13 ottobre 2025

La voce del violino di Andrea Camilleri

 

Incipit:

Che la giornata non sarebbe stata assolutamente cosa il commissario Salvo Montalbano se ne fece persuaso non appena raprì le persiane della càmmara da letto. Faceva ancora notte, per l'alba mancava almeno un'ora, però lo scuro era già meno fitto, bastevole a lasciar vedere il cielo coperto da dense nuvole d'acqua e, oltre la striscia chiara della spiaggia, il mare che pareva un cane pechinese. Dal giorno un cui in cane di quella razza, tutto infiocchettato, dopo un furioso scàracchio spacciato per abbaiare, gli aveva dolorosamente addentato un polpaccio, Montalbano chiamava così il mare quand'era agitato da folate brevi e fredde che provocavano miriadi di piccole onde sormontate da ridicoli pennacchi di schiuma. Il suo umore s'aggravò, visto e considerato che quello che doveva fare in matinata non era piacevole: partite per andare ad un funerale.

La voce del violino, uno dei primo romanzi andati in onda su Rai1, ma in realtà il terzo della serie scritta da Andrea Camilleri col commissario Montalbano, è una storia di “scangi”, di scambi.

Un ragazzo “tanticchia ritardato” scambiato per un assassino, una scarpa scambiata per una bomba, un violino da poche lire scambiato per un famoso Guarnieri, un bambino scambiato per un pacco ..

Al centro, l’indagine su una giovane donna ammazzata dentro il suo villino di campagna, Michela Licalzi, bolognese ma innamorata della Sicilia.

Una bella donna, da far girare la testa agli uomini quando girava in paese, sposata con un medico ma fedele al suo unico amante. Soffocata sul suo letto da qualcuno che l'ha lasciata nuda portandosi via tutto della donna, vestiti, documenti e i preziosi gioielli.
Il commissario Montalbano, uno capace di capire le persone da uno sguardo, da una parola, dovrà destreggiarsi tra questi “scangi” per trovare i perché di questo omicidio, senza fermarsi ad una soluzione ovvia come i suoi superiori vorrebbero: “devo abbandonare i fatti concreti ed inoltrarmi nella mente di un uomo, in quello che pensa. Un romanziere avrebbe la strada facilitata, ma io sono semplicemente un lettore di quelli che credo buoni libri”.

E’ un investigatore all'antica, Salvo Montalbano, se vogliamo usare questa espressione: lontano dai cliché moderni per cui è sufficiente raccogliere impronte e schizzi dalla scena del crimine per individuare il colpevole. Anzi, è proprio il suo astio per quelli della scientifica che lo porterà ad una prima estromissione dalle indagini.

Qual è la ragione (se una ragione ci può essere) dietro quella morte? Un delitto passionale? Un ladro sorpreso dalla vittima? Forse il cugino di Michela, Emanuele Di Blasi, che si era invaghito di lei e che sempre le andava appresso?

Ad aiutare il commissario sarà un musicista ritiratosi dalle scene per una malattia che farà sentire al commissario “la voce del violino”, che gli permetterà di cogliere quel particolare strano, la nota dissonante, che la sua mente aveva visto sul luogo del crimine.

"Gli parse che a un tratto il suono del violino diventasse una voce , una voce di fimmina, che domandava di essere ascoltata e capita. Lentamente ma sicuramente le note si stracangiavano in sillabe, anzi no, in fonemi, e tuttavia esprimevano una specie di lamento, un canto di pena antica che a tratti toccava punti di un'ardente e misteriosa tragicità.Questa commossa voce di fimmina diceva che c'era un segreto terribile che poteva essere compreso solo da chi sapeva abbandonarsi completamente al suono.Chiuse gli occhi, profondamente scosso e turbato. Ma dentro di se era magri stupito: come aveva fatto quel violino a cangiare così tanto di timbro dall'ultima volta che lo aveva sentito?"

Per risolvere il caso Montalbano porterà avanti coi suoi uomini, il fidato Fazio, l’esperto di “informaticcia” Catarella, Mimì Augello che è quasi un fratello amato e odiato, un’indagine di nascosto, come un sommergibile sott’acqua, per non rischiare la carriera: perché la soluzione “ovvia” tanto amata dal Questore ha tante cose non tornano in quel delitto. A cominciare da quel particolare dissonante che sfugge e che diventerà chiaro solo con la “voce del violino”; poi il comportamento di Michela la sera del delitto, scappata dai suoi appuntamenti come se avesse ricevuto una chiamata all’improvviso da qualcuno di importante.

Nel racconto c'è spazio anche per raccontare il privato di Montalbano, come uomo e non solo come commissario: della sua difficoltà nel sentirsi padre; gli screzi con la fidanzata Livia per l'affidamento del piccolo Francois (il piccolo protagonista nel libro “Illadro di merendine”), col questore Bonetti Alberighi (che ha una capigliatura con un grosso ciuffo ritorto in testa che ricorda certi “stronzi lasciati campagna campagna”).

Si parla anche della Sicilia più nascosta, quella dell’interno, quella delle trazzere dove non metterebbe piede nemmeno una capra.

E poi l'episodio delle manganellate agli operai e il suo essere “comunista arraggiato”:

Niente sapi? Aieri a trentacinque operai del cementificio ci arrivò la carta della cassa integrazione. Stamattina hanno principiato a fare catunio, voci, pietre, cose così. Il direttore s'è appagnato e ha chiamato qua”.
“E perché Mimì Augello c'è andato?”
“Ma se il dottore l'ha chiamato d'aiuto!”
“Cristo! L'ho detto e l'ho ripetuto cento volte. Non voglio che nessuno del commissariato s'immischi in queste cose!”
“Ma che doveva fare il poviro dottore Augello?”
“Smistava la telefonata all'arma, che quelli in queste cose ci bagnano il pane! Tanto, al signor direttore un altro posto glielo trovano. Quelli che restano al col culo a terra sono gli operai. E noi li pigliamo a manganellate?”.
“Dottore, mi perdoni ancora, ma lei proprio comunista comunista è. Comunista arraggiato è”.

Il libro è ricco di passaggi da ricordare, sono tante le pagine della mia vecchia edizione Sellerio con una orecchietta, con sottolineature (a matita): questa quella che, a distanza di anni, ancora mi ritorna in mente quando penso a questo libro

«A mamà era biunna?» aveva domandato una volta il piccolo Salvo al padre.

«Frumento sutta u suli» era stata la risposta

La scheda del libro sul sito di Sellerio

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