13 marzo 2006

W L'ITALIA di Riccardo Iacona

La prima inchiesta, di un ciclo, a cura di Riccardo Iacona: Un unico "viaggio", diviso in tre parti, attraverso l'Italia del disagio e del difficile rapporto tra pubblico e privato sui temi scottanti dell'emergenza abitativa, della situazione critica degli Ospedali e dell' intricato e complesso funzionamento della "macchina della giustizia".

La puntata di ieri parlava del problema della casa a Milano, dove il boom dei prezzi delle case e la speculazione immobiliare si estende ormai dal centro storico alla periferia costringendo nuovi poveri, anziani, giovani disoccupati, famiglie monoreddito, a soluzioni di sopravvivenza drammatiche.
Per una volta, in prima serata sulla Rai, si è visto il paese reale, con i suoi problemi. Le immagini partivano dallo sgombero forzato della famiglia D'Argento, dal suo un'appartamento dell'ALER, in piazzale Corvetto. Sgombero che si trasforma in una piccola battaglia tra le forze di polizia e gli occupanti, aiutati dagli altri inquilini della palazzina solidali con i D'Argento.

Mi chiedo quale legge morale permetta il rientro dei capitali dall'estero, la depenalizzazione del reato di falso in bilancio, il condono fiscale .... e allo stesso tempo usi la forze dell'ordine per sbatterti fuori dalla tua casa, perchè abusivo.

Niente più personaggi da reality o da fiction, ma persone concrete. Come gli imperturbabili poliziotti, lontani anni luce dagli impeccabili uomini in divisa delle fiction, che dovevano sgomberare la casa con una persona malata dentro.

Le inchieste di Iacona sanno cogliere il punto della questione: dopo viva la Ricerca sulla fuga dei cervelli dall'Italia, questa, sulla fuga dei milanesi da Milano.
Ne parla anche Achille sul suo blog
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

La verità è che se il Paese Reale non va in televisione, è solo perchè si ritiene che faccia perdere audience o possa nuocere al governo....dimentica di poterlo rivedere in Tv il Paese Reale, quando governerà l'Unione, perchè non farà comodo nemmeno a loro che si possa "conoscerlo"....

alduccio ha detto...

Ovviamente non posso che sperare del contrario, visto che Iacona faceva parte del gruppo di Santoro, che andava in onda fino all'editto bulgaro del 2002.

Anonimo ha detto...

"Indignazione" e rabbia è stata la reazione degli onesti cittadini calabresi dopo le due puntate di Pane e politica. Avevamo tutti il sentore del marcio, adesso ne abbiamo la certezza....che vergogna!!! A questo punto ritengo che sia ora di muoverci affinchè i diritti "degli onesti" siano tutelati da persone degne di questo compito. Chiedo un consiglio allo stesso Riccardo Iacona,che è stato bravissimo.Cosa facciamo? Fondiamo un "Movimento degli onesti"? Ciao e Grazie