07 luglio 2005

Carlo Giuliani, ragazzo

Sull'onda delle immagini del TG sul G8 e sulle manifestazioni, mi sono rivisto il film documentario "Carlo Giuliani, ragazzo", di Cristina Comencini. In realtà avevo registrato, all'inizio, anche Fuori Orario, di Giusti, che iniziava intervallando le immagini di Giotto (il pittore), con quelle del G8 (il summit).
A 4 anni di distanza, riveder quelle immagini da ancora una senzazione amara, di sconfitta: perchè a Genova, quel 20 luglio 2001, abbiamo perso tutti. Hanno perso le organizzazioni pacifiste (Lilliput, le Acli ...) e tutte le persone che, non legate a nessun simbolo, se non l'idea di voler manifestare il dissenso nei confronti dei grandi. Perchè di tutto si è parlato, in quei giorni, eccetto dei temi del G8 (il summit): la povertà, la fame, il problema dell'acqua ...
Nelle immagini che ci tornano alla memoria sono presenti solo i Black Block, responsabili delle distruzioni, gli incendi, che come le cavallette, arrivano distruggono e se ne vanno. Indisturbati: e la polizia e i carabinieri che arrivano dopo e caricano e pestano i manifestanti, colpevoli solo di essere nel posto sbagliato. Ma Genova, in quei giorni, si aveva il sospetto, che qualunque posto fosse sbagliato: nonostante la manifestazione fosse stata autorizzata.Col senno di poi possiamo forse dire che l'errore dei manifestanti sia stato quello di lasciarsi trascinare verso un clima di scontro col le autorità: i proclami, "violeremo la zona rossa"!!! Beh, e a cosa sarebbe servito? Una dimostrazione simbolica: ma di cosa. Dobbiamo parlare del summit o fare a braccia di ferro con lo stato?


A perso anche lo stato: due volte. Perchè quando si vedono i carabinieri o la polizia picchiare delle persone a terra, non si può fare a meno di pensare "ma cosa stanno facendo"? Come se ci fosse un senso di libertà dietro quelle manganellate, un liberarsi da un senso di frustrazione. Fino ad arrivare a quella insensata carica della manifestazione (autorizzata) che sfilava in via Tolemaide: con i carabinieri che caricavano dalle stradine laterali e frontalmente. E che sparavano, come confermato dai filmati e dalle foto (di giornalisti, ma anche di privati): per che motivi si deve sparare su manifestanti?

Seguiamo il filo del fim, che riprende gli ultimi istanti, prima della morte di Carlo Giuliani, in piazza Alimonda. Parte dalle immagine di Carlo in via Tolemanide, che osserva gli scontri. Da una strada laterale entrano in gioco anche i due defender, ma mettiamoli da parte, per il momento.
Ad un certo punto, la carica viene respinta e i carabinieri, e i defender, indietreggiano, verso via Caffa, fino in piazza Alimonda. C'è un qualcosa di selvaggio nella corsa dei manifestanti che inseguono i carabinieri: la rabbia e la liberazione di chi è stato picchiato, randellato tutto il giorno.
Ora potrebbe entrare in segna un Lucarelli per raccontare gli attimi seguenti: della verità ufficiale e di quella reale. Dei si dice: si dice che la camionetta fosse rimasta isolata, nella piazza, circondata da energumeni, bloccata da un bidone. Si dice che un carabiniere (oggi congedato), per il panico di essere linciato abbia estratto l'arma. Si dice che Carlo giuliani avesse preso l'estintore e che volesse sfondare il lunotto per fare violenza agli occupanti del defender.

E poi lo sparo: dopo lo sparo, la scena può riprendere a velocità normale, anzi prende una leggere accelerazione. Il defender scompare, e rimane un corpo per terra.Per fortuna che esistono i filmati, le foto, che smentiscono i si dice: la camionetta non era isolata, c'era un plotone di poliziotti, con tanto di furgoni, a 20 metri. Che durante la carica, selvaggia e violenta, questo si, non si muove per aiutare i colleghi. Attorno alla jeep ci sono 15, 20 persone, che però, lanciano pietre altri oggetti anche agli altri carabinieri. Carlo (un gigante alto 1,65), è a 4 metri dalla jeep: cosa poteva fare, più che lanciare l'estintore? (che certo è già di per se un gesto da condannare). Carlo riceve lo sparo: il defender ora effettua la retromarcia e passa sopra il corpo di Carlo. Due volte.

