12 settembre 2025

L'uomo dagli occhi tristi di Piergiorgio Pulixi

 

Prologo

Ci sono diversi presagi che rivelano in maniera inequivocabile l’assenza assoluta di una persona. Suo malgrado, quei segnali Lorenza Maxia stava iniziando a collezionarli. Giorno dopo giorno, si aggiungeva un particolare che la feriva, riattizzando le braci sempre vive dell’inestinguibile dolore, ed esacerbando la consapevolezza che il figlio non sarebbe più tornato.

Cosa succede quando si perde un figlio? Può, tutto questo immenso dolore, trovare mai pace? Sono le domande che affollano la mente di Lorenza Maxia, la madre di Michelangelo Esu. Michelangelo è stato trovato morto su un motoscafo sul lago di Saruxi, nell’Alta Ogliastra.

Ucciso, colpito da diverse coltellate e abbandonato sul motoscafo vestito da donna, con tanto di parrucca e di trucco in faccia.

Su questo delitto vengono chiamate ad indagare le due ispettrici del SIS (il reparto crimini violenti) Mara Rais ed Eva Croce: la convocazione repentina le mette sulla difensiva, come mai sono state chiamate proprio loro per una indagine così lontana dalla loro sede di Cagliari?

La risposta arriva subito, quando si ritrovano di fronte al procuratore nazionale antimafia, un magistrato della DDA nella sede della Dia: il motoscafo era di proprietà di Daniele Enna, un politico molto noto a livello regionale, famoso per le sue battaglie per la transizione energetica nonché sponsor di diversi progetti sull’eolico.
Il messaggio che arriva alle due ispettrici e di risolvere il caso in fretta, senza troppo clamore: si rendono però subito conto che c’è dell’altro dietro questa vicenda, non è solo la notorietà del politico a creare un serio problema per gli inquirenti, lo sono anche i soldi che stanno dietro questi progetti su nuovi impianti eolici.

se ti è arrivata questa mia lettera, significa che sono morto. Con molte probabilità ucciso. Questo vuol dire che, per quante precauzioni ho preso, l’uomo dagli occhi tristi è stato più bravo di me.

Questa indagine arriva in un momento di estrema fragilità per le due investigatrici: il marito di Mara Rais, grazie alle sue conoscenze come avvocato, è riuscito a convincere il giudice dei minori che la figlia è bene che stia lontano dalla madre per la pericolosità del suo lavoro.
Mara si trova improvvisamente senza la figlia, alle prese con una indagine delicata e con la recente delusione presa dal Vito Strega, il loro responsabile.

Ma anche Eva ha un dolore che si porta dentro, per quella figlia, Maya, morta troppo presto per una brutta malattia. Tanto diverse Eva e Mara, ma così unite proprio per quei due caratteri quasi all’opposto tanto da aver lavorato molto bene assieme nel passato.

Ma ora un altro nemico sta lavorando alle loro spalle, per allontanarle l’una dall’altra, è quell’ombra che ha spiato Strega nella sua vita privata e che ha mandato a Mara delle foto rubate proprio a Milano ..

L’indagine sulla morte di Michelangelo Esu porta le due ispettrici a svelare il vero volto di quel piccolo paese dell’Ogliastra dove tutto sembra un paradiso, le case e le strade sono ricoperte di fiori, un’idea proprio di Daniele Enna quando era sindaco.

Saruxi sembrava una cartolina spedita da un’altra epoca. Ma Eva non ci vedeva più niente di bello. Soltanto una maschera. Una messinscena. Aveva la sensazione che Enna li avesse voluti lì, in ogni angolo, come una coperta stesa sul marcio.

Dietro Daniele Enna si nascondono interessi criminali molto pericolosi e che vanno sopra il loro raggio d’azione e questo spiegherebbe sia l’omertà che regna nel paese, un piccolo borgo dove tutti si conoscono ma dove nessuno sembra voler collaborare veramente alle indagini. Sia anche l’atteggiamento dei magistrati sul caso, che è come se volessero ostacolare il loro lavoro anziché aiutarle.

Mara rimase lì. Immobile. Il fiato spezzato. Tutto era crollato in un istante. L’amicizia. Il lavoro. La fiducia. Ogni cosa.

Sono loro, Eva Croce e Mara Rais, le protagoniste di questa indagine, molto attuale e dalle atmosfere quasi magiche che Pulixi ci ha già raccontato nel libro “L’isola delle anime”.

Si troveranno sole, messe l’una di fronte all’altra, ma dove in realtà l’una avrà bisogno del sostegno dell’altra per uscire vive e integre da questa ennesima prova da affrontare.

E non sto parlando solo dell’indagine sulla morte di un ragazzo, colpevole di aver voluto affrontare da solo un mostro più pericoloso e potente di lui, come un novello Don Chisciotte.

Non solo per un’ideologia di salvaguardia del territorio. Anche per vendetta. Per giustizia. Perché aveva scoperto, tramite alcuni ragazzi di Saruxi, cosa accadeva nella villa dell’ex sindaco.

Questa è una storia di segreti: il segreto che si nasconde dietro la morte di Michelangelo Seu, il segreto, innominabile, dietro questo politico giovane, rampante, uno che piace alla gente, che ama stare in mezzo alla gente. Il segreto, pericoloso, mortale, dietro questi progetti sull’eolico, che attirano tanti interessi.

E poi i segreti, irrisolti, che si portano dietro Eva e Mara: Pulixi riesce a raccontare le loro fragilità e il peso che si portano dietro in modo delicato e anche struggente (quando arriverete in fondo e scoprirete il segreto di Eva, capirete a cosa mi riferisco).

La scheda del libro sul sito di Rizzoli
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