Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
31 maggio 2007
Ripresa e riforma
Bisogna però proseguire con il risanamento dei conti pubblici, ha continuato Draghi, «sui quali le maggiori entrate hanno avuto effetti benefici». E poi, intervenire sul debito, che è «elevato» e «richiede imposte più alte» («ma servono meno tasse») perché oggi («senza vendite di attività e operazioni di ristrutturazione del passivo») avrebbe un rapporto sul prodotto circa pari al picco registrato nel 1994. È inoltre essenziale «affrontare il problema della previdenza», che ha «un costo in termini di mancata crescita, minori consumi». E suggerisce: «alzare l'età pensionabile e aggiornare i coefficienti».
Non si capisce la correlazione tra problema e soluzione.
Come a dire che, a salvare l'Italia dai debiti, devono essere i lavoratori.
Non la lotta agli evasori, il recupero dei beni della criminalità organizzata, la (costosa) macchina dello stato, .....
Democrazia russa
Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, Corriere della Sera 28 maggio
Il video del pestaggio della delegazione dei radicali a Mosca, per il Gay Pride:
Uova marce, pugni, calci davanti alla polizia che non interveniva. In un video esclusivo girato dal militante del Partito radicale Ottavio Marzocchi, con le corrispondenze in diretta per Radio Radicale, i pestaggi contro i partecipanti al Gay Pride, l'arresto di Marco Cappato da parte delle forze speciali russe, il duo Tatu, la complicità della polizia russa con i naziskin e gli ortodossi anti-gay. Ancora una volta il regime di Putin si abbatte contro la libertà di espressione.
Malagiustizia a Milano
Secondo il presidente Giuseppe Grechi, manca il personale per mandare avanti l'ufficio: 9 cancellieri sono stati trasferiti e mai sostituiti.
Le richieste di nuovo personale al ministero (che aveva allegramente festeggiato il progetto della nuova cittadella della Giustizia, forse cantando 'O sole mio), non hanno avuto risposta.
Dello stato della malagiustizia ne aveva parlato anche Report (anche qui senza suscitare reazioni dal palazzone).
Tra qualche mese potrebbe chiudere tutta la corte d'Appello, a Milano.
Dove è stato condannato Dell'Utri e prosciolto l'ex premier.
A Milano sta avvenendo un altro scontro tra il palazzo della procura e il governo, sul caso Abu Omar:
"La Procura di Milano e l'ufficio del gip si sono costituiti in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per sollevare un controconflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti del presidente del Consiglio, che per primo aveva sollevato un conflitto di attribuzioni in merito alla violazione del segreto di stato nelle indagini sul rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar. Il processo all'ex numero uno del Sismi Nicolo' Pollari e agli agenti della Cia per il sequestro dell'imam iniziera' il prossimo 8 giugno davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano, ma potrebbe essere sospeso in attesa che la Consulta si pronunci sul conflitto di attribuzione."
CensuRai su Annozero
Se non è censura, poco ci manca.
Eppure qualcuno diceva "hanno messo le mani sulla Rai ...".
La trasmissione di stasera si intitola(va) "Non commettere atti impuri", sul famoso filmato "sex crimes".
Un paio di domande: se il filmato è falso, se non contiene informazioni interessanti, perchè è così visto su internet?
Seconda domanda, sullo spreco di soldi di aparte della Rai. Perchè non parliamo anche dei format comprati (a caro prezzo dall'estero, magari da Endemol)?
Delle trasmissioni mandate in onda con uno share minimo?
Non sono soldi sprecati anche quelli?
E del contratto faraonico di Vespa, ne vogliamo parlare?
30 maggio 2007
Chi arrestò i membri della Uno bianca
Furono due poliziotti, l'ispettore Baglioni e il sovrintendente Costanza, a seguire la pista giusta e ad intuire (in barba ai vari pool che stavano indagando e che seguivano piste su terroristi, slavi ...) che i membri della banda potessero essere persone in seno alle forze dell'ordine.
Un lavoro di appostamenti attorno alle banche, di ricostruzione dei delitti, di ricerca.
Fino a risalire a Roberto Savi, mente della banda. Con un incarico operativo alla questura di Bologna.
Quel giorno, il giorno dell'arresto, il 21 novembre 1994, quando dei poliziotti arrestarono altri poliziotti, si poteva essere veramente orgogliosi di quella divisa.
E dopo, Baglioni e Costanza?
"Dopo, cosa?".
Non so, scatti di carriera, cose così...
"Hanno detto che se volevamo una promozione dovevamo fare ricorso, però ci hanno dato un encomio... solenne".
Che è sempre meglio di un calcio nel sedere. Quanto allo sfruttamento delle capacità rivelate...
"Il primo incarico successivo alla Uno bianca è stato nella lotta all'abusivismo da spiaggia".
Tradotto: controlli ai vu cumpra'.Ci scherzano.
"Ci siamo sempre definiti poliziotti da spiaggia, ridendo: va' che lo siamo diventati".
L'hanno presa così: amano il lavoro che fanno, il giorno da leoni l'hanno vissuto, se è un mondo di pecore, amen. Quanto al magistrato, Daniele Paci, sono rimasti amici. Lui, però, si è fatto trasferire a Pesaro, dove svolge le funzioni di giudice per le indagini preliminari e non ha bisogno di prendere le inchieste con le molle per non scottarsi.
Baglioni e Costanza lo chiamano al telefono. È allegro e nasconde l'amarezza. Anche lui ha fatto il suo dovere e poi è passato alla cassa per le conseguenze. Senza rimpianti.
Ha nuove passioni: sci estremo (si è infortunato una spalla, maledetta Uno bianca), immersione subacquea e, soprattutto, degustazione di vini.
Quando viene a cena da Baglioni, ha sempre con sé una bottiglia per ciascuna portata e, alla fine, brindano al fatto di essere scampati.
Non soltanto ai Savi, è da presumere.
Non fanno polemiche: il capitolo è chiuso e la vita va avanti, almeno fino al 2004, quando un nuovo giro di ruota potrebbe capovolgere il senso delle cose e concedere i benefici di legge a chi, della legge, ha vissuto nel disprezzo pur portandone le insegne.
Erba alta di Maurizio Matrone
Racconta il mondo dei poliziotti, dall'interno: le frustrazioni, la solitudine, i rischi, i cicchetti presi dal superiore presuntuoso e supponente ..
Racconta anche un'altra storia, di servizi deviati, ma in realtà sempre al servizio di un potere nascosto, che preparano attentati, mettono in piedi sceneggiate per i giornalisti (falsi arresti), creano il caos per preparare il cambiamento.
Racconta, in modo romanzato, le prime imprese della Banda della Uno bianca: il libro termina nel gennaio 1991, con la strage del Pilastro.
Con i tre carabinieri uccisi e finiti con un colpo alla nuca.
Poliziotti che credono nella giustizia e nella legalità (che nel libro compaiono nella loro dimensione umana) e altri (Marco, Matteo, Luca e Giovanni, i quattro evangelisti) impegnati in azioni criminali. Burattini nelle mani di un burattinaio nascosto e inquietante. Il Direttore.
Il clima della questura di Bologna di quegli anni è ben raccontato da Matrone (poliziotto anche lui): "In quegli anni sembrava che che le azioni criminali e le relative indagini si svolgessero in un campo minato, dove l'erba cresceva così alta che diventava difficile vedere oltre.
Quell'erba alta ha favorito sette anni e mezzo di terrore.
Non credo che di questo fatto grave se ne parli troppo, che i panni sporchi bisogna lavarseli in casa.
Anzi: credo che non se ne parli mai abbastanza.
Un delinquente con la divisa da poliziotto è un'offesa per chiunque.
Non può e non si deve dimenticare".
Il libro è dedicato a tutti i poliziotti morti, a tutti i poliziotti impegnati e a tutti quelli che sono dell'idea che chi infanga la polizia e i poliziotti sono i delinquenti con la divisa.