"Cazzo, cazzo, no ..." si sente dire dal video, che attesta che in 4 secondi il defender, bloccato, con gli occupanti terrorizzati, esce di scena. Rimane un corpo a terra. I violenti, gli energumeni, quelli che volevano linciare i poveri cc, cercano di soccorrere Carlo. Per poco, perchè poi arriva un plotone di polizia in tenuta antisommossa (potevano arrivare prima? e perchè la polizia, dove sono i colleghi dei carabinieri aggrediti?) che circonda il corpo: non cercano di rianimare o di aiutare il ragazzo a terra. Le due infermiere che arriveranno per prime, diranno che il cuore batteva ancora.

Da qui in poi inizia la sceneggiata: "Sei stato tu! sei stato tu ad ucciderlo! col tuo sasso" urla un poliziotto (non voglio dare nomi). Con Carlo ancora in agonia si mette in scena la pista dello sparo che avrebbe colpito un sasso che avrebbe colpito ....
Si è che infierito sul corpo: bruciature, botte ... lo sparo non ra abbastanza. Riporto le parole di Heidi Giuliani, la madre "Si è detto che Carlo fosse un punkabbestia ... e se anche fosse?".

La manifestazione, le cariche, lo sparo e il corpo a terra. Questo è quello che rimane del G8 a Genova: quanti Montalbano devo leggere per riprendere la fiducia nel mio stato? Quanti eroi (come Calipari) servono per dimenticarci di questo morto? Nella speranza che, questa volta, si parli dei problemi, quelli veri. Nella speranza che le persone che proclamano la violenza, violazioni di zone rosse, non vengano ascoltate. Che la polizia faccia la polizia e non ci lasci quella brutta immagine ...

Qui trovate della documentazione: pillolarossa e piazzacarlogiuliani.org
Carlo Giuliani, G8, Genova G8

14 commenti:

Anonimo ha detto...

la verità è che a genova ci siamo tutti rotti le palle di sentir parlare di Giuliani come un'eroe. La verità è che Giuliani passava le ore a farsi canne nell'aula di lettere e i genitori che adesso non perdono occasione per piangerne la morte ai tempi se ne sbattevano i coglioni e questo Carlo lo aveva detto a più di una persona. Questo tirava un'estintore contro una camionetta se fosse stato quel ragazzo puro che dipingono tutti non sarebbe mai successo nulla.

alduccio ha detto...

Lo conoscevi? .. conoscevi la famiglia? Come fai a dire certe cose?
Carlo Giuliani non è un eroe: è vero. Morire così, è profondamente ingiusto. Serviva il morto a qualcuno, servivano gli scontri, i pestaggi e le vetrine spaccate.
Perchè i Black Block han fatto quello che han fatto e non sono stati fermati?
Forse era meglio se Carlo Giuliani andava allo stadio eh? Di quei tifosi che ne pesni anonimo?
Firmati la prossima volta.

Anonimo ha detto...

morire così è profondamente ingiusto. Morire come ? Minacciando un carabiniere con un estintore ? Fatevelo dare in testa un estintore, carico o scarico e vediamo se vi ammazza o no. Quando si decide di aggredire qualcuno con la violenza, bisognerebbe considerare che l'eventualità di una risposta essere violenta.

Quel colpo l'avrei sparato anche io.

Anonimo ha detto...

*Quando si decide di aggredire qualcuno con la violenza, bisognerebbe considerare l'eventualità di una risposta violenta.

