprie, costretti ad importare la totalità del cibo che
consumano, non è un caso quindi che si stiano investendo ml di
dollari sul cibo del futuro.
Ma l’Italia ha detto no al futuro
(come ha detto no all’auto elettrica, all’abbandono del motore
termico, ..): meglio la carne made in Italy, il cibo sovrano che
tanto piace a questo governo.
Ma quanto è sicura
la carne italiana, quella che arriva dai nostri allevamenti? È di
questi giorni la notizia della contaminazione da peste
suina (che non riguarda l’uomo) in alcuni allevamenti in
Lombardia.
Come misura di contenimento l’ATS pavese ha deciso
dell’abbattimento degli animali in alcuni allevamenti dove è stato
trovato questo virus, la peste suina africana. Fino ad oggi sono
stati 33mila gli animali abbattuti: per l’uomo questo virus è
innocuo ma è sempre l’uomo, con le sue scelte su come gestire gli
allevamenti, alla causa di questi focolai.
Un servizio di
Eleonora Tundo e Daniela Cipolloni si occuperà anche degli
abbattimenti degli ulivi in Puglia per la Xylella, il batterio
scoperto 10 anni fa che ha causato la più grave epidemia di piante
in questa regione colpendo 20 ml di ulivi: nonostante questi
abbattimenti l’epidemia non è stata eradicata e continua a
progredire: dal Corriere
del Mezzogiorno
Un viaggio dalla provincia di Bari al Salento per raccontare come il batterio scoperto dai ricercatori del CNR di Bari nel 2013 - e fino a quel momento ufficialmente sconosciuto in Europa - in 10 anni abbia stravolto il tessuto economico, agricolo e paesaggistico del 40 per cento della regione. Otto mila chilometri quadrati di territorio, una superficie 100 volte più estesa rispetto alla zona infetta iniziale. Oggi le campagne del Salento sono desertificate e abbandonate e ovunque restano cimiteri di alberi che non valgono più nemmeno come legna da ardere.
I danni economici causati dal batterio sono stati stimati in 2 miliardi di euro. La produzione olivicola del Salento è crollata e si sono persi 5 mila posti di lavoro.
Presadiretta ripercorrerà la storia di questo batterio che ha causato la morte di 20 ml di ulivi: 8000 km quadrati di terreno sono oggi devastati, il 40% della popolazione della Puglia: ovunque restano cimiteri di ulivi che non valgono più nemmeno come legna da ardere.
Cinzia Giannini è la proprietaria dell’azienda agricola Santo Giannini: dei 500 ulivi che aveva e che producevano 35quintali di olio l’anno, non se ne è salvato nessuno e la produzione di olio è chiusa da sei anni. Ora non sanno che farsene di questo terreno: non hanno nemmeno aderito al bando che consentiva alle aziende di ripiantare gli ulivi perché delle 8000 domande presentate, solo le prime mille hanno potuto usufruire di questo incentivo.
La scheda del servizio:
Il cibo Made in Italy, le nuove frontiere della carne coltivata, la sostenibilità del nostro sistema agroalimentare e i problemi della filiera agricola. Sono i temi che “PresaDiretta” - di Riccardo Iacona e di Cristina De Ritis con la collaborazione di Sabrina Carreras, Lisa Iotti, Alessandro Macina, Raffaella Pusceddu, Elena Stramentinoli - affronta nella puntata dal titolo “Cibo Sovrano”, in onda lunedì 2 ottobre alle 21.20 su Rai 3.
Mentre l'Europa
prova a ripensare il sistema agricolo in modo più sostenibile, per
rispettare la natura e la nostra salute, la produzione agroalimentare
italiana in che direzione sta andando? Quali sono le politiche
agricole del Governo, per difendere il Made in Italy?
Siamo
autosufficienti nella produzione del cibo e possiamo rinunciare alle
importazioni? E gli standard degli alimenti che importiamo sono
diversi dai nostri?
Le telecamere di
"PresaDiretta" hanno attraversato il paese da nord a sud
per raccontare l'eccellenza del nostro cibo e lo stato di salute
della nostra filiera alimentare. In particolare, a dieci anni dalla
comparsa, si ripercorre la storia della xylella, il patogeno che ha
sterminato 20 milioni di piante. E oggi, a che punto è la battaglia?
Per quanto riguarda, invece, la carne coltivata, in molti paesi
si investe e si fa ricerca sul cibo del futuro perché la popolazione
mondiale aumenta e c'è bisogno di alternative.
"PresaDiretta" è andata a Singapore per assaggiarla e per capire a che punto è la ricerca scientifica. In Italia ne è vietata la produzione e la vendita, ma da anni i più importanti poli universitari studiano le potenzialità terapeutiche delle cellule coltivate in laboratorio. Infine, cosa si sta facendo per la prevenzione dei rischi nella catena alimentare? L'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare sta lavorando per migliorare il benessere negli allevamenti di suini, polli e bovini, perché è dimostrato che esiste un legame diretto tra la salute degli animali e quella umana. È il concetto di one health: la salute è una sola.
In studio,
ospite di Riccardo Iacona, Ettore Prandini presidente di Coldiretti
per discutere insieme sui grandi temi della puntata.
“Cibo
Sovrano” è un racconto di Riccardo Iacona, con Daniela Cipolloni,
Teresa Paoli, Eleonora Tundo, Paola Vecchia, Fabio Colazzo, Eugenio
Catalani, Matteo Delbò.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
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