Perchè il mestere del poliziotto è un maledetto mestiere. Ma è il più bello di tutti.
..
Non è così che troviamo quelli della banda. Bisogna stare più uniti, sopportarsi di più. Essere più squadra.
"Ma che squadra e squadra, dottò!"
"Ma che cazzo ci viene a contare, dottò!"
"Mò arriva lei e ci dice quello che dobbiamo fare!"
"Lo sa da quanto sto alla Mobile, io?"
"Vabbuò guagliò, macchè c'entra isso? Chillo è 'o mestiere suo?"
Certo che non posso farci niente, io.
Ma queste parole mi fanno soffrire.
Mi fanno soffrire per tutti quelli che ci credono, per tutti quelli che che sono morti ammazzati per fare questo maledetto mestiere!
Soffro per tutti quelli che sono impazziti (o che hanno fatto passare per tali) per questo maledetto mestiere, per tutti quelli che si sono suicidati per questo maledetto mestiere,
per tutti quelli che che hanno abbandona moglie e figli per questo maledetto mestiere, per tutti quelli che moriranno per questo maledetto mestiere.
Che certo, è il più bello di tutti.
Il link per ordinare il libro online su internetbookshop.
Technorati: Maurizio Matrone
Il nemico in casa
Nella realtà è sempre più spesso il marito, il fidanzato, il padre ...
Dopo il caso di Erba (gli assassini della porta accanto), scopriamo che ad uccidere la donna a Perugia era il marito.
Non è sempre colpa dell'immigrato calndestino uscito con l'indulto ...
La chiamavano Unione
"Serve una guida poltica accanto a Prodi", scrive l'Unità. Se non è una sfiducia, poco ci manca.
Come se sentir parlare di leadership, dei gerotocrati del comitato centrale, delle poltrone delle sedie portasse gli elettori al seggio.
Parlano di "antipolitica":
«Il governo non deve cavalcarne l'onda, ma deve governare bene».
La priorità è tagliare l'Ici.
Con che soldi?
Il peggiore di tutti si rivela, al solito, madre teresa di Mastella:
"Non è in crisi la politica tout court ma la nostra politica - dice Mastella- L'idea dell'antipolitica portata avanti dalla sinistra ha finito con avvantaggiare la destra e Berlusconi, che è sceso in campo proprio per rappresentare le istanze dell'antipolitica".
Sono parole da scolpire: chi denuncia la cattiva politica del nepotismo, degli sprechi, della Casta, dei Compagni che sbagliano ... chi non lava i panni sporchi in casa, anzi, chi chiede maggiore rispetto delle regole morali ed etiche, favorisce il cavaliere.
Crescono i partiti piccoli e perdono i partiti grandi (guarda caso quelli coinvolti nel PD). E la chiamano Unione ...
Ritorna il fantasma di Nanni Moretti "con questi leader non vinceremo mai" ...
Giravano voci che il cavaliere salisse sul colle da Napolitano .. con Apicella al seguito?
Poi ha chiarito:
Parlando ai suoi Berlusconi avrebbe detto: «A salire al Quirinale deve essere Prodi non io. È lui che deve dare delle risposte al Paese. Del resto la sinistra è allo sbando, è alla canna del gas».
Poi arrivano i richiami delle sirene centriste:Lorenzo Cesa (Udc) si appella ai moderati dell'Unione. «Chiedo — è la sua esortazione — ai Rutelli, ai Mastella, ai Di Pietro di assumere l'iniziativa, di guardare in faccia la realtà e aprire una nuova fase nella politica italiana».
Sul corriere si parla di forza dei numeri:
"Che piaccia o no, Silvio Berlusconi è nuovamente e saldamente in sella dopo essere stato sconfitto solo un anno fa alle elezioni politiche semplicemente perché la maggioranza della «gente», nei comuni e nelle province dove si è votato, non solo al Nord, ma anche in larga parte del Sud, ha eletto i candidati del centrodestra. Si dice che, nei regimi illiberali e antidemocratici, l'autocrate che non piace al popolo si ingegna di cambiare il popolo, magari chiudendolo in un lager. In democrazia non è fortunatamente possibile."
L'ha cambiata eccome l'Italia, con le sue televisioni. Col suo modo di intendere la politica come gli affari, al di sopra delle regole, quando queste gli impongono dei vincoli.
29 maggio 2007
Una provazione all'amministrazione milanese
Milano come San Patrignano?
Kit antidroga alle famiglie?
Allora perchè non bloccare il concerto di Vasco Rossi a San Siro (di proprietà del comune)?
E, di provocazione in provocazione, perchè la Moratti non impone il test antidroga obbligatorio a tutta la giunta milanese?
Poi a quella provinciale e regionale?
Non sta scritto che "chi è senza peccato scagli la prima pietra"?
Diano loro (gli amministratori) il buon esempio. Per primi.
Il giorno del noncompleanno di Patrick Fogli
Il giorno del suo noncompleanno Alice esce di casa presto.
È il primo giorno di pioggia dopo quattro mesi. Gocce piccole e sottili che attraversano l´aria lentamente. E una coltre di umidità diffusa e stagnante che avvolge tutto. Si ferma di colpo dopo una decina di metri, sull´asfalto appena scurito dalla pioggia. Come se stesse per superare un confine.
Succede sempre così, il giorno del suo noncompleanno.
Buona lettura.
Libero contro Report
Ma Oscar Giannino non accetta la figuraccia rimediata a Report domenica sera, sul finanziamento pubblico ai giornali.
Cosa fa Giannino? Risponde alla Gabanelli, dati alla mano? No, denuncia la Rai ...
Tra l'altro, oggi il giornalista radiato Renato Farina (alias Betulla) parla della scarcerazione degli iman (terroristi?) da Milano, criticando il ministro Amato e senza una parola sulla legge Cirielli che diminuisce i tempi di prescrizione.
La spallatina
Che a furia di spostarsi verso il centro si perdono dei pezzi di sinistra per strada.
Gente che, specie al nord, non va a votare.
Che rispetto allo scalone fiscale, ai contratti per gli statali ..... chi vota preferisce sentire parlare di pensioni e lavoro.
Che a chi vota è stata fatta una testa così sul problema sicurezza (gli immigrati!!), sul problema della droga (per cui sui giornali passava la notizia falsa che si può morire per uno spinello), sul problema dei rifiuti... e i risultati si vedono dal voto di ieri.
Siamo riusciti a tenere Sesto S. Giovanni: la Stalingrado d'Italia è stata mantenuta!
Mentre a Roma si parlava del Partito Democratico (eta media sui 50), a Firenze della famiglia (con lo stratto alla arcigay e senza la benedizione della Cei), Silviuccio batteva le piazze d'Italia con i suoi soliti slogan.
Dov'erano i nostri?
A Reggio, Scoppellitti lo hanno votati anche dal centrosinistra, a significare che oramai, da certe parti (come testimoniavano le inchieste di Iacona), destra e sinistra uguali sono.
Ad Agrigento passa il centrosinistra un un uomo di Cuffaro: ma non vi vergognate!!!
A Genova, vince la Vincenzi, piccola fan di Bagnasco. E del PD.
Bertinotti parla di astenionismo figlio "della crisi della politica".
Ma va?! candide vergini ... si accorgono adesso di sprechi, vitalizi, stipendi d'oro ...
Comodo dare al colpa ai libri di Stella e Rizzo, di Barbacetto.
Nel giorno in cui il governo rinnova il contratto per gli statali (fanulloni e benemeriti, tutti , proprio tutti senza dicorsi di meritocrazia), l'Unione scopre di avere un problema al nord.
Non è solo al nord il problema: il messaggio è chiaro.
Con questi dirigenti, con questa sinistra, non si andrà da nessuna parte. Il popolo di (centro)sinistra non è più disposto a seguirvi.
