22 ottobre 2023

Report – l’eredità di Berlusconi e i passaporti in Italia

L'appuntamento di Chiara De Luca

Cessae le restrizioni del Covid nel 2022 (e poi la Brexit) c’è stato un boom nella richiesta dei passaporti: il boom ha messo in crisi il sistema passaporti in Italia, ha messo in crisi le agenzie di viaggio, in molte città era complicato prenotare la data per chiedere il passaporto.

La ministra Santanché parlava di una soluzione definitiva a febbraio passato, ma siamo ancora in attesa: servono pochi giorni per avere un passaporto, complicato è prenotarlo.
In Germania servono 2 settimane per avere un appuntamento, in Olanda nessun ritardo, in Spagna da 3 a 20 giorni per avere un passaporto.

Come mai in Italia questi ritardi? La prima causa i tagli al personale, così c’è stato qualcuno che ha pensati di fare business su questi ritardi.

Ogni passaporto deve rispettare gli standard internazionali di sicurezza: c’’è un seriale, nella copertina è inserito un chip che contiene tutte le informazioni sensibili, in modo che possa essere identificato in modo univoco.

Per richiederlo ogni cittadino deve prenotare online la sua richiesta: per recuperare il tempo perduto alcune Questure hanno messo in piedi gli open day, giornate per le persone che non sono riuscite a prenotarsi.
Se non c’è urgenza, si possono anche aspettare mesi per prenotare la richiesta del passaporto: in Veneto pagando un servizio presso le agenzie viaggi, si otteneva anche la prenotazione del passaporto.

Anche a Milano ci sono code davanti l’ufficio passaporti: così ci sono cittadini che si prenotano presso le agenzie, come quelle di pratiche auto. Si sono inventati un nuovo business, non tutti hanno possibilità di prenotare online, usando lo Spid.

In una agenzie a cui Report si è rivolta sono in grado di darti un appuntamento in qualsiasi mese: usano diversi spid di conoscenti, poi usano sia dati anagrafici dei clienti che dati di fantasia, prenotano a nome di paperino, poi alla fine viene sostituito da Gino Rossi, una sorta di bagarinaggio.

Appuntamenti presi con con uno Spid e poi cambiati: dentro le agenzie non hanno preso bene le domande, tanto da arrivare a minacciare di chiamare proprio la polizia.

La magistratura sta procedendo con le sue indagini su queste agenzie, perché quanto fatto non è proprio corretto.

Come fanno in Finlandia? C’è un sistema in sperimentazione, dove i passeggeri che devono viaggiare in Finlandia si registrano ad una app, che affianca il passaporto fisico. Questa sperimentazione è pagata dall’Unione Europea, come anche in Croazia.

Speriamo di arrivare anche qui a questa sperimentazione, anche perché nel nostro paese il passaporto fisico costa 116 euro, il costo maggiore in Europa.

Il testamento di Luca Bertazzoni

Dopo la morte  di Berlusconi, il partito Forza Italia ad ascoltare i deputati, andrà avanti: la famiglia Berlusconi rimane comunque presente nel partito, non solo perché ci sono 90 ml che il partito deve ai Berlusconi e che non verranno forse riscossi.

Il consulente Bellavia ha letto i bilanci di FI: sono in perdita, se fosse una azienda non starebbe in piedi, i soldi che mancavano nel passato erano rimpiazzati da Berlusconi.

I creditori diversi dalle banche non sono stati pagati, così questi creditori hanno pignorati i contributi pubblici: per mettere sotto controllo i conti, Berlusconi mette alla tesoreria Alfredo Messina, un suo fedelissimo.

Messina ha lavorato anche nelle aziende di famiglia, da Mondadori a Fininvest: Berlusconi ha pagato i debiti con le banche, e ora cosa succederà senza Berlusconi? Messina ha risposto che la famiglia non li richiederà per non mettere in difficoltà il partito.
Problemi comuni poi ad altri partiti: Report ha incontrato Ugo Sposetti, ex tesoriere dei DS fino al 2007, prima della fusione nel PD.
L’abolizione del finanziamento pubblico è stato un errore, secondo Sposetti: il partito diventa succube di chi ti finanzia. La legge nasce nel 2013 ai tempi delle larghe intese tra Letta e Berlusconi, mette un tetto ai finanziamenti. Ma tanto basta dividere i finanziamenti tra mogli, parenti e amici.

