Questa sera, giusto per pasquetta, Presadiretta si occuperà di un problema di cui si parla poco, l’obesità, che sta diventando anche in Italia un’emergenza sanitaria.
Da una parte vendiamo farmaci che fanno passare l’appetito, dall’altra parte l’industria produce cibi che ti fanno mangiare di più, come delle droghe: stiamo diventando “malati di cibo”, e se invece iniziassimo a mangiare meglio e a fare educazione alimentare?
L’inchiesta parte dagli Stati Uniti, dove l’obesità è già oggi una pandemia: sugli scaffali dei supermercati si trovano proprio questi cibi spazzatura, prodotti chimicamente dall’industria. Il 60% del fabbisogno calorico giornaliero di un adulto arriva proprio dagli alimenti ultraprocessati, per capire cosa c’è dentro questi prodotti i giornalisti di Presadiretta hanno fatto la spesa in uno di questi supermercati assieme a Jerold Mande, scienziato e nutrizionista ad Harvard, ha ricoperto incarichi di alto livello in materia di sicurezza alimentare e politica nutrizionale nelle amministrazioni Bush, Clinton e Obama.
Leggendo l’etichetta su una confezione di pane in cassetta si legge propionato di calcio, acido ascorbico, zuccheri, lecitina di soia, acido citrico, “non è pane, è una schiuma emulsionata industriale che viene venduta come pane, io credo che abbiano intenzionalmente studiato degli alimenti iper-palatabili progettati per dare estasi, per essere irresistibili, per essere consumati in eccesso. Qui l’obesità è una forma di pandemia che sta colpendo tutti, persino i nostri bambini che ora sono diabetici. Non era mai successo, non era mai accaduto prima, e pochi giorni fa [rispetto alla data dell’intervista] hanno persino autorizzato nuovi farmaci anti obesità per i bambini dai 12 anni in su, parliamo di farmaci a vita, vuol dire che li dovrebbero prendere per 70 anni.. E’ folle, quindi nel nostro paese da una parte abbiamo un’industria alimentare che ci fa ammalare e dall’altra abbiamo un’industria farmaceutica che ci cura le malattie che invece avremmo dovuto prevenire attraverso i cibi più sani.”
E in Italia?
Presadiretta ha incontrato Max Mariola, uno chef diventato famoso coi suoi video su Tik Tok dove mostra le sue ricette in brevi video girati sulla sua terrazza: il cibo attrazione anche sul social dei giovanissimi per eccellenza, con ricette in 90 secondi dove cerca di far capire la qualità gli ingredienti, i passaggi della ricetta, e il gusto di quello che faceva, così è arrivato a quasi 12 ml di visualizzazioni al mese solo su Instagram, 10 ml di visualizzazioni su youtube, lo stesso su facebook, “viaggiamo dai 30 alle 40 ml di visualizzazioni al mese” racconta a Lisa Iotti “perché la gente è attratta da sto cibo, perché è un modo per godere..”
Cesare Moreno a Napoli lo conoscono tutti, pedagogista, educatore, maestro di scuola elementare dal 1983, quando ha deciso di abbandonare la carriera di fisico a Pisa per tornare nella sua città ed occuparsi degli ultimi: a Presadiretta racconta del cibo che “riempie i vuoti affettivi che non vengono riempiti in altro modo”.
In una ex scuola a Ponticelli dedicata a Ciro Colonna, il ragazzo di 19 anni ucciso per errore nel 2016 dalla camorra sotto casa sua, i maestri di strada organizzano laboratori di musica, teatro, arte, pallacanestro.
In
queste giornate capita – come racconta lo stesso Moreno – che i
ragazzi si fossero dimenticati di mangiare, “perché stavano
mangiando altre cose, molto più importanti, infatti noi parliamo di
relazioni nutrienti.
Abraham
ha portato la sua testimonianza di ex obeso a Presadiretta: ha 38
anni e un anno ha perso più della metà del suo peso, circa 128 kg,
cambiando abitudini alimentari. Prima a colazione da Mc Donalds si
predeva due Mc Muphin con salsiccia e uova, due tortini di patate
fritte, un frappè al caramello grande e anche due tortine di mele,
poi andava a lavoro dove spesso qualcuno aveva portato le ciambelle e
lì ne mangiava una o due, poi le patatine alla macchinetta,
ovviamente assieme ad una bevanda gassata. Poi a pranzo un mega
panino con un’altra bibita e magari altre patatine. Ma non è
finita: “mentre va a casa che fai, non ti fermi per un altro
spuntino? Così mi mangiavo un altro paio di hamburger prima di cena,
poi cenavo e prima di andare a dormire mi mangiavo un gelato, non un
gelatino, mi prendevo una bella ciotola e non mi importava di me
stesso, mi importava solo di soddisfare quel desiderio perché in
quel momento non volevo nient’altro anche se sapevo che dopo mi
sarei sentito a pezzi. Eppure il giorno dopo lo rifacevo, uguale. Che
vita.. Qual è la differenza
tra un tossicodipendente e qualcuno che è dipendente dal cibo?