28 maggio 2007
Il ricordo di Piazza della Loggia
Peccato che senza colpevoli, ai parenti delle vittime, il ricordo (della strage di Piazza della Loggia) serva a poco.
Senza giustizia, questo è un ricordo destinato a morire ogni giorno di più.
La politica del contrario
E il governo di centrosinistra le va dietro, per non perdere la faccia e mostrarsi debole ... la Turco manda i Nas nelle scuole.
In Campania c'è l'emergenza rifiuti (con la discarica di Parapoti chiusa da Bertolaso e riaperta da Bertolaso) e cosa pensano di fare, al comune di Milano? Investire nella raccolta differenziata?
No: pensano di costruire un nuovo inceneritore.
Così sono tutti contenti: in Campania, dove il tasso di morti per tumore è dell'80% (4 volte più alto della media italiana).
E in Lombardia, per quelli che gestiscono il business dei rifiuti.
Cosa faranno in Lombardia per diminuire le morti sulle strade? Strade più larghe?
Effetto Cirielli
Report: la via del gas
In quel nessuno intendevo politica, magistratura ...
Invece gli argomenti raccontati nelle inchieste di ieri hanno avuto una eco: si tratta del Finanziamento pubblico ai giornali e del gas che ci arriva dalla Russia.
Il finanziamento quotidiano
Del finanziamento pubblico ai giornali, Report se ne era occupato già un anno fa. Un "tesoretto" di 667 ML di euro ogni anno dato a cooperative come quella del Manifesto; a giornali come "Il foglio"; La Lega Nord che prende 14 ml di euro dal Movimento dei Pensionati Uomini Vivi (dovè finita Roma ladrona???), come "Libero" di Feltri ...
Persino "Il sole 24 ore" prende 24 ml di euro. Il signor Montezemolo che accusava la politica di sprechi e altro, non ha nulla da dire?
Questo governo, entro fine giugno, varerà un decreto che riforma il finanziamento ai quotidiani: non più dati a pioggia, ma sarà controllato che i giornali gestiti come cooperative lo siano davvero. Ed è stato abolito il contributo sulla carta: si è passati da 667 milioni a 450 milioni.
"Libero" è diventato da coop, una S.R.L. controllata da una fondazione, per prendere i contributi statali. La fondazione è "San Raffaele" (la stessa di Emergency, di Bettino Craxi, Berlusconi ...).
Primo mistero:
"sul sito leggiamo l’invito a versare il 5 x mille all’istituto di ricerca S. Raffaele Pisana, e c’è il codice fiscale da indicare nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi. Questo stesso codice fiscale corrisponde alla Tosinvest, che è una società per azioni che fa affari con le cliniche sanitarie e appartiene alla famiglia Angelucci."
Cosa centra una fondazione senza fini di lucro con una clinica privata?
Sarà che gli Angelucci, proprietari della testata di Libero?
Ma su Libero c'è un altro mistero, legato alle copie regalate (o vendute in blocco con forti sconti), per aumentare il numero di copie vendute e ricevere maggiori contributi.
Iovene mostrava le copie trovate sugli Eurostar: a Feltri risultavano 50 copie vendute a Ferrovie dello Stato, ma il video ne mostrava di più. Chi ha ragione chi ha torto?
Il Feltri furioso sbottava:
VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO”
Perché non si può mettere in dubbio la mia parola, se non si ha una prova contraria.
BERNARDO IOVENE
Vabbè. Noi ce l’abbiamo la prova contraria…
VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO”
Ah sì me la dica, la prova contraria, la esibisca!!! La esibisca la prova contraria.
BERNARDO IOVENE
Io le ho filmate!!!
VITTORIO FELTRI-DIRETTORE “LIBERO”
Che ha filmato? Ha filmato delle copie che sono state poste in pubblico e che qualcuno sicuramente ha comprato, per cui lei non può dire che regaliamo le copie perché dice il falso!!! E il falso non si può dire se non si ha la prova per confermarlo. [e le bufale di Farina, dove le metti, caro Feltri???]
Altro copie di Libero vengono vendute gratis davanti al Policlinico di Roma, danneggiando l'edicolante di fronte alla clinica. Anche qui: chi le regala (o le svende) facendo concorrenza sleale (e frodando la legge)?
"Sono copie che vengono acquistate in blocco da privati a prezzi irrisori, e chi sa chi distribuisce in giro. Libero, per esempio, vende in blocco all’Alitalia, al prezzo unitario di 2,7 centesimi, fino a 90 mila copie al mese."
Il prossimo decreto dovrebbe controllare meglio i giornali che vendono effettivamente da quelli che gonfiano le tirature.
"RICCARDO FRANCO LEVI – Sottosegretario Presidenza del Consiglio
Io do aiuti pubblici, se i giornali sono venduti. Possono essere venduti sia attraverso i canali regolari delle edicole, sia attraverso le vendite in blocco. Ci sono però limiti precisi che definiremo ancora con maggior precisione per definire gli sconti massimi nei quali si può considerare, come reale una vendita in blocco. Perché se una vendita in blocco viene fatta all’uno per cento è troppo vicino a un regalo, per poter essere considerata una vendita vera. Per cui interverremo anche su questo. "
L'ultima chicca riguardava la rivista Sky Magazine, che arriva agli abbonati Sky. Ma chi la paga? Noi: anche se non abbiamo il televisore. Perchè Murdoch riceve il contributo per l'editoria di 25 ML di euro.
La via del gas
La notizia di oggi è che il numero uno di Eni, Paolo Scaroni, è sotto indagine dalla GdF, per truffa sui sistemi di misurazione del gas.
"Oltre a Scaroni e altri dirigenti di Snam e Italgas, sono indagati i vertici e i dirigenti di Aem e Arcalgas. Tra questi anche Giuliano Zuccoli, presidente e amministratore delegato dell' Azienda energetica milanese."
Difficile che il lupo perda il pelo, ma non il vizio.
Ieri però si parlava della via del gas, dalla Siberia, fino alla soglia di casa. Una via dove l'unica cosa trasparente è la nostra bolletta, tra le più salate in Europa.
Dai ricchi giacimento della Siberia, fino a casa nostra, sulla rete Snam: una società controllata da Eni, in regime di monopolio. Contro la normativa europea che prevede la separazione di ruoli tra chi distribuisce e chi produce. Ma l'Autority non può fare nulla. Il ministro Bersani si diceva più preoccupato per chi comprava la rete .. e allora teniamoci il monopolio.
Chi si è offerto di comprare il 30% della snam? la Gazprom. Come dire che per evitare situazioni di monopolio, si affida la distribuzione a chi detiene già il monopolio mondiale. Quindi tutto in mano ad uno solo dalla Siberia alla porta di casa. Dentro casa ci siamo noi che paghiamo la bolletta.
Ma quanto influisce il costo del gas sulla bolletta? Non sappiamo quanto Eni paga il gas da Gazprom. Omissis. Le società municipalizzate che distribuiscono il gas fino a casa proteggono più gli interessi dei "grandi", che non dei piccoli consumatori.
Con i quali si comporta da "homo homini lupus": a Brescia era scoppiato lo scandalo dei venditori di contratto che, assieme al gas e alla luce, vendevano di nascosto contratti per Sky, per Vodafone, ...
Federconsumatori ha fatto un esposto a Key 21, l'agenzia che vendeva contratti per Enelgas: si è arrivati ad un accordo che prevede la cancellazione dei contratti con Sky e carte di credito che erano stati promessi con uno sconto del 5 per cento sul gas.
E poi c'è la questione della manutenzione: il 10 della bolletta finisce in spese di riparazione e manutenzione. Sia che la manutenzione si faccia o meno. Siccome poi è preferibile continuare a riparare che sostituire la rete quando serve, si preferisce riparare.
Finchè non salta una casa .. allora si da la colpa algi inquilini.