Anonimo ha detto...

spero che un giorno potremo riprendere fiducia in questo stato che non è più nostro quando ci dimostrerà davvero che questa tragedia è servita a qualcosa, e che anche molti anni e molti eroi dopo, carlo non è andato dimenticato. purtroppo di solito in risposta a questa affermazione ricevo una risata.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, che scrivi :
"la verità è che a genova ci siamo tutti rotti le palle di sentir parlare di Giuliani come un'eroe".

Ascolta.
Primo: anche io sono di Genova, e non mi sono affatto rotta le palle di sentire parlare di Carlo Giuliani.
Secondo: che fosse un eroe o un coglione, un cannabinoide o che so io, sinceramente, non me ne frega niente.
Perchè penso che gli uni e gli altri abbiano diritto alla vita e che se in italia ammazzassimo tutti i coglioni...ci sarebbe davvero tanto lavoro per i boia.
Io non c'ero con un estintore in mano quel giorno, e penso sinceramente che stesse commettendo un errore, esattamente come lo stava commettendo Placanica.

Due ragazzi stanchi e spaventati.

Solo che uno dei due ora non c'è più.

Posso dispiacermi per un ragazzo della mia età morto ammazzato, o devo prima accertarmi che sia "puro"?

Alice

alduccio ha detto...

Nessuno merita di morire. Altrimenti altri personaggi (da Riina a Fioravanti) dovrebbero essere giustiziati.
Sulla sua morte esistono molti dubbi.
Sul discorso della camionetta e dell'estintore, basta guardare i video per vedere se veramente stava lanciandolo contro l'estintore ..

PARTITO PER GLI ITALIANI ha detto...

ORA BASTAAAAA!!!!!!
Carlo Giuliani è morto! E' stato vittima di se stesso e soprattutto è stato vittima del suo branco di guerriglieri da quattro soldi che potevano sicuramente trovare un altro sistema più civile di manifestare!!!!!!!!! Nessuno merita di morire! Se Carlo Giuliani quel giorno fosse rimasto a casa sua a quest'ora sarebbe ancora vivo. Ha scelto di andare a combattere una guerra stupida per tutti! Ha scelto di unirsi a degli idioti maledetti che usano le città come loro parco giochi! In nome di che cosa? QUALE CAZZO DI GUERRA STANNO COMBATTENTO QUESTI BASTARDI MALEDETTI? I rivoluzionari COMUNISTI HANNO CARLO GIULIANI SULLA COSCENZA!!! E FINO A QUANDO NESSUNO LI FERMERà CE NE SARANNO ALTRI DI MORTI COME LUI!

Anonimo ha detto...

STATE ZITTI RISPETTATE LA MORTE DI CARLO E BASTA


CARLO VIVE IN NOI...X SEMPRE...CARLO VIVE

Anonimo ha detto...

Chi cazzo siamo per etichettare eroi o delinquenti?
Chi cazzo siete per dire che chi aveva le mani pulite ed è stato pestato a sangue era un maledetto bastardo che meritava ciò ch eha subito? Chi non conosce non può permettersi di sputare sugli altri.
Carlo Vive. Carlo non sarà dimenticato. Non è un eroe, è un ragazzo che ha commesso un errore ed ha perso la vita, quando chi se lo merita, pedofili, asassini, in italia, in questo fottuto ''Paese'', non vengono puniti. Si discute l'ingiustizia, non la persona. Carlo non si dimentica. Come non si dimentica la scuola Diàz. Carlo vive. E grazie di ricordarlo.

Anonimo ha detto...

Dovreste imparare a mettere da parte per una volta la politica e i vostri ideali..un ragazzo è morto..se lo avreste conosciuto ora non parlereste così..riposa in pace Angelo..

MIRIAM ha detto...

ANONIMO SEI SOLO UN GRANDISSIMO COGLIONE!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

uno può protestare tranquillamente..se mi si presenta uno con un estintore in mano e vuole tirarmelo addosso, con un passamontagna intorno, non avrei esitato a sparare.

Anonimo ha detto...

ELKE MEYVIS COME CARLO GIULIANI, FRANCO SERANTINI E STEFANO CUCCHI:


http://italy.indymedia.org/node/1647