Nessuna, è una
dipendenza.”
La droga di Abraham negli Stati Uniti la puoi
comprare per poco e dovunque, su ogni marciapiede, ad ogni angolo, in
ogni supermercato, nei diner, nei fast food, si chiama junk food,
cibo spazzatura.
Vi
ricordate quando un certo ministro diceva che i poveri mangiano
meglio dei ricchi? Beh, non è vero.
Da
una parte l’industria che sforna cibi spazzatura che sono come
droghe, dall’altra, sempre in America sono apparsi nuovi
farmaci che, agendo sul cervello, diminuiscono il senso di
appetito: ne parla l’attrice e sceneggiatrice Jill Kargman, il suo
libro più famoso racconta la storia delle mamme del suo quartiere,
l’upper east side, il quartiere più ricco di Manhattan, un
quartiere di bianchi, ricchi, alla moda e ora sempre più
magri.
Sempre più magri grazie a questi farmaci: “ora il
gioco più in voga è indovinare chi prende il farmaco”
racconta alla giornalista
Elena Marzano “le persone vedono uno e scommettono ‘quello si fa
la puntura’. Uno degli effetti è che se vado a mangiar fuori con
gli amici o con i genitori della scuola dei miei figli, la gente ha
tutta una serie di trucchetti per non mangiare come spezzettare il
cibo o ordinare piatti in comune con la tavolata” perché con il
farmaco gli è passata la fame.
Infine, tappa in Danimarca
dove è nato il primo farmaco per far dimagrire, Wegovy,
che però, sta causando seri problemi alla sanità del paese e le
assicurazioni sanitarie private per il successo di questo farmaco e
per il conseguente boom di richieste: una di queste assicurazioni, la
più importante, ha deciso di non rimborsare più il farmaco dal
gennaio 2024 perché non riescono a stare dietro ai costi. Anche i
conti della sanità pubblica sono messi a rischio da questo farmaco:
Hanne Rued, consigliera regionale nel Midtjylland spiega come siano
cresciuti di moltissimo i rimborsi per questo farmaco, sono passati
dal 20% al 60% “questo trattamento ha inciso sul nostro bilancio,
abbiamo dovuto prendere i soldi da un’altra parte, dal servizio
delle ambulanze per esempio e abbiamo ridotto il personale
sanitario.”
Ma questi farmaci ci aiuteranno a risparmiare
risorse costi sanitari in futuro perché le persone che li prendono
saranno più sane: “sarà così, ma il problema è che io devo
pagare quest’anno e non ce li abbiamo i soldi, bisogna
assolutamente capire come usare questi nuovi farmaci contro
l’obesità, li devono prendere veramente tutti o per alcuni
possiamo usare altri trattamenti. Così si rischia che saltino i
conti della sanità pubblica ”
La scheda del servizio:
Un'inchiesta di PresaDiretta su una vera emergenza in Italia e nel mondo: l'obesità, i rischi per la salute, l'incidenza delle malattie cardiovascolari e il diabete. Basteranno i nuovi farmaci danesi e americani che agiscono sull'appetito a far diminuire il numero degli obesi? Che ruolo ha in quest'emergenza l'industria del cibo? In Italia, nella fascia d'età compresa tra gli 8 e i 9 anni, registriamo uno dei tassi più elevati di obesità in Europa, paragonabile a quelli di Cipro, Spagna e Grecia. Colpite, soprattutto le regioni del Sud. In provincia di Napoli il 44% dei bambini ha problemi di sovrappeso, a essere più colpiti sono coloro che vivono nei territori più svantaggiati. In Inghilterra l'allarme obesità è stato preso molto seriamente: qui sono nate iniziative contro il cibo spazzatura e si è introdotta la tassa sulle bibite zuccherate. In Italia come ci si difende? Sulla scena farmaceutica sono apparsi nuovi farmaci che agiscono sul cervello e abbattono di molto l'appetito: come funzionano? Perché sono così importanti per gli obesi gravi? Chi ne abusa e quali sono le controindicazioni per coloro che li assumono solo per dimagrire un po'? In Danimarca è nato il primo di questi "farmaci della magrezza", le interviste a medici e autorità sanitarie per capire le conseguenze cliniche e anche economiche legate all'uso di questo farmaco. E ancora negli Stati Uniti, il paese che ha più di cento milioni di obesi, con un lungo viaggio nell'epicentro mondiale della "epidemia obesità". Le interviste a Caroline Apovian, una delle massime esperte mondiali della cura dell'obesità e a Jeffrey Friedman, lo scienziato famoso in tutto il mondo per aver scoperto l'ormone che svolge un ruolo chiave nella regolazione della fame e del peso corporeo.
Le anticipazioni dei servizi che andranno in onda questa sera le trovate sulla pagina FB o sull'account Twitter della trasmissione.
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