Certo che questa Gazprom fa paura: controllata dai vertici del Kgb; possiede giornali, radio e altri mezzi di informazione; legata al presidente Putin (altro personaggio da libri di spy story); estrae il gas dai giacimenti della Siberia in condizioni di monopolio.
Putin può chiudere quando vuole il rubinetto del gas quando vuole, condizionando la politica dei paesi che comprano.
Gazprom vende più gas di quello che ha nelle scorte e ha un enorme potere contrattuale. La Georgia, che vorrebbe entrare nella Nato, compra ad un prezzo più alto che non la Moldavia.
In kazakhistan l’Eni è presente in un consorzio che estrae gas: però non lo importa in Italia, ma lo svende. A chi? Alla Gazprom, per alzare il prezzo.
"Allora sono 10 anni che l’Eni estrae gas dal kazakhistan, ma quel gas viene svenduto ad un 20esimo del prezzo che noi paghiamo quando arriva in Italia. Non ci pare normale, ma le ragioni non sono note. Certo è che se quel gas lo importasse direttamente in Italia il paese avrebbe solo da guadagnarci. La posizione dell’Eni è “ci stiamo lavorando”."
Eppure Scaroni ha definito "storico" l'accordo che permette a Gazprom di vendere all'Italia il gas. Ma storico per chi? E a noi consumatori conviene legarci a oligarchi come Putin?
Non avevamo paura che i cosacchi arrivassero a San Pietro ad abbeverare i cavalli?
Technorati: Report, Gazprom, Eni
27 maggio 2007
L'appello di Sofri per il Partito Democratico
Dal blog di Luca Sofri
Care persone del Comitato per il Partito Democratico,
Ci risolviamo a scrivervi perché abbiamo letto nelle parole di alcuni di voi un disagio in cui ci siamo riconosciuti sui primi passi del Partito Democratico.
Noi siamo italiani tra i venti e i quarant'anni, che investono molta speranza nelle possibilità di cambiare le cose della politica italiana, la cui “crisi” è ultimamente sottolineata anche da molti di voi che la frequentate da tempo. E il Partito Democratico ci sembra un'occasione unica per lavorare a questo cambiamento: persa questa, non ne capiterà un'altra molto presto.
Per questa ragione, i modi della composizione del comitato di cui fate parte hanno un po' gelato le nostre speranze, e ci sembra di capire che alcuni di voi condividano questo spaesamento. Senza voler sindacare sui singoli nomi e sulla loro rappresentatività nell'Italia del 2007, ci sembra però inevitabile la meraviglia per la totale assenza in questo comitato di persone che abbiano meno di quarant'anni, e per la presenza di sole quattro persone nate dopo gli anni Cinquanta. Accidente assai spiacevole, per un organismo che ha come priorità il rinnovamento e la sfida con il futuro.
In Italia ci sono 28 milioni di persone che hanno meno di quarant'anni. Tra di voi, neanche una. Perciò, intuendo di poter trovare presso molti di voi la stessa volontà di superare questa distrazione e di dare un segno anche di capacità di emendamento rispetto a meccanismi che i cittadini finirebbero per leggere come retaggio di ciò che si dice di voler superare, vi offriamo una proposta. Aggiungiamo subito altri dieci nomi al Comitato per il Partito Democratico, scelti tra i molti che nella politica e nella società hanno già dimostrato capacità o sostegno popolare ampi e convincenti, e che siano per anagrafe e sensibilità rappresentativi anche dell'altra metà degli italiani: dieci sono pochi, ma è qualcosa. Fatto 45, si fa 55. Se doveste immaginare ragioni per trovare questo numero stonato, vi suggeriamo allora di valutare l'ipotesi che il ruolo da voi ricoperto nel Comitato non sia insostituibile, e che le persone del centrosinistra giudicherebbero molto positivamente quelli di voi che lo cedessero a una persona più giovane. Ma anche 55 è un bel numero: è un numero di Fibonacci, e un numero di Kaprekar.
Spero vivamente che questo appello venga ascoltato.
L'assegno in bianco
Secondo, perchè avrà sicuramente una eco enorme sui media. Nel caso di una sconfitta del centrosinistra si tornerebbe a parlare di elezioni (con quale legge?), di sfiducia degli italiani; si arriverebbe magari ad una minicrisi del governo, con relativo reimpasto/innesto di trasfughi del centrodestra.
Sappiamo quanto questo governo è sensibile nei confronti dei media.
Ci sarebbe un programma da rispettare (quello per cui abbiamo votato l'anno scorso) che parla di riformare il mercato del lavoro, togliere le leggi vergogna, dei Dico, di riforma del sistema televisivo e del conflitto di interessi.
Ma purtroppo abbiamo visto quanto certe riforme siano osteggiate: il partito della chiesa manda in piazza migliaia di persone (al Family Day) e manda un segnale forte (semmai la crisi del febbraio passato non fosse sufficiente): guai a voi se andate avanti con questa riforma!
E Fassino si è subito adeguato.
Sulla riforma del sistema televisivo si va avanti a piccoli passi: si lancia il sasso e si vede che reazione si ottiene.
Intanto Mediaset compra Endemol da cui la Rai compra i format. Embè, direte voi, è il mercato!
Eh no: io pago il canone per la Rai, non per Mediaset ..
Non riusciamo a scalfire il potere delle lobby: tocchi i tassisti e bloccano le strade. Per gli statali basta minacciare uno sciopero.
Quando potremo fare anche noi uno sciopero dei precari? Dei pendolari stufi-di-viaggiare-in-carri-merci?
Lo sciopero di chi-paga-le-tasse-e-si-è-rotto-le-palle?
Della riforma del lavoro non ne parla più nessuno. L'allarme morti bianche è passato di moda.
La carta della sicurezza viene spesa oggi per alzare il livello di tensione nei confronti degli extracomunitari (altro tema per cui era prevista una riforma della legge Bossi-Fini). Un omicidio finisce in prima pagina solo se a commetterlo è un extracomunitario, meglio se Rom e uscito dal carcere per l'indulto.
Gli extracomunitari delinquono? Bene cacciamoli via tutti, allora. Poi vediamo se le aziende italiane riescono ad andare avanti. Perchè un delinquente straniero deve fare più paura di uno italiano (la povera mamma di Cogne; la coppia Olindo e Rosa di Erba .. fino agli stragisti di Capaci, di cui in questi giorni ricorrreva l'anniversaio)?
Se gli extracomunitari, per essere regolarizzati devono avere un lavoro, forse è il caso che gli si dia la possibilità di trovarlo un lavoro alla luce del sole. Magari ci saranno meno delinquenti ...
Ma torniamo al punti di partenza: oggi si vota.
Siamo pronti a firmare un nuovo assegno in bianco a questo governo e a questa politica? Perchè altrimenti torna “il lupo cattivo”, "il caimano" e non ci sono alternative?
Non lo capiscono che la nostra pazienza ha un limite?
Che vedere questa classe politica così impermeabile alle nostre richieste, al cambiamento ... non può che generare rabbia?
Sentire parlare D'Alema di crisi della politica oggi, con un candore come quello “di una battona che spergiura di non averlo mai preso in bocca con l'ingoio” (Freddo nell'anima di Joe Lansdale) è una presa in giro. Ma dove sei stato in questi anno? Cosa hai fatto per la questione morale? Per la diminuzione dei costi della politica?
Così facendo si apre la strada al Montezemolo di turno (altra verginella scandalizzata) che può tuonare dal palco della Confindustria. Ma da che pulpito .....
Diventa ogni giorno più difficile, lo so.
26 maggio 2007
Il giorno del lupo di Carlo Lucarelli
Queste le parole che un boss della mafia don Masino confida ad un giornalista (che casualmente si chiama proprio Carlo Lucarelli), sulla guerra tra le cosche mafiose che è scoppiata a Bologna ..
In questa guerra ritroviamo due personaggi nati dalla fantasia di Lucarelli: Nikita la punk, che si ritrova tra le mani un pacco con dentro 200 milioni di euro frutto che provengono dal riciclaggio di denaro sporco della mafia.