In Forza Italia non tutti i parlamentari pagano il contributo al partito e questo è la causa dei problemi di bilancio (arrivati a 100ml di euro), ma al congresso di FI tutti assicurano di aver pagato la loro quota (di 900 euro).
Per risolvere i problemi di bilancio, Berlusconi e il fratello fanno due fideiussioni: 3ml Silvio Berlusconi, Paolo 4 ml. È legale tutto questo? Non si tratta di finanziamenti a titolo personale, ha garantito i debiti del partito, una differenza che potrebbe essere interpretata,
un piccola furbizia per aggirare il tetto alle donazioni, ma tutto nel rispetto della legge perché le fideiussioni seguono regole diverse rispetto alle donazioni.

Un parlamentare di FI in anonimo ha raccontato a Bertazzoni dell’operazione scoiattolo, trovare voti per portare Berlusconi al Quirinale nel 2022: dietro l’operazione c’erano Lavitola, Letta, Dell’Utri.
Marta Fascina aveva convinto Berlusconi che era il suo momento, ma il gioco finisce per le pressioni di Letta e della figlia. Fascina ha avuto un ruolo anche nella caduto del governo Draghi: uno sfizio per alimentare il suo ego ipertrofico.
Ma alla fine le elezioni le vince Meloni: dopo le elezioni esce un audio di Berlusconi, sulla guerra in Ucraina, che mise in imbarazzo il governo Meloni e a Tajani.
Meloni si arrabbiò con Berlusconi, ma anche la figlia: la fonte in FI racconta
di come Marta Fascina sia una fans di Putin: così Meloni incontra Marina Berlusconi intimandogli di far star tranquillo il padre, altrimenti non avrebbe ritirato la parte civile del governo nel processo di Berlusconi sulle escort (Ruby Ter e escort Tarantini ).
C’è stato un patto con Marina Berlusconi anche sulla legge per gli extraprofitti, approvata in agosto del consiglio dei ministri: il grosso degli utili Fininvest li ha presi da una partecipazione dalla banca Mediolanum, per questo i Berlusconi non l’avevano presa bene la notizia di questa tassa che avrebbe colpito la banca.

La norma alla fine viene modificata, il governo ha messo un tetto al prelievo, dopo l’uscita di Marina Berlusconi a Confindustria: come racconta Madron, parlamentare del partito, Forza Italia è un asset della famiglia, come Mondadori e altre aziende.
La norma di equità sociale, come l’aveva definita Salvini, è stata alla fine annacquata: saranno ora le banche a decidere se pagare o meno queste tasse, potranno anche reinvestirli all’interno.

Il patrimonio del cavaliere vale 4,5 miliardi di euro: l’ultimo testamento risale al 2022, una grafologa lo ha analizzato per conto di Report.

Il 53% del controllo del gruppo lo hanno i primi due figli, il resto gli ultimi tre: tra questi, solo Luigi ha diversificato le attività, creando una holding al di fuori della quota Fininvest, ha investito anche nel mattone, comprando la prima villa del padre, facendo un mutuo con Banca Intesa San Paolo.

Dopo il 2006, nel secondo e terzo testamento, Berlusconi indica alcuni lasciti, come quello al fratello Paolo, Dell’Utri e Marta Fascina.
IL terzo, del 19/1/2022 è stato consegnato a mano da Marta Fascina al notaio: in questo la calligrafia è diversa dai precedenti, racconta la grafologa, che testimoniano la fatica dello scrivente.
Era ricoverato al San Raffaele e in esso non si cita il figlio, è presente un errore nel nome di Pier Silvio, c’è l’uso di un condizionale: alla fine nessuno ha contestato il testamento, dimostrando una forte unità tra gli eredi.

Ma Report ha scoperto dell’esistenza di un altro presunto testamento che arriva dalla Colombia: Marco Di Nunzio è un imprenditore che vive da anni in Colombia, in un testamento Berlusconi lascia a questa persona 26 ml per la sua attività all’estero, più le ville di Antigua e il 2% delle azioni Fininvest.
Pier Francesco Corso è un giornalista che è dentro il mondo politico: a Bertazzoni racconta di come questo Di Nunzio era responsabile dei partiti civetta creati per Berlusconi.

Di Nunzio vuole arrivare ad un accordo con la famiglia (pochi e maledetti e subito), altrimenti è anche disposto ad arrivare ad una causa: l’imprenditore sarebbe in possesso di documenti sulle ville in Antigua, il noleggio di una barca che si chiama Eja eja alalà, e se la famiglia non dovesse pagare qualche documento potrebbe uscire..
Corso propone addirittura a Bertazzoni di far parte di questa trattativa con la famiglia: ma si tratta di un ricatto.

