Ieri abbiamo avuto l'ennesima conferma che la lotta di classe esiste, eccome se esiste. Soltanto che funziona solo dall'alto verso il basso.
Due sindacati confederali organizzano uno sciopero e, dopo averlo criticato per giorni (sciopero inutile, dannoso, incomprensibile), i principali giornali italiani e i TG ieri hanno deciso che non era una notizia importante.
Non era una notizia per Repubblica, per Corriere, per la Stampa, per Il Messaggero (e figuriamoci per i giornali di Berlusconi). Anzi, nei giorni passati era susseguirsi di grafici, pure falsi, che volevano dimostrare come la riforma sulla tassazione favorisse proprio i ceti medio bassi.
E il TG1? E' andato in onda l'ennesimo panino modello governativo: prima un servizio sull'incontro tra Mattarella e il papa, poi un servizio sulla vaccinazioni. Pochi minuti dedicati allo sciopero, senza inquadrare le piazze. E poi, a chiudere il panino una serie di dichiarazioni di politici tutti a ripetere le stesse cose: sciopero inutile, sciopero inconcepibile, non si sciopero in emergenza..
La lotta di classe esiste ed è in mano alla finanza, alla finta imprenditoria italiana, quella che controlla i giornali per spiegare agli altri italiani che non bisogna disturbare il manovratore, che Draghi è bravo, bravissimo.
Che mica possiamo permetterci la svolta green, dobbiamo continuare ad investire nel gas (altri miliardi in energie fossili e chi se ne frega se continueremo ad inquinare) e nel nucleare pulito (che non esiste, ma i giornali mica sono tenuti a spiegarlo).
Che non possiamo permetterci un salario minimo, una lotta all'evasione, una stretta alla delocalizzazioni (se prendi incentivi e poi te ne vai possiamo essere un tantino incazzati?), maggiori controlli nel mondo del lavoro per evitare quell'ecatombe nei cantieri, nelle aziende.
Così come non possiamo permettersi una sanità pubblica, una scuola pubblica di eccellenza...
Ma non vi sentite orgogliosi di vivere in Italia? Il PIL galoppa, perfino l'Economist (degli Agnelli) incorona Draghi e l'Italia?
Certo, la ripresa è basata su lavoro precario, pagato poco, che si basa su incentivi e sgravi, come quello sull'edilizia (dove tra l'altro si registrano una buona parte delle morti bianche).
Smettiamola di piangerci addosso. Smettiamola di chiedere il pane (un lavoro sicuro, un salario dignitoso, un trasporto pubblico che funzioni, scuole capienti e sicure). Questo governo e questa classe dirigente ci stanno donando un futuro radioso.
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Mi raccomando, siate umani