E il sovrintendente Coliandro: l'eroe pasticcione, pronto a lanciarsi a testa bassa contro "il crimine", con le sue continue citazioni dell'ispettore Callaghan, con i suoi film preferito (tutta la serie di "Arma Letale"), con i suoi album preferiti (tra gli altri, il Best of di Fausto Papetti) ...
Ma sarà proprio il duro Coliandro, con l'aiuto di Nikita che, mettendosi sulle tracce dei soldi, andrà a sbrogliare la matassa e tagliare la testa alla cupola mafiosa di Bologna.
Un libro che gioca tanto sull'ironia (involontaria) dello sbrirro "Coliandro": ma non dimentichiamoci lo sfondo descritto dal libro. La mafia, la camorra, lo spaccio di droga e il riciclaggio che avviene nei ristoranti in mano alle cosche. Magistrati collusi con la mafia e quella specie di Svizzera a due passi che si chiama San Marino. Altra centrale di riciclaggio ...
Il link su internetbookshop.
Technorati: Carlo Lucarelli
24 maggio 2007
La politica della paura
Leader senza scrupoli si sono volutamente serviti della paura per violare i diritti umani, reprimere il dissenso ed eludere la giustizia.
Il Rapporto Annuale di Amnesty International (riportato dall'Unità)documenta la situazione dei diritti umani in 153 Paesi.
E in Italia?
Il nostro Paese ha continuato a non avere una legge sul diritto di asilo. Il governo non ha inoltrato richiesta di estradizione per 26 cittadini statunitensi coinvolti nel caso di rendition di Abu Omar. E a seguito della legislazione anti-terrorismo in vigore dal 2005, diversi migranti hanno ricevuto ordini di espulsione e alcuni sono stati rimandati nel Paese di origine. Ultima accusa all’Italia: la legislazione non prevede specificatamente il reato di tortura il cui disegna è stato già presentato ma non è ancora legge dello Stato.
Accuse pesanti da parte di Amnesty che va giù dura anche sui responsabili dei centri di detenzione dove le condizioni di vita sono risultate ancora una volta problematiche e sono stati segnalati casi di personale che chiedeva somme di denaro per fornire merci a caro prezzo ai migranti rinchiusi e condizioni di carente assistenza legale, sanitaria e psicologica.
«Il nostro mondo è altrettanto polarizzato come lo era ai tempi della Guerra fredda e sotto molti aspetti assai più pericoloso», dice nel rapporto di 300 pagine Irene Khan, segretario generale dell'organizzazione umanitaria. Sotto accusa è la guerra al terrorismo lanciata dagli Stati Uniti che ha portato Washington a trattare il mondo come «un gigantesco campo di battaglia». Amnesty accusa Washington, di avere una «doppia faccia». «Talmente sfrontata da lasciare senza parole», si legge nel rapporto. Gli Stati Uniti hanno «condannato la Siria considerandola parte di un “asse del male”» ma questo non ha loro «impedito di consegnare un cittadino canadese, Maher Arar, alle forze di sicurezza siriane per essere interrogato, pur nella consapevolezza che questi rischiava la tortura».
Technorati: Amnesty, human rights
Chi è senza peccato
Chi è senza peccato scagli la prima pietra ...
Ma poi aggiunge col solito tono pacato:
Quindi si rischia davvero il collasso?
«Con una differenza enorme: che questa volta se esplode tutto, il Nord andrà a conquistarsi la sua libertà. Se capita l’occasione, ce la prendiamo. E al voto domenica andremo con i bastoni: per bastonare Roma».
Se un Diliberto, un Caruso avese parlato così saremmo già al caso parlamentare.
Ma il meglio di sè loda quando parla del costo della politica: gridavano contro "Roma ladrona" un tempo. Ma come si trovano bene oggi anche loro tra gli arazzi, i tappeti e le comodità dei palazzi romani!
Da più parti si dice che è ora di tagliare i costi dello Stato e che i partiti costano sempre di più. Qualcuno ripropone l’abolizione reale del finanziamento pubblico.
«Non mi sono accorto di questa crescita dei costi. I partiti costano come sempre. La gente sa che la politica ha un prezzo, ma non è questo il problema: si incazza perché nessuno fa nulla. Vuole i risultati, le riforme. E invece non arriva nulla, nessuno fa nulla».
È un problema anche del centrodestra?
«Sì, ma meno».
Cosa vuol dire? Che il centrodestra è stato più virtuoso con le spese?
Oppure che non gliene frega niente a destra delle spese dello stato?
Tutto mi aspettavo da Bossi, meno che il finto ingenuo: dov'era lui, in questi anni? Ai riti celtici per il dio Po?
Cosa accadrà dopo le elezioni?
«La gente ne ha piene le scatole. E si aspetta la libertà del Nord: se non viene, ci sarà un casino».
Formigoni contro il sole 24 ore
Perchè nell'inchiesta sono coinvolti anche suoi amici, come Marco Mazzarino De Petro.
Se poi qualcuno, al Sole 24 ore, si permette di pubblicare la notizia, parte la sdegnosa replica: "Egregio direttore, Roberto Formigoni non è indagato e non è mai stato indagato nella vicenda Oil for food,e anche l'articolista del Sole24 Ore è costretto a riconoscerlo, sia pure a denti stretti e con malcelato dispetto. Eppure da oltre due anni (e quasi sempre alla vigilia di elezioni), Il Sole24 Ore pubblica vistosi quanto fantasiosi servizi, sempre corredati da ampi servizi fotografici,che denigrano la verità, me stesso, e anche persone e istituzioni a me vicine."
Ma gli indagati amici sarebbero anche altri:
"Da notare è anche che - secondo indiscrezioni dell'ultim'ora - indagati sarebbero altri due pezzi grossi di Comunione e Liberazione, il movimento cattolico-politico del quale fa parte il Governatore. Si tratta, stando a quanto riferisce Repubblica, dell'ex responsabile della campagna elettorale del governatore, Alberto Perego, e di un esponente di primo piano di Comunione e liberazione, Alberto Villa. Il pm Robledo li avrebbe iscritti nel registro degli indatati per falsa testimonianza."
La risposta di Ferruccio De Bortoli:
"Le inchieste del Sole24 Ore - scrive ancora De Bortoli - sono state pubblicate anche all'estero da quotidiani importanti come il Financial Times, l'Herald Tribune e il New York Times. E ogni volta, caro presidente, i suoi uffici sono stati avvertiti in anticipo. Lei non è indagato, lo abbiamo scritto, ma da un uomo politico, cui abbiamo riconosciuto sempre larghi meriti, forse qualche spiegazione in più sarebbe quantomeno opportuna."
(F. de B.)
Claudio Gatti, in questo articolo, parla anche dei legami tra la francese Total e Saddam Hussein.
Stasera ad Annozero: troppo buoni?
Si può essere intolleranti verso gli stranieri e di sinistra?
Se si condanna la violenza dei rom, degli slavi, dei nordafricani, si perde la patente di sinistrosità?
Questa la non domanda cui si risponderà stasera ad Annozero. Almeno da quanto riporta il sito.
Peccato, perchè si sarebbe dovuto parlare del video della BBC che parla della pedofilia all'interno della Chiesa e le coperture da parte dei vertici.
Ma la chiesa avrebbe risposto che "non intende porre alcuna censura, ma chiede che vi sia una chiara presa di distanza dalle falsità che questo documentario porta al suo interno: ne va della verità dell’informazione”.
Ma questo sarebbe compito del gionalista, essere equidistante e far emergere eventuali falsità. Monsignor Giuseppe Betori, segretario della Cei, vuole forse sostituirsi a Santoro?
Mestiere difficile quello del giornalista: se lo fai bene ti attiri addosso le critiche di tutti i potenti. E rischi di far la fine di Saviano, sotto scorta per il suo libro sulla camorra. O di Lirio Abbate, per quello sui complici della latitanza di Bernardo Provenzano.
