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04 ottobre 2013

Buonuscite

Non tutti sentono la crisi.
Nemmeno quelli che vengono messi alla porta, ma riescono a strappare un assegno per la buonuscita pesante.

Come Bernabè che se ne va da Telecom con una buonuscita da 3,7 milioni lordi.
Come l'ex amministratore di Intesa, silurato dopo 2 anni dalla nomina: scrive l'Espresso in un articolo dove si parla di dimissioni d'oro "La più grande banca italiana ha speso 4 milioni di euro per cambiare amministratore delegato".

Banche, aziende di TLC in crisi: anche RCS ha qualche problemino, che verrà risolto vendendo la sede e lasciando a casa qualche giornalista.
Ma l'ex AD Perricone buonuscita record "Cambio ai vertici di Rcs: per l'amministratore delegato buonuscita da 3,4 milioni".

Ora Perricone è amministratore di Italo.

E' il mercato, diranno loro. Si pagano le competenze, l'esperienza, etc etc ...
Un mercato dove ad arricchirsi sono solo i manager, a prescindere dai risultati


30 settembre 2012

Sacrifici per tutti

Dal sito lavoce.info, l'elenco dei manager di stato che prendono più di 294000 euro di stipendio (sforando così il tetto della legge del 2011 che fissa questa soglia): da Manganelli (612000 euro), Pitruzzella (475000), Vegas (375000)...
I sacrifici cui sono stati e saranno ancora chiamati gli italiani non sono tollerabili quando nel sottofondo c'è uno spettacolo di politici corrotti che impunemente utilizzano denaro pubblico per fini privati. Lo scandalo della Regione Lazio, corredato di festini buzzurri e vacanze di lusso pagate dai contribuenti, rischia di essere la classica goccia che fa traboccare il vaso.  Lo scollamento tra la classe politica e il paese ha superato i livelli di guardia per una democrazia. Abbiamo per fortuna un Governo tecnico. Giusto che non deleghi ai politici il compito di autoregolamentarsi, ma li costringa a essere trasparenti. Bene che imponga con un decreto, dei tetti alle spese non solo del Parlamento, come abbiamo già proposto su questo sito, ma anche dei Consigli regionali. I Consigli che vorranno utilizzare la loro autonomia impositiva per superare questi limiti, dovranno alzare le tasse locali rivelando cosi apertamente le loro intenzioni agli elettori. Bisogna anche chiedere a chi riceve retribuzioni pubbliche -al di sopra della soglia massima consentita- di mettersi al più presto in regola con le disposizioni introdotte nel 2011. Pena una tassazione al 100 per cento dei redditi eccedenti tale soglia. Ne pubblichiamo l’elenco. Bene anche chiedersi che senso abbia uniformare il tetto ai consiglieri della corte di Cassazione e perché questi debbano essere pagati così tanto.