La famiglia Berlusconi ha risposto a Report che a Milano è in corso un procedimento per fare chiarezza su questa storia.

Come è arrivata Marta Fascina da Berlusconi?
Marta Fascina non era presente nell’incontro a Paestum lo scorso 29 settembre e nemmeno a Milano, quando la regione ha dedicato il Belvedere a Berlusconi.
Paolo Madron racconta di come Fascina sia arrivata alla corte di B.: dalla provincia arriva al nord, manda le foto a Fede e cerca fortuna a Milano.

Fascina viene candidata nel 2018 nel collegio blindato di Portici: una fonte interna a FI racconta di come in quegli anni il rapporto tra Berlusconi e la Pascale fosse diventato violento, “la situazione era diventata insostenibile” e dunque – continua Paolo Madron, “Fascina diventa lo strumento ideale per sostituire la Pascale”.

La parola è proprio quella, “lo strumento”.

Nel marzo 2020 Berlusconi va in un resort in Svizzera e si porta dietro proprio Marta Fascina, spuntano le foto su Diva e Donna che aprono la crisi tra quest’ultimo e la Pascale: “il sospetto è che la famiglia non fosse molto contenta della Pascale” spiega la fonte anonima, l’uscita delle foto non fu casuale dunque.
Racconta la fonte di FI che Francesca aveva una personalità forte, bizzarra, ma non entrava mai nelle questioni politiche – prosegue la fonte: “mentre la figura di Marta è diventata di colpo imponente, soprattutto in politica, partecipava a tutti gli incontri di Berlusconi, passava tutte le ore del giorno a condizionarlo nelle relazioni con gli altri. Lui è cattivo con te, non gli parlare più..”

A gennaio 2022 il cavaliere viene ricoverato al San Raffaele: quando si risveglia, Berlusconi le dice “ti sposo”, il finto matrimonio di marzo 2022.
Nel 2023 Fascina viene candidata a Marsala, storico collegio di FI dove lei nemmeno fa campagna elettorale, pensa a tutto Gianfranco Micciché.
Nella scorsa legislatura è stata presente solo il 25% delle volte, in questa è stata assente 3015 volte, il 99% delle volte.

Qual è dunque il ruolo della Fascina nel partito:

Lo racconta la fonte anonima di FI: “Nessuno, però ha fatto entrare in Parlamento tre suoi fedelissimi, Sorte, Benigni e Ferrante”.

Ferrante è diventato sottosegretario alle infrastrutture, era compagno di liceo della Fascina.
Sorte è diventato coordinatore di FI in Lombardia al posto della Ronzulli.

Chissà se ora tornerà in Parlamento, anche per rispetto nel confronto dei suoi elettori.

Anche Dell’Utri ha ottenuto un lascito da Berlusconi per 30ml di euro: nel corso degli anni l’ex cavaliere ha pagato diverse cifre a Dell’Utri. Erano richieste di aiuto per Dell’Utri, per le spese per gli avvocati, ricorda oggi il ragioniere Spinelli.
I bonifici per Dell’Utri erano predisposti da Messina, nelle vesti di DG della Fininvest: Messina si era occupato anche dell’acquisto di una villa di Dell’Utri sul lago di Como.
Tra il 2011 e il 2021, Berlusconi avrebbe versato 32 ml di euro a Dell’Utri: erano le spese per i processi, anche se Dell’Utri non faceva parte della Fininvest da anni.
Questo a prescindere dall’accusa per 7 anni per concorso esterno per mafia: la fonte anonima racconta che Ghedini voleva tenere lontano Dell’Utri da Arcore, perché lo riteneva una fonte di guai.

Messina racconta anche di Mangano: è stato chiamato da Dell’Utri per tutelare i figli di Berlusconi, nel periodo dei rapimenti al nord.
Dunque non era solo uno stalliere, un esperto di cavalli.

Tante domande rimangono aperte: come mai è stato scelto proprio Mangano? Come mai quei pagamenti, ogni anno, pagati a Dell’Utri per una cifra di 32ml di euro?
Cosa intendeva dire in quella intercettazione con Messina, “pagare i difensori di Dell’Utri è come pagare i difensori di Berlusconi..”?

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