Molto meglio i giornalisti che, anzichè il ruolo di cani da guardia, hanno il ruolo da cani da compagnia.
23 maggio 2007
Cattiva disinformazione
False le notizie pubblicate dal Giornale (unità)
Ieri Il giornale parlava di un probabile insabbiamento di Visco sulla vicenda Unipol.
Oggi la smentita:
«Non abbiamo insabbiato niente - ha affermato Blandini - quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. Volevamo solo sapere se quei quattro ufficiali erano stati trasferiti per violazione dei doveri disciplinari, se, nei loro confronti, c'era un intento punitivo o meno.
Quanto a un eventuale abuso d'ufficio di Visco, dalla nostra indagine, dalla deposizione di Speciale e dall'esame di altri finanzieri che abbiamo sentito, non sono emersi, in modo prepotente, gli estremi per una comunicazione di reato a carico di Visco».
D'altra parte, argomenta Blandini, se Speciale «avesse ritenuto di essere stato vittima di un abuso d'ufficio, non avrebbe dovuto dare seguito all'ordine di trasferimento dei quattro finanzieri perchè questo sarebbe stato un ordine illegittimo».
L'indagine dell'avvocatura di Stato sui quattro finanzieri, che ha accertato che non commisero violazioni dei loro doveri disciplinari, è stata chiusa a dicembre.
Naturalmente, tutta la destra si era battuta a corpo morto sul viceministro, a partire da Silvio Berlusconi, che aveva chiesto le sue dimissioni. Dopo la pubblicazione del quotidiano il giornale, il leader dei Ds, Piero Fassino, aveva difeso il viceministro dell'Economia. Lapidario il premier Romano Prodi: «Sul caso Unipol-Bnl, abbiamo già risposto con chiarezza in Parlamento a Strasburgo è una cosa vecchia». E aggiunge: «Ho fiducia in Visco, si tratta di propaganda». Fassino parla di «vergognoso linciaggio mediatico contro Visco sulla cui competenza, onestà, rigore istituzionale, nessuno davvero può avere il minimo dubbio». Poi dice: «"Il Giornale" è lo stesso che ha aggredito e linciato altri dirigenti di centrosinistra con i falsi scandali: Telekom Serbia, Mitrokin, Sme».
La casta di G.Antonio Stella e Sergio Rizzo
Quel Napolitano che ci costa come quattro regine d'Inghilterra.
Un'immagine fatta di sprechi, ruberie, tangenti, sperperi, regali a parenti amici fidanzate o amanti.
Dottò tengo famiglia: e la nostra classe politica vediamo come si preoccupa molto bene della famiglia, della loro, però.
Seggi che si ereditano da padre in figlio; assessori che eleggono le mogli come consulenti/segretarie; nipoti come portaborse.
Un'immagine veramente poco edificante, poco improntata ai valori etici della Costituzione che ci aspetteremmo di trovare in chi ci governa.
Sembra, a leggere questa inchiesta giornalistica, che l'unico interesse della Casta dei bramini (179.485 tra deputati, senatori, assessori, consiglieri, amministratori e sindaci; se consideriamo anche tutta la pubblica ammministrazione però, vediamo come la Casta coinvolga quasi 4 milione di persone!), sia quello di godersi i propri privilegi finchè può (finche il sistema Italia non crolla, per intenderci, sommerso dai debiti) e di mantenerli: diventare sempre più un gruppo di "intoccabili".
Cosa dicono, quando si accusa la macchina politica di spendere troppe risorse?
"Che è solo demagogia e qualunquismo che allontana le persone dalla politica".
Non è vero: solo loro che che diventano sempre più irraggiungibili.
Perchè “gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili”, come cantava Frankie Hi NRG.
E io pago! diceva Totò.
Perchè non dobbiamo dimenticarci anche di questo: ai lavoratori dipendenti si chiede di andare in pensione sempre più tardi; si chiedono maggiori sacrifici, maggiore flessibilità, minori diritti e tutele (in nome di un riformismo che ci dovrebbe portare indietro negli anni).
Fino a quando potremmo permetterci di pagare? I numeri esposti nel libro inchiodano questa casta. Numeri su cui è difficile discutere; è quasi imbarazzante cercare di difenderli.
Stella e Rizzo hanno fatto un lavoro molto dettagliato, preciso: come libro in se, è quasi nosioso ..
Cosa potranno ribattere ad un operaio della Mirafiori, dopo che questi ha saputo che gli onorevoli possono riscattare una intera legislatura, avendone fatta solo la metà (per questo, come dice Tremonti, non si andrà a votare prima del 2009)?
Attenzione: è un problema bipartisan. Una volta i comunisti chiamavano "forchettoni" gli esponenti della DC.
Oggi anche nei Ds abbiamo gente come Filippo Penati, presidente della prov. di Milano: con un bilancio da 1 miliardo e 165 milioni, 75 dipendenti in più del predecessore e una spesa per rappresentanza di 237.000 euro.
Abbiamo un Pecoraro Scanio che candida il fratello, ex calciatore. Abbiamo Antonio Bassolino, Re 'O sole, commissario straordinario per la gestione rifiuti in Campania.
Forse è veramente qualunquista dire che i nostri politici sono tutti uguali: è che sono talmente in tanti e così mediaticamente esposti, che le eccezioni si notano meno.
Ma ci sono: basti vedere i radicali coi rimborsi per le spese elettorali. Un euro speso, un euro rimborsato.
"Sapete quale è la differenza tra un politico e tuo figlio? Uno non fa niente, si droga e lo devi mantenere fino a 80 anni. L'altro e sangue del tuo sangue."
Maurizio Crozza
Il link per ordinare il libro su internetbookshop.
Technorati: Gian antonio Stella, Sergio Rizzo
Il paese delle emergenze
Abbiamo bisogno della tragedia da affrontare: l'altro ieri la mafia (ma solo dopo le stragi di Falcone e Borsellino).
"Ma l'Italia seppe reagire" si consola il presidente Napolitano.
L'Italia si, ma lo stato no.
Oggi quella dei rifiuti a Napoli.
Domani chissà ..
L'importante è reagire al momento.
Di risolvere i problemi (magari prima che esplodano ...) manco a parlarne.
Se si mettese in agenda la lotta alla mafia, piuttosto che non la (finta) riforma elettorale, la riforma delle pensioni, si eviterebbero queste emergenze.
Caro giudice Falcone
Il duro lavoro del magistrato antimafia: lavorare in solitudine, sotto i continui attacchi da parte dei "corvi", dai politici garantisti, degli attentati della mafia che, dicevano, te li eri procurati da solo.E per cosa poi? "per spirito di servizio".
Ma ne è valsa la pensa? Certo il maxiprocesso, gli arresti successivi alla stagione delle bombe, hanno decapitato i vertici dei Corleonesi. Ora la mafia non spara più per strada, come negli anni della mattanza.Ma una nuova mafia ha preso il suo posto: la borghesia mafiosa, la chiamano. Come un virus, che, dopo una cura da antibiotici, muta in una forma più radicata nell'organismo e più resistente.
Pensavate che bastasse l'indignazione popolare, i cortei dei giovani per sconfiggere la mafia?
"Caro Falcone, come fummo ingenui" scrive Giuseppe Ayala su l'Unità:
Non v’è dubbio, insomma, che «il più capace e famoso magistrato italiano fu oggetto di torbidi giochi di potere, di strumentalizzazioni ad opera della partitocrazia, di meschini sentimenti di invidia e di gelosia (anche all’interno delle stesse istituzioni)».
Non si tratta dell’opinione di un amico. Si tratta di una sentenza della Corte di Cassazione del 2004, anch’essa riportata da Monti nel suo libro. Leggere per credere. Il guaio fu che, naturalmente al di là delle singole volontà (tutte?), accadde esattamente quello che Giovanni aveva teorizzato nel suo colloquio con Marcelle Padovani. Queste le sue testuali parole: «Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno».
