30 marzo 2006

Il silenzio sui problemi

Anche in america l'hanno capito: che dei veri problemi dell'Italia è meglio non parlare.
Molto meglio parlare dei bambini cinesi, dei bot, dei comunisti ....
L'articolo dell'Herald Tribune, segnalato dal corriere, affronta il problema in modo ironico.
Il problema è quello del lavoro precario, raccontato a partire dalla storia di un giovane architetto, Antonio Incorvaia, che dopo la laurea è saltato da un posto di designer grafico a quello di editor di testi per la tv, per poi approdare al giornalismo web.

La sua storia è raccontata da un libro e da un sito Generazione 1000 euro, e da un blog:
Ci sono i momenti di sconforto e quelli di grande gioia.
Oggi vige la seconda (fortunata) ipotesi: mi hanno chiamato dalla casa editrice e dall'agenzia interinale. Ma che è, si mettono d'accordo che ti fanno ste telefonate a 3 minuti di distanza l'uno dall'altro? (
continua)

Il quotidiano americano sottolinea come la situazione di milioni di giovani sia sostanzialmente sottovalutata in questa campagna elettorale. «Con il premier Silvio Berlusconi e il suo principale avversario, Romano Prodi, che si scambiano vicendevolmente insulti e difendono i loro trascorsi, l’incertezza che circonda gli italiani che entrano nel mercato del lavoro non è stata una questione di primo piano»

Technorati: ,

1 commento:

Sandro Pascucci ha detto...

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Ricordate le 500 lire di carta, con il Mercurio Alato? Quelle erano dello Stato, erano nostre, non dovevamo restituirle a nessuno e nessuno ci chiedeva interessi a fine anno. Non c'era scritto «Banca d'Italia» ma «Repubblica Italiana - Biglietto di Stato a corso legale». Le firme erano del Direttore Generale del Tesoro, del Cassiere Speciale e c'era il visto della Corte dei Conti. Invece nelle banconote emesse dalla Banca d'Italia le firme sono del Governatore e del Cassiere, che sono Privati e non fanno parte dello Stato!
E gli «americani» ? beh si sa che sono sempre un passo avanti.. loro hanno la Federal Reserve che è un Ente PRIVATO presente sulle Pagine Gialle subito dopo la Federal Express!

Problema

• Tutti i politici eletti alla guida della Nazione hanno sempre indebitato lo Stato chiedendo denaro in prestito ad una ristretta cerchia di banchieri privati.

• Questi banchieri internazionali creano il denaro dal nulla e senza nessuna contropartita, semplicemente stampandolo.

• Gran parte delle tasse versate dal cittadino servono a pagare gli interessi su quel debito inestinguibile, eterno, costituito da carta straccia.

Domande:

1. Perché lo Stato non si stampa da solo i soldi ?
2. Perché conia le monete metalliche ma non stampa le banconote ?
3. Perché emette Obbligazioni invece che stampare moneta esente da interesse ?
4. Perché, dal 10 AGO 1893, l'elenco dei soci di Bankitalia S.p.A. è stato reso disponibile solo il 20 SET 2005 ?
5. Perché il Senato della Repubblica nei suoi verbali riporta «omissis» quando arriva ad elencare tali partecipanti ?

Il Cittadino medio, anche se di buona cultura (spesso di elevata cultura), ignorail fatto che la Banca d'Italia è una Società per Azioni totalmente privata e svincolata dallo Stato. Da sempre, poi, non è mai esistito un elenco ufficiale dei partecipanti al capitale di questa azienda privata denominata Bankitalia S.p.A.

Alcuni anni fa uno studio di Mediobanca ha "ricostruito" l'azionariato della Banca d'Italia, ossia ha determinato, in modo empirico, chi fossero i VERI e CELATI proprietari dell'istituto in questione.

Sul sito web della Banca d'Italia NON ERA PRESENTE, fino ad ora, un elenco ufficiale degli azionisti. Ora è presente questo elenco, creato il 20 settembre 2005. (Personalmente ne sono venuto a conoscenza oggi 23 settembre 2005). Anche da ricerche effettuate in Internet, è risultato che il documento non era presente fino a pochi giorni fa. Perché solo ora la Banca d'Italia ha pubblicato l'elenco dei suoi proprietari? Perché neanche il Senato della Repubblica Italiana pubblica nei suoi verbali l'elenco degli azionisti?

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sandropascucci : www.signoraggio.com

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