6999 la media UE.
6515, la spesa italiana.
Falso anche che il carrozzone dell'Inps sia in rosso (ha un positivo di 6,8 miliardi di euro): la verità è che il sistema introdotto in Italia, della flessibilità del lavoro, ha portato a troppe forme di contratto, dove le aziende fanno i furbetti pur di pagare meno contributi (con contratti part time, con partite IVA, con il lavoro discontinuo), con stipendi al limite della fame, senza straordinari pagati, senza ferie. Pagare poco, anche in nero, per guadagnare il massimo, e magari spostare anche su conti esteri questi soldi. Tanto, prima o poi, un condono, uno scudo arriva.
Il risultato è un mondo del lavoro di precari eterni, una generazione cui è rubato il futuro. Un sistema che, se non vi si pone rimedio, portetà il paese al collasso.
L'inchiesta, partendo da questa impostazione generale, ha messo in luce anche alcune situazioni paradossali: come le partite Iva dentro i sistemi informatici dell'Inps, affidato a ditte esterne appaltatrici. Di fronte a 300 dipendendeti inps, ci sono 1200 esternalizzati: ragazzi che temono pure di doversi esporre, per delle rappresaglie sul posto di lavoro. Dipendenti che fanno un lavoro come un dipendente fisso, ma che devono emettere 12 fatture per prendere gli stipendi. Persone che non godono di malattia, per uno stipendio di circa 1000 euro.
Inps sa di questa situazione. A capo, c'è il presidente e commissario straordinario Mastropasqua: 2 stipendi per le due cariche (125000+50000 euro circa).
Il presidente dai troppi incarichi, di cui si è pure occupata la Corte dei conti. Forse è proprio per la legge del contrappasso , a chi tanto a chi poco.
Presidente Inps, Equitalia, pres. Colleggio dei sindaci, di società di call center di Coni Servizi.
Ecco, Coni servizi non paga i contributi ai dipendenti all'Inps: di mezzo ci sono le stesse persone e gli stessi avvocati. Tutto normale?
Il call center di Bari: qui i lavoratori hanno un contratto a progetto per 6 ore al giorno, contratto rinnovato di 3 anni in 3 anni, per 800 euro al mese.
Lavoro part time e contributi ridotti: perderanno circa 8-9 anni di contributi alla pensione, se mai vi arriveranno.
Il 54,2% delle pensioni future sarà sotto i 500 euro.
Perchè con la riforma Dini, le iniquità del mondo del lavoro, si trasmettono poi nella tua pensione. Se hai passato la vita tra lavori determinati, lavoro nero, co co pro, non puoi aspettarti nulla di buono su questa terra.
Chi ci guadagna sono le cooperative, le società appaltatrici e subappaltatrici che, anche con lo spauracchio della crisi, possono pure permettersi di ricattare.
I lavoratori della LSU (lavori socialmente utili) del Lazio. Altro caso emblematico: disoccupati dal 1994, sono stati dirottati nella Pubblica amministrazione, in cui non si fanno concorsi da tempo.
Per 500 euro fanno i lavori impiegatizi, senza straordinari e spesso senza contributi per gli straordinari. Come fossero figurine, da prendere e spostare.
L'ecomista Roberto Pizzuti spiegava come questo sistema veda nel Welfare un costo (anziché un meccanismo in cui a guadagnare è tutto il sistema in modo organico); il sistema produttivo cerca oggi gente non formata: il modello ideale è proprio l'immigrato.
Gli immigrati ci salvano.
Gli immigrati che oggi lavorano e pagano i controbuti stanno tenendo in piedi il meccanismo delle pensioni, perchè versano i contributi e hanno un'età prenderanno la pensione più avanti negli anni. Sono 2 milioni (il 10% dei lavoratori dipendenti) e versano 7 miliardi alle casse dell'Inps.
Producono ricchezza: come anche i loro fratelli, impiegati però nei lavori a nero. Per la raccolta di arance, di pomodori. Lavoratori sottocosto per merci sottocosto che troviamo nei banconi dei supermercati.
Le truffe all'inps.
Laddove l'inps perde soldi è nelle truffe. Come per le truffe agricole dei falsi braccianti o per le imprese fittizie, senza lavoratori o senza terreni.
Poi ci sono le cause di salario reale: l'inps paga 3 euro in meno i braccianti che hanno la disoccupazione agricola, a Foggia.
Questi fanno causa, per una cifra che si aggira sui 350 euro, e così l'inps subisce una azione esecutiva.
Poi i braccianti devono pure fare causa per avere i soldi: sono tutte cause perde dall'inps, per un totale di 27 milioni di euro.
Per un disguido amministrativo, si intasano i tribunali con 80000 cause. Con spese legali a carico dello stato. Perchè?
Norme sbagliate, burocrazia e incapacità.
Il caso Inpdap. Le pensioni dei lavoratori pubblici.
Il giornalista ha paragonato la situazione dell'Inpdap a una nave che imbarca acqua.
Perchè grazie al blocco dei concorsi e delle assunzioni, il mondo del lavoro nella PPAA è tutto un insieme di lavoratori esternalizzati, cooperative, a progetto, co co pro, part time, lavoratori discontinui.
Tutte persone che non possono versare i contributi sufficienti nelle casse dell'ente.
I fonici del consorzio Strea, che ha vinto un appalto milionario per il lavoro di fonico nei trobunali. Appalto diviso nelle 17 consociate, che si sono divise i tribunali. E le persone addette, che dovrebbero fare il part time, ma sono invece impiegate come dipendenti comuni, si sono pure visti imporre un ultimatum.
Accettare o meno un contratto a progetto a 27 euro al giorno.
E al rifiuto sono stati prontamente sostituiti da altre persone, neolaureate. Come fossero figurine e non persone.
Nella PPAA sono aumentati i contratti di tipo determinato e di questi, il 75% dura meno di un anno. Precario una volta, si rischia di rimanere precario per sempre.
Basse retribuzioni, poca voglia di fare figli, lavoro di scarsa qualità, basse pensioni.
Tra i Vigili del fuoco (quelli che poi chiamiamo eroi, quando intervengono a risolvere un incidente). Nella scuola, ad insegnare ai nostri figli.
Che fare? Il presidente dell'Inpdap, avvocato Crescimbeni (doppio stipendio anche lui) propone di fare come quell'insegnate che in agosto lavorava con i turisti. Ecco, se questi sono i manager italiani, forse è il caso di iniziare a tagliare da loro gli stipendi.
Che fa la politica? Se nel passato recente si era parlato dei precari (spesso )a vita, introdotti dall flessibilità, oggi non è più un argomento in agenda.
Eppure, il problema rimane, di una generazione col futuro rubato, che gli è già passato davanti.
Non usciremo mai dalla crisi, in queste condizioni.