Sono sicuro. In quel momento Falcone stava parlando di Falcone. E, come al solito, aveva capito tutto. Il gioco era diventato davvero troppo grande. E noi troppo ingenui. Il nostro era stato uno schema che ci sembrava talmente ovvio che lo davamo per scontato. Siamo la punta avanzata delle Istituzioni su uno dei fronti più decisivi per la crescita e la tenuta democratica del Paese. Facciamo bene il nostro lavoro. Portiamo a casa risultati sin’ora mai ottenuti. Lo Stato può vincere. La mafia può essere battuta. Potranno mai lasciarci soli? Ma figurati! E invece... Ma sì, ha proprio ragione il buon Mario Pirani: Falcone come l’Aureliano Buendia di Cento anni di solitudine che dette trentadue battaglie, e le perse tutte.
«Poteva cambiare tutto, ma lo Stato si è fermato» , racconta Rosaria Schifani, vedova di un agente della scorta di Falcone. Non solo si è fermato lo stato, ma è avvenuto al suo interno una mutazione genetica, che rende difficile distinguere mafia e antimafia.
L'importante è almeno non dimenticare. Come fa l'Unità, che oggi esce in edicola assieme al libro "Falcone e Borsellino" di Giommaria Monti.
Perchè se anche i magistrati muoiono, le loro idee continuino ad andare avanti.
«Trovo meraviglioso che a ricordare Giovanni Falcone arrivino giovani da tutta Italia perché questo significa che la memoria è diventata futuro e i giovani la portano sulle loro gambe. È il quindicesimo anniversario e ancora non si conosce la verità sui mandanti occulti delle stragi del ’92. Auguriamoci che la politica e questo governo facciano finalmente chiarezza»
Rita Borsellino, Adnkronos 22 maggio
Technorati: Giovanni Falcone, mafia
22 maggio 2007
Sofri vs. Luttazzi
Nella quale, tra le altre cose, diceva che "che il suo giornalista preferito è Luca Sofri."
Fin qui nulla di male.
Luttazzi fa notare che nell'intervista, D'aria cominciò dicendo:-Non parliamo dei suoi processi.- Fammi capire: chiami Dell'Utri per non fargli l'unica domanda che gli devi fare?
Sofri risponde in modo eloquente: "Scemo e più scemo" intitola il suo post:
"Scusate se vi annoio, ma siccome quel fesso di Travaglio e il suo amico (ex mio) Luttazzi (delle cui perdite di equilibrio non smetto di rammaricarmi) vanno scorgendo losche trame in una battuta di Marcello Dell'Utri di un anno fa di cui ridiamo da allora anche in famiglia".
Nel post ridimensiona la vicenda del giornalista preferito di Dell'Utri. D'accordo.
Ma non dimentichiamoci che il tutto nasce dalla lettera di Travaglio a Beppe Grillo (scemo pure lui?), nella quale si segnalava il fatto che la condanna a 2 anni per tentata estorsione al senatore (e fondatore di Forza Italia) fosse passata sotto silenzio.
Parafrasando una vecchia pubblicità, "Dell'Utri: L'uomo di cui è meglio non chiedere mai".
Le Fiamme Gialle di Visco
Il ministro aveva parlato di «avvicendamenti unicamente riconducibili ad esigenze di servizio»: ma la GdF in quel momento stava indagando su Telecom, le scalate bancarie (tra cui anche il caso Unipol).
Il ministro nega, ma rimane l'impressione di un'operazione poco chiara.
Il tesoretto della Casta
Perchè chiamarlo con quel termine riduttivo?Forse perchè la Casta è abituata a ben altri tesori: prendo spunto dal libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, "La casta", leggendo qua e la:
- 7 anni di presidenza Napolitano: 224 milioni x 7 = 1658 ml di euro
- Rimborsi elettorali ai partiti 2006: 200.819.044 euro
- dal 1976 al 2006 il versamento pubblico verso le casse dei partiti: 3.419.584.022 euro
- Tangenti pagate, nel solo 1991 (dallo studio della casa Einaudi): 3,3 a 4,9 miliardi di euro. Creando un deficit che è passato da 137 a 772 miliardi di euro
- Finanziamento pubblico ai giornali: 667 ml di euro
- Costo sanità Sicilia: 7.729.922.709 euro
- Patrimonio di casa dell'ex presidente del Consiglio, nonchè cav. del lavoro: 3,1 miliardi di euro nel 1994 --> 9,6 miliardi di euro 2005
- Vitalizi agli ex deputati: 127 ml di euro/anno (nel 2005). Questi vitalizi si sommano a stipendi e pensioni varie
- Scorte: costi 568 ml di euro/anno. Per le 732 scorte sono impegnati 2828 agenti
- Alla fine della XIV legislatura i deputati hanno potuto riscattare il portatile in dotazione ad 1 euro. Francesco Colucci ne rastrellò 21
- Il ristorante di Montecitorio costa 5 ml di euro/anno
- La regione Veneto per le auto blu ha speso 436000 euro nel 2006, per l'acquisto di 11 auto
- Palazzo Chigi ha 115 auto blu, per un costo di 2.152.000 euro nel 2005
- La Lombardia spende 1.250.000 euro per le auto di servizio
- La Campania spende 2.120.000 euro per le auto di servizio
- I voli aerei: Camera + senato spendono assieme 20.255.000
- Per la fame nel mondo l'Italia ha investito 10 ml di euro
- Palazzo Chigi ha speso 65.500.000 euro in voli nel 2005 (per 13671 ore di volo, con una media di 37 ore di volo al giorno).
- Spese in immobili della pres. del Consiglio: 60 ml di euro tra il 2001 e il 2005 in acquisto di immobili; 96 ml di euro in restauri --> totale 156 ml di euro.
Condivisione dei rischi
E allora anche i guadagni.
Come sono stati spesi i soldi per gli aiuti internazionali in Iraq e in Afghanistan?
Dov'è la democrazia esportata brillantemente in Iraq?
Cosa faremo ora che Al Qaeda sembra arrivata in Libano: bombardiamo anche Gaza?
Sempre a proposito di benefattori internazionali, la Nigeria ha accusato la multinazionale Pfizer di aver usato bambini come cavie:
Lo Stato di Kano, Nigeria settentrionale, ha depositato una causa contro la multinazionale farmaceutica Pfizer per aver testato su 200 bambini due medicinali, il Trovan e il Ceftriaxon, sperimentati prima solo su maiali. [...] I test, condotti nel 1996 dalla Pfizer International Limited e da una sua controllata nigeriana, avrebbero portato alla morte di 18 dei 200 bambini sui quali sarebbero stati testati i farmaci.
21 maggio 2007
Una domenica di sport
Mi chiedo cosa ci sia da festeggiare (per il ritono della Juventus in serie A) ....
Per quanto mi riguarda, ieri sono andato a vedere la finale del Campionato cat. Open "Coppa Lario" 2006/2007, tra la squadra del mio paese U.S. Villa Romanò e ASD Lariointelvi.
Un secco 3-0: non c'è stata partita! Complimenti ragazze.
Viva Villa Romanò!
Poveri figli di mamma
Danilo Coppola entra in aula con la barba lunga, viso pallido e in barella. La madre dell'immobiliarista ha avuto una crisi di pianto quando ha visto il figlio arrivare in barella.
Probabilmente uscirà di cella ...
Poveri figli: è proprio vero, rubare debilita, è faticoso.
Rinascimento italiano
Nei secoli passati, nell'Italia delle signorie, principati, ducati, le dinastie si intrecciavano per consolidare il potere nei confronti dei regni confinanti.
Un pò come succede oggi con la fusione delle banche: l'accordo tra Unicredit e Capitalia che ha portato a Unicredit Group; l'accordo da 100 miliardi di euro.
Poco importa se ci saranno dei tagli, se probabilmente per gli utenti delle banche nulla cambierà. Intanto le dinasta italiane, la nuova razza padrona si è rafforzata.
Può perpetuare il suo potere.
"I consiglieri di Capitalia nel cda di Unicredit saranno oltre Geronzi, il rappresentante di Manodori, Salvatore Ligresti e Salvatore Mancuso." (reuters)
Gente come Cesare Geronzi sarà vicepresidente del nuovo gruppo: gente condannata per bancarotta semplice, per lo scandalo Italcase.
Gente come Salvatore Ligresti: finito in carcere per l'inchiesta "mani pulite" e condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione ha scontato la sua pena affidato ai servizi sociali. Salvatore Ligresti, il costruttore travolto dagli scandali, il tangentista che dava mazzette direttamente a Craxi, l'imprenditore che grazie ai suoi buoni rapporti con la politica è stato salvato dalle banche quand'era sull'orlo del fallimento.
In un affare di tale portata mica vai a chiedere il pedigree ai soci (ne tantomeno la fedina penale).
E la politica sta a guardare: una volta guidava l'economia, oggi la subisce.
O ne rimane invischiata.
Ieri D'Alema in una lunga intervista al Corriere lanciava l'allarme della nuova classe politica, come una casta, distratta dai propri privilegi e a tal punto scollata dal sentire del Paese da correre il rischio di essere “travolta”, come nel ’92, da un qualcosa di simile a Tangentopoli, tuttavia ben più difficile da governare e dalle conseguenze incerte.
"È in atto una crisi della credibilità della politica che tornerà a travolgere il Paese con sentimenti come quelli che negli anni '90 segnarono la fine della prima Repubblica."
D'Alema rivolge la sua critica anche nei confronti dei sindacati:
«Io ho un grande rispetto per i sindacati, però hanno perso anche loro lo slancio che ha caratterizzato l’azione del movimento sindacale, che era una forza generale che si faceva carico dei grandi temi dello sviluppo del Paese. Oggi non è così: il sindacato è molto più focalizzato sulla tutela di interessi, legittimi, ma di natura particolare. Questo vale anche per Confindustria, ovviamente, e per le altre organizzazioni economiche e sociali».
Sindacati che hanno ottenuto quello che volevano sulle richieste agli statali. Pietro Ichino dovrà aspettare la meritocrazia.
Da questa Italia di caste, principati e dinastie (non solo politiche) come ne usciremo? Dopo tangentopoli c'è stata la solita rivoluzione gattopardesca (dopo la manovra finanziaria del governo Amato) ... ma oggi?
Diceva Churchill che si può ingannare poche persone per tanto tempo o molte persone per poco tempo, ma non si può ingannare molte persone per tanto tempo.
Gianni Minà intervista Massimo Troisi
L'unico rom possibile
«Bisogna uscire dall’ipocrisia, dalla solidarietà di facciata e dal politicamente corretto: i rom debbono lasciare le nostre città.
Niente campi né in centro né in periferia. Vogliono garantire uno spazio ai nomadi?
Bene, allora Amato, Gasbarra e Veltroni se li portino a casa loro. Nel migliore dei casi sono accattoni, rubano e sfruttano donne e bambini. Gli unici rom possibili sono fuori dall’Italia»
Alessandra Mussolini Ansa 19 maggio, riportata da La striscia rossa del 20 maggio
Ricorda un pò la frase "l'unico indiano buono è quello morto", del gererale Sheridan.
Anche lui, un altro difensore della famiglia, evidentemente.
Report: gli intoccabili
Ci sono persone che, in Rai, nella magistratura, nelle scuole, negli ospedali, ...
devono lavorare anche per gli assenteisti, per i raccomandati (quelli che entrano come dirigenti Rai ad ogni cambio di governo), per quelli che senza pudore si aumentano il proprio stipedio (come gli impiegati del comune di Taranto, dove hanno causato un danno all'erario di 5 ML di euro).
Grazie a questa categoria, commentava poi la Gabanelli, "è grazie a questa categoria, quella dei responsabili, che non prende un euro in più e spesso nemmeno un grazie, se in Rai si va in onda tutti i giorni, se tutte le mattine la scuola apre, se in ospedale si riesce ad avere un’assistenza degna."
L'inchiesta di Sabrina Giannini inchiodava i fanulloni (assenteisti, truffatori, furbacchioni ...) senza possibilità di scampo: come il professore di Economia Fogliani. Professore all'ITC Moreschi a tempo perso, perchè lui di professione fa il commercialista e quando ha tempo va in aula.
Se insegnasse in Inghilterra sarebbe già stato licenziato: lì esiste il General Teaching Council, che decide le sanzioni disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione dalla categoria. Senza paura di violare la privacy degli stessi.
In Italia il professore è stata solo spostato di scuola e chi ci ha rimesso è stato un altro professore, precario, Paola Quaggia, che ha perso la cattedra di origine.
In Inghilterra esiste un ente Ofsted: "il temuto organismo governativo che da 15 anni ispeziona le scuole britanniche inserendo poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un obbligo di legge."
In Italia esistono medici compiacenti, che ti firmano un certificato medico che ti permette di assentarsi dal lavoro originale e, magari, farne un altro.
Si chiama concorso in frode.
Ma come al solito, trattandosi di soldi pubblici, nessuno fa niente.
Il giuslavorista Pietro Ichino:
C’è una proposta di legge scaturita proprio dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa , sanzioni a chi non fa, mobilità al personale in esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un licenziamento, ma dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%.
La cosa che mi ha fatto più rabbia è stato il vedere come si sono comportati/come si comportano i sindacati: battaglieri per il rinnovo del contratto degli statali, con un aumento di 101 euro al mese.
Ma pare che non vogliano sentir parlar di meritocrazia.
Lo sanno, Epifani, Bonanni e Angeletti che si stanno battendo anche per i vigili di Napoli, che grazie ad un certificato medico, non possono governare il traffico perchè soffrono da "stress da traffico"?
"640 vigili hanno problemi e quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio, secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che costituisce di per sé un disagio. A Napoli."
Per i lavoratori dell'arsenale di Taranto: 1300 lavoratori che passano le giornate a riposare e giocare a carte? (il cui vicedirettore usa l'auto blu per fare 200 metri).
Per i magistrati dei tribunali militari che, poverini, si stancano a fare tre udienze al mese (quando la magistratura ordinaria è oberata di lavoro, come mostrato in una precedente puntata di Report)?Per i dirigenti Rai assunti dal politico di turno e finiti nel cimitero degli elefanti? Che poi fanno causa all'azienda per demansionamento.
Per gli impiegati del comune di Taranto, che hanno mandato il comune in bancarotta, causando un danno di 5 ml di euro. Cosa avevano fatto? Si erano gonfiati lo stipendio.
Per l'ex ministro De Lorenzo, ora docente alla Fedrico II?Per gli impegati incriminati di reati sessuali?
Dovremmo interessarci di come vengono gestiti i nostri soldi nella pubblica amministrazione: diceva un signore di Taranto
"Com’è possibile che un funzionario di un’amministrazione comunale quindi non è un politico, è una persona che io pago attraverso le mie tasse, si possa prendere tutti questi soldi di superstipendi, va bene, e non viene licenziato nel momento in cui viene…io quando lavoravo all’Ilva, avessi rubato un cacciavite mi avrebbero già licenziato. Mistero perché queste persone.. che cosa bisogna fare la rivoluzione per ottenere ciò che è normale?"
Si rendono conto, i sindacati, che così perdono di credibilità?
Oppure sosteranno che non bisogna scendere nel qualunquismo?
L'articolo di Petro Ichino sui "nullafacenti".
Aggiornamento dell'ultima ora: l'accordo coi sindacati per gli statali si farà. In barba alla meritocrazia, agli assenteisti ... è la politica, baby!
